Marchesato di Ponzone
Il Marchesato di Ponzone fu un antico Stato aleramico del Sacro Romano Impero in Italia, fondato da Aleramo I di Ponzone, figlio secondogenito di Ugo I del Bosco, primo marchese del Bosco. Il territorio si estendeva su Ponzone, Sassello e Spigno. Successivamente i marchesi ricevettero diritti sul marchesato di Varazze e Albissola ereditati dallo zio Guelfo I d'Albissola. Dopo le guerre comunali, i marchesi cedettero parte dei loro domini al libero comune di Savona e anche a quello di Genova, mantenendo alcuni modesti feudi fino al XIV secolo. Infine, giurarono fedeltà alla Repubblica di Genova essendo stati accolti nel patriziato come parte dell'albergo dei Pinelli.
Marchesato di Ponzone | |
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Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Latino, italiano |
Capitale | Ponzone |
Dipendente da | Sacro Romano Impero |
Dipendenze | Sassello, Spigno, marchesato di Varazze, Albisola |
Politica | |
Forma di Stato | Feudale |
Forma di governo | Monarchia assoluta (marchesato) |
Nascita | XI secolo con Aleramo I di Ponzone |
Causa | Divisione dell'eredità di Ugo I marchese del Bosco e di Ponzone |
Fine | 22 novembre 1290 con Enrichetto e Manfredino di Ponzone |
Causa | Donazione dei diritti di Ponzone alla Repubblica di Genova |
Territorio e popolazione | |
Religione e società | |
Religione di Stato | cattolicesimo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Marca aleramica |
Succeduto da | Repubblica di Genova |
Ora parte di | Italia |
La divisione fra i marchesi di Bosco e quelli di Ponzone
modificaDue figli di Ugo, Anselmo I e Aleramo I, diedero origine rispettