Maloja (Bregaglia)
Maloja (toponimo italiano e tedesco; in romancio e in lombardo Malögia[1] , in italiano anche Maloggia (desueto) è una frazione di 310 abitanti[senza fonte] del comune svizzero di Bregaglia, nella regione Maloja (Canton Grigioni).
Maloja frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Grigioni |
Regione | Maloja |
Comune | Bregaglia |
Territorio | |
Coordinate | 46°24′05″N 9°41′45″E |
Altitudine | 1 815 m s.l.m. |
Abitanti | 310 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 7516 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | GR |
Cartografia | |
Geografia fisica
modificaTerritorio
modificaMaloja sorge a 1 815 m s.l.m. sul passo del Maloja che divide la Val Bregaglia dall'Engadina, quindi il bacino del Po da quello dell'Inn[1]; nei suoi pressi il Piz Lunghin costituisce l'incrocio dei tre sistemi idrografici più importanti d'Europa: il fiume Inn è immissario del Danubio che sbocca nel Mar Nero, il fiume Giulia è immissario del Reno che sfocia nel Mare del Nord e il fiume Maira è immissario del Po che sbocca nel Mediterraneo[2].
A valle del centro abitato c'è una falda alimentata dal lago di Sils[senza fonte]. A Maloja nasce il fiume Inn in forma di cascata dal pendio orientale[senza fonte] del Piz Lunghin[3] vicino alla località Pila. Il torrente Orlegna, di origine glaciale, pur scorrendo vicinissimo all'Inn non è suo immissario: il suo corso si sviluppa nel versante sud-orientale in direzione dell'Italia, nella direzione opposta a quella dell'Inn. Nel punto in cui l'Orlegna lascia l'Engadina in direzione della Val Bregaglia[senza fonte] è stata costruita nel 1971 la diga di Orden per ovviare all'acqua alta e ai detriti trasportati dal fiume nelle stagioni di piena[4]. Nel 1987 grazie a questa costruzione i paesi della Val Bregaglia hanno potuto evitare le conseguenze nefaste delle inondazioni. L'acqua del fiume Orlegna viene utilizzata anche per la produzione di neve artificiale, in tardo autunno viene infatti convogliata appositamente verso gli impianti di innevamento artificiale[senza fonte].
Il territorio intorno Maloja è ricco di particolarità geologiche. Nella valle del Forno, all'altezza del lago di Cavloccio, si trovano rocce dalle forti tonalità verdi la cui formazione risale a milioni di anni fa e ha avuto luogo nell'oceano tra la placche continentali europea e africana. Nel corso della deriva (dislocazione) geologica le rocce hanno subito una trasformazione e nella valle del Forno si è avuta una qualità di ardesia tutta particolare dal nome andalusite, che appartiene a quella categoria di rocce che si formano attraverso la cosiddetta termometamorfosi (il processo di formazione si attua a temperature elevatissime)[senza fonte]. Fanno parte del territorio di Maloja gli alpeggi estivi di Capolago, Isola, Pila e Orden[1].
Clima
modificaSoprattutto nei mesi autunnali, Maloja è teatro di un fenomeno atmosferico chiamato "serpente di nebbia"o "serpente di Maloja", causato dall'inversione termica e reso spettacolare dai raggi del sole che ne illuminano la parte superiore. A seconda del vento e del tempo il fenomeno può scomparire improvvisamente[senza fonte]. Sul serpente di Maloja è stato girato un documentario dal regista Arnold Fanck nel 1924, Das Wolkenphänomen von Maloja[5].
Storia
modificaIn passato era un luogo di alpeggio colonizzato dagli abitanti di Stampa, mentre oggi è diventato una località turistica[1]. Maloja è stato frazione di Stampa fino al 1º gennaio 2010, quando questo è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Bondo, Castasegna, Soglio e Vicosoprano per formare il nuovo comune di Bregaglia[1][6].
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa cattolica di San Gaudenzio[senza fonte], edificata nel 1882-1884[1];
- Chiesa riformata di Maloja, edificata nel 1888-1889[7].
Architetture civili
modifica- Albergo Maloja Palace (già Hotel Kursaal[senza fonte]) eretto negli anni 1882-1884, considerato all'epoca il più lussuoso albergo d'Europa[1]
- Abergo-chalet eretto negli anni 1882-1884[1];
- Casa Segantini (già villa Kuoni), edificata nel 1882, con il "Sentiero Segantini" che dipanandosi da Maloja conduce nella valle di Orden ed è costituito da diverse stazioni illustrate con le opere dell'artista italiano[senza fonte];
- Castello Belvedere eretto negli anni 1882-1884[1], che ospita l'esposizione geologica permanente "Storia del paesaggio di Maloja"[senza fonte];
- Installazione Culur, del 1997, dell'artista Gottfried Honegger[senza fonte];
- Casa Perico-Baldini (già Gadina) in località Isola, costruita nel 1672[senza fonte].
Società
modificaLingue e dialetti
modificaMaloja si trova sul confine tra la zona di lingua italiana e di lingua lombarda e quella di lingua romancia e tedesca. Secondo il censimento del 2000 circa il 52% della popolazione era italofona[8].
Cultura
modificaIstruzione
modificaDal 2005[senza fonte] la scuola elementare del paese è bilingue italiano-tedesco[9].
Economia
modificaTurismo
modificaL'area offre possibilità di escursionismo e alpinismo all'interno di una riserva naturale dove è possibile ammirare le tracce del ritiro dei ghiacciai, soprattutto le Marmitte dei giganti, depressioni glaciali, che sono le più numerose in Europa[1]; in estate il lago di Sils offre possibilità di fare vela o surf[senza fonte].
In inverno Maloja diventa una stazione sciistica dalla quale si irradiano numerose piste da sci di fondo e diventa punto di partenza della Engadin Skimarathon che attraversa anche il lago gelato di Sils[10]; lo skilift di Piz Aela, che si situa a 2 000 m s.l.m., consente la pratica dello sci alpino e dello snowboard[senza fonte].
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j Adolf Collenberg, Maloja, in Dizionario storico della Svizzera, 7 dicembre 2016. URL consultato l'8 giugno 2022.
- ^ Florian Hitz, Grigioni, in Dizionario storico della Svizzera, 11 gennaio 2018. URL consultato l'8 giugno 2022.
- ^ Paul Eugen Grimm, Inn, in Dizionario storico della Svizzera, 23 gennaio 2008. URL consultato l'8 giugno 2022.
- ^ Peter Kaiser, Dighe, in Dizionario storico della Svizzera, 9 marzo 2017. URL consultato l'8 giugno 2022.
- ^ (EN) Das Wolkenphänomen von Maloja, su IMDb, IMDb.com. URL consultato l'8 giugno 2022.
- ^ Sito istituzionale del comune di Bregaglia, su comunedibregaglia.ch. URL consultato l'8 giugno 2022.
- ^ (EN) Protestant Church "Ulrich Zwingli", su engadin.ch. URL consultato l'8 giugno 2022.
- ^ Sandro Bianconi e Matteo Borioli, Statistica e lingue: un'analisi dei dati del Censimento federale della popolazione 2000.
- ^ Adolf Collenberg, Stampa, in Dizionario storico della Svizzera, 2 dicembre 2016. URL consultato l'8 giugno 2022.
- ^ (DE) Engadin Skimarathon, su engadin-skimarathon.ch. URL consultato l'8 giugno 2022.
Bibliografia
modifica- Renato Stampa, Storia della Bregaglia, 1963, (19742), Tipografia Menghini, Poschiavo (19913)
- B. Langer, Maloja - Stätte der Maler und Sucher, in «Bündner Jahrbuch», 1982, pp. 32–43
- Peter Böckli, Bis zum Tod der Gräfin: das Drama um den Hotelpalast des Grafen de Renesse in Maloja, 1998, Verlag Neue Zürcher Zeitung, Zürich (20077)
- AA. VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, pp. 532–535
- AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maloja
Collegamenti esterni
modifica- Sito istituzionale del comune di Bregaglia, su comunedibregaglia.ch. URL consultato il 5 giugno 2022.
- Adolf Collenberg, Maloja, in Dizionario storico della Svizzera, 7 dicembre 2016. URL consultato l'8 giugno 2022.
- (DE) Maloja, su engadin.stmoritz.ch. URL consultato l'8 giugno 2022.
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