Lucia Valentini Terrani

mezzosoprano e contralto italiano (1946-1998)

Lucia Valentini Terrani, nome d'arte di Lucia Valentini (Padova, 29 agosto 1946Seattle, 11 giugno 1998), è stata un mezzosoprano e contralto italiano.

Lucia Valentini Terrani

Biografia

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Dopo aver studiato al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia con Adriano Lincetto[1] e Iris Adami Corradetti, esordì a Brescia, nella stagione 1968/69, interpretando quel ruolo di Angelina ne La Cenerentola di Gioachino Rossini, che l'avrebbe poi accompagnata per tutta la carriera e del quale sarebbe divenuta una delle maggiori interpreti del Novecento. La svolta della sua vicenda artistica avvenne nel 1973, grazie al trionfo al Concorso internazionale per voci nuove rossiniane organizzato dalla RAI nel 1972, che le aprì la strada di tutti i più grandi teatri del mondo.

Nello stesso anno sposò l'attore Alfredo Bolognesi, in arte Alberto Terrani, che l'avrebbe seguita in veste di consulente e manager, e volle aggiungere al proprio il cognome d'arte del marito, passando alla storia con il doppio cognome "Valentini Terrani" e seguendo, consapevolmente o meno, l'esempio di tante mitiche cantanti del passato.

Si dedicò inizialmente soprattutto ai ruoli buffi o semiseri del repertorio rossiniano (e più in generale del Settecento belcantista), interpretando, oltre alla citata Cenerentola, Isabella ne L'italiana in Algeri (che può essere considerato il suo secondo cavallo di battaglia), il ruolo del paggio Isoliero ne Il Conte Ory, Rosina nel Barbiere di Siviglia e Carlotta nel Torvaldo e Dorliska, ma affrontò anche personaggi non rossiniani, come Fidalma ne Il matrimonio segreto o Celia ne La fedeltà premiata di Haydn. Oltre ai ruoli belcantistici, ebbe modo di affermarsi anche come una "splendida" Marina Mniszech nel Boris Godunov di Modest Musorgskij,[2] e, più in generale, nel repertorio francese tardo ottocentesco, soprattutto come Carlotta nel Werther e Dulcinea nel Don Quichotte di Massenet, nonché quale protagonista della Mignon di Thomas, mentre hanno lasciato minore eco le sue rare incursioni (soprattutto discografiche) nel repertorio verdiano e il suo sporadico approccio a Carmen.

 
Lucia Valentini Terrani negli anni 1980

Con l'inizio degli anni '80 si pose alla testa, insieme a Marilyn Horne, della riscoperta del Rossini serio, affrontando praticamente tutte le principali parti di eroe in travesti scritte da Rossini per la voce di contralto: da Arsace nell'edizione torinese della Semiramide, al fianco di Katia Ricciarelli e Ferruccio Furlanetto e con la regia di Pier Luigi Pizzi nel 1981, ai debutti al Rossini Opera Festival di Pesaro come Tancredi, Malcolm ne La donna del lago, e Calbo nel Maometto II, prestazioni queste intervallate, nel 1984, dalla partecipazione, come Marchesa Melibea, alla memorabile prima ripresa assoluta de Il viaggio a Reims, a fianco di Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Bernadette Manca di Nissa, William Matteuzzi, Leo Nucci, Samuel Ramey, Ruggero Raimondi e Enzo Dara, sotto la direzione di Claudio Abbado e per la regia di Luca Ronconi.

La sua ultima apparizione in palcoscenico data al 1996, quando interpretò la protagonista de La Grande-duchesse de Gérolstein di Offenbach al Festival della Valle d'Itria di Martina Franca.

Nello stesso anno le fu diagnosticata la leucemia e si rivolse per le cure al famoso "Fred Hutchinson Cancer Research Center" di Seattle, dove poco tempo prima era stato trattato, per la stessa malattia, il suo collega e amico José Carreras. Purtroppo non ebbe la stessa fortuna che era toccata al famoso tenore e morì a Seattle nel 1998, dopo un infruttuoso trapianto di midollo osseo.

Vocalità e personalità interpretativa

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Dotata di una voce di bel timbro, morbida, estesa (dal sol diesis grave al do naturale sovracuto), molto duttile e agile e sorretta da una buona preparazione tecnica,[senza fonte] è stata tra le interpreti più notevoli del repertorio belcantistico tra il XVIII e il XIX secolo, contribuendo in modo determinante alla rivalutazione del repertorio rossiniano intervenuta nell'ultimo trentennio del XX secolo.

Come ebbe a scrivere Rodolfo Celletti nelle note di copertina di un suo disco di arie rossiniane, «il vocalizzo rapido, le cui note scintillano scandite con meticolosa nettezza, l'estrosa variazione acrobatica, la volata vertiginosa prorompono intensi e luminosi. Levigati, anche geometrici, ma illuminati dalla tensione interna e dalla foga di chi i valori poetici della dialettica rossiniana sa coglierli dovunque: nel fiabesco immaginoso, nella "roulade" allucinante e nella melodia che teneramente ondulando diffonde struggimenti d'un tempo che non era più nostro e che adesso ... stiamo recuperando. La ragazza di Padova ... a questo recupero ha prestato quanto di meglio poteva offrire: una vocazione autentica a cantare Rossini».

