Longitarsus melanicus

specie di coleottero

Longitarsus melanicus Biondi, 1999 è un coleottero appartenente alla famiglia Chrysomelidae.

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Longitarsus melanicus
Immagine di Longitarsus melanicus mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneColeopteroidea
OrdineColeoptera
SottordinePolyphaga
InfraordineCucujiformia
SuperfamigliaChrysomeloidea
FamigliaChrysomelidae
SottofamigliaGalerucinae
TribùAlticini
Sottotribùincertae sedis
GenereLongitarsus
SpecieL. melanicus
Nomenclatura binomiale
Longitarsus melanicus
Biondi, 1999

Etimologia

modifica

Il nome proprio della specie deriva dall'aggettivo melanico, che indica la presenza del pigmento melanina, il quale conferisce il caratteristico colore nerastro a questi esemplari[1]

Caratteristiche

modifica

Nell'ambito del vasto genere Longitarsus, solo due gruppi contengono specie dal tegumento di colore nero: il Longitarsus capensis group e il Longitarsus anchusae group[1].

Le seguenti caratteristiche morfologiche contraddistinguono i due gruppi nell'ambito del genere e sono utili ai fini di una precisa identificazione anche nell'ambito del singolo gruppo:

  1. il capo ha la parte apicale punteggiata e la parte frontale con alcune forature presenti lungo le scanalature;
  2. le elitre all'apice sono subtroncate o ampiamente arrotondate in modo indipendente;
  3. il callo omerale è sempre assente nel capensis group, mentre è raramente sviluppato nell'anchusae group;
  4. le ali posteriori sono di dimensioni ridotte (le specie del capensis group sono subattere; le specie dell'anchusae group sono brachittere, subbrachittere o macroptere)
  5. la spermateca è grande (generalmente più di 0,30mm) con condotti spesso di forma arcuata, di solito non arrotolati;
  6. il lobo mediano dell'edeago è ampiamente sclerotizzato e nella parte mediana apicale ha un piccolo dente e un solco ventrale chiaramente visibile;
  7. le elitre sono ricoperte da una fitta punteggiatura senza segni di striature anche nella zona suturale[1].

Distribuzione

modifica

L'olotipo maschile è stato reperito in Sudafrica: nella località di Danabaai, 6 Km ad ovest della baia di Mossel, nella Provincia del Capo Occidentale[1].

Habitat

modifica

E in stretta associazione con piante della famiglia Boraginaceae, caratteristica che ha in comune con i Longitarsus appartenenti al L. anchusae group[1].

Piante ospiti

modifica

Tassonomia

modifica

Appartiene al Longitarsus capensis group, diffuso nell'area dell'Africa meridionale e non in relazione con il Longitarsus anchusae group, a diffusione prevalentemente mediterranea[1].

Al 2015 non sono note sottospecie[1].

  1. ^ a b c d e f g (EN) Biondi Maurizio, e D'Alessandro Paola, Taxonomical revision of the Longitarsus capensis species-group: An example of Mediterranean-southern African disjunct distributions (Coleoptera: Chrysomelidae) (PDF), in European Journal of Entomology, (4), n. 105, Institute of Entomology of the Biology Centre, Academy of Sciences of the Czech Republic, 2008, pp. 719-736.

Bibliografia

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi