Maatkara Mutemhat, il cui nome significa "La potenza creatrice della luce divina è l'ordine" (fl. XI secolo a.C.), è stata una principessa egizia nonché Divina Sposa di Amon durante la XXI dinastia.

Maatkara Mutemhat
Maatkara Mutemhat ai piedi del colosso di Pinedjem I a Karnak
Divina Sposa di Amon, Principessa d'Egitto
SuccessoreHenuttaui
MorteTebe
Luogo di sepolturaDB320
DinastiaXXI dinastia egizia
PadrePinedjem I
MadreDuathathor-Henuttaui

Biografia

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Maatkara
in geroglifici
 
Mummia di Maatkara, ritrovata nel nascondiglio DB320 di Deir el-Bahari

Maatkara fu figlia del Primo Profeta di Amon Pinedjem I (che de facto controllava l'Alto Egitto durante il regno nominale di Smendes) e di Henuttaui, probabilmente figlia di Ramesse XI, ultimo sovrano della XX dinastia.
Ricevette il titolo di Divina Sposa di Amon durante il regno del padre e fu la prima tra le Divine Spose ad adottare un praenomen, fino ad allora prerogativa faraonica.

Di lei sono note alcune rappresentazioni: è ritratta come giovinetta nel Tempio di Luxor insieme a due sorelle, ed anche come sacerdotessa sulla facciata del tempio di Khonsu a Karnak.

Ebbe vari fratelli che ricoprirono tutti altissime cariche: il futuro sovrano della XXI dinastia Psusennes I e poi altri 2 (forse 3) fratelli che furono Primi Profeti di Amon in successione: Masuharte, forse Djedkhonsuefankh e Menkheperra.

Dopo di lei assunse il suo ruolo sua nipote Henuttawy, figlia del fratello Menkheperra.

Non è noto il luogo originale di sepoltura; il prezioso sarcofago di Maatkara contenente la sua mummia fu rinvenuto con altri 13 durante gli scavi del Servizio delle Antichità nel 1881 nella cachette o nascondiglio di Deir el-Bahari, nella tomba contrassegnata come DB320 dove un'intera stanza fu riservata alla famiglia di Menkheperra.
Il sarcofago in legno di cedro e acacia è interamente dipinto e ricoperto con foglia d'oro e la defunta è raffigurata con il volto largo e sereno, con occhi a mandorla e parrucca blu.

Il ritrovamento nel sarcofago della piccola mummia di un neonato lasciò erroneamente dedurre che Maatkara fosse morta di parto, contravvenendo al voto di castità fatto al dio Amon; solo successivi accertamenti rivelarono che la piccola mummia in realtà era quella di un babbuino amadriade[1], di cui forse Maatkara era la padrona e della quale volle la compagnia anche nell'ultimo viaggio.

  1. ^ (EN) Pet Baboon, su mummipedia.fandom.com. URL consultato il 23 maggio 2024.

Bibliografia

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  • Cimmino, Franco Dizionario delle dinastie faraoniche, Bompiani, ISBN 88-452-5531-X
  • Dodson, Aidan & Hilton, Dyan The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson (2004) ISBN 0-500-05128-3
  • Amenta, Alessia I tesori del Museo egizio del Cairo, Edizioni White Star
  • Jacq, Christian Le donne dei faraoni, Mondadori, ISBN 88-04-42810-4
  • Pirelli, Rosanna Le regine dell'antico Egitto, Mondadori

Voci correlate

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Maatkare's Mummy