Dotata di un'ottima presenza scenica, sia nei ruoli femminili che in quelli in travesti (nei quali riusciva ad assicurare una credibilità interpretativa non facilmente riscontrabile in altre interpreti), per il colore e l'estensione vocale, per le capacità virtuosistiche (esibite nel pieno rispetto dello stile rossiniano) ha contribuito a ridar vita al mito del "contralto musico" del primo Ottocento, utilizzato da Rossini e dai compositori coevi per evocare e, per quanto possibile, perpetuare, l'era, ormai al tramonto, dei castrati.[3]

Discografia

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Anno Titolo
Ruolo
Cast Direttore Casa
1975 La fedeltà premiata
Celia
Frederica von Stade, Ileana Cotrubaș, Luigi Alva Antal Doráti Philips
1977 Torvaldo e Dorliska
Carlotta
Lella Cuberli, Pietro Bottazzo, Enzo Dara Alberto Zedda Cetra
1977 Orlando furioso
Alcina
Marilyn Horne, Victoria de los Ángeles, Sesto Bruscantini Claudio Scimone Erato
1978 Il mondo della luna
Ernesto
Luigi Alva, Frederica von Stade, Arleen Auger Antal Dorati Philips
1978 L'italiana in Algeri
Isabella
Sesto Bruscantini, Ugo Benelli, Enzo Dara Gary Bertini Akanta
1978 (live) Boris Godunov
Marina
Nicolai Ghiaurov, Ruggero Raimondi, Nikola Gjuzelev, Fedora Barbieri, Philip Langridge Claudio Abbado Myto
L'italiana in Algeri
Isabella
Wladimiro Ganzarolli, Francisco Araiza, Enzo Dara Gabriele Ferro Fonit Cetra
1980 La Cenerentola
Angelina
Francisco Araiza, Enzo Dara, Alessandro Corbelli Gabriele Ferro Fonit Cetra
1981 Aida
Una sacerdotessa
Katia Ricciarelli, Plácido Domingo, Elena Obrazcova Claudio Abbado Deutsche Grammophon
1982 Nabucco
Fenena
Piero Cappuccilli, Ghena Dimitrova, Placido Domingo Giuseppe Sinopoli Deutsche Grammophon
1983 Don Carlos
Princesse d'Eboli
Placido Domingo, Katia Ricciarelli, Ruggero Raimondi Claudio Abbado Deutsche Grammophon
1983 La donna del lago
Malcolm Groeme
Katia Ricciarelli, Dalmacio Gonzáles, Samuel Ramey Maurizio Pollini Sony

Repertorio

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Operistico

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Repertorio operistico
Ruolo Titolo Autore
Carmen Carmen Bizet
Medea Il Giasone Cavalli
Fidalma Il matrimonio segreto Cimarosa
Tangia Le cinesi Gluck
Orfeo Orfeo ed Euridice Gluck
Bradamante Alcina Händel
Ernesto Il mondo della luna Haydn
Celia La fedeltà premiata Haydn
Charlotte Werther Massenet
Dulcinée Don Quichotte Massenet
Dorabella Così fan tutte Mozart
Marcellina Le nozze di Figaro Mozart
Marina Boris Godunov Musorgskij
La Duchesse La Grande-Duchesse de Gérolstein Offenbach
Dido Dido and Æneas Purcell
Tancredi Tancredi Rossini
Isabella L'italiana in Algeri Rossini
Carlotta Torvaldo e Dorliska Rossini
Rosina Il barbiere di Siviglia Rossini
Angelina La Cenerentola Rossini
Pippo La gazza ladra Rossini
Malcolm Groeme La donna del lago Rossini
Calbo Maometto secondo Rossini
Arsace Semiramide Rossini
Marchesa Melibea Il viaggio a Reims Rossini
Isoliero Il Conte Ory Rossini
Giocasta Oedipus rex Stravinskij
Mignon Mignon Thomas
Fenena Nabucco Verdi
Princesse d'Eboli Don Carlos Verdi
Sacerdotessa Aida Verdi
Mrs Quickly Falstaff Verdi
Alcina Orlando furioso Vivaldi

Sinfonico e concertistico

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  1. ^ Marco Lincetto, Adriano Lincetto, su Melius Club, aprile 2010. URL consultato il 18 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2018).
    «Ha "inventato" una delle 5 o 6 più grandi cantanti liriche di tutti i tempi, sicuramente la più grande interprete rossiniana di sempre, ovvero Lucia Valentini Terrani»
  2. ^ Recensione di Duilio Courir dello spettacolo di apertura della stagione 1979/1980 del Teatro alla Scala («Corriere della Sera», 8 dicembre 1979, parzialmente riportato da Giorgio Dell'Arti in cinquantamila.it Archiviato il 19 aprile 2017 in Internet Archive.).
  3. ^ Sul fenomeno storico del "contralto musico", si veda ad esempio Rodolfo Celletti, , Storia del belcanto, Discanto Edizioni, Fiesole, 1983, pp. 158-160.
  4. ^ 11 maggio 1986, Teatro alla Scala, Milano
  5. ^ 25 gennaio 1982, Teatro alla Scala, Milano
  6. ^ Gustav Mahler "Das Lied von der Erde" (Torino 1989) with German Text. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  7. ^ 27 agosto 1984, Rossini Opera Festival, Pesaro
  8. ^ 3 marzo 1981, Chicago Symphony Orchestra (cfr. John Von Rhein, The symphony. Abbado's explorative program helps CSO scale new heights, «Chicago Tribune», 6 marzo 1981, Sezione 2, p. 5).
  9. ^ 22 e 23 settembre 1978, Teatro alla Scala
  10. ^ 14 aprile 1980, Teatro Ponchielli, Cremona

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN100314985 · ISNI (EN0000 0001 1496 0617 · SBN UBOV537629 · Europeana agent/base/19659 · LCCN (ENn81046660 · GND (DE128348623 · BNE (ESXX1145294 (data) · BNF (FRcb13900677c (data) · J9U (ENHE987007439524905171 · NSK (HR000296805 · CONOR.SI (SL22806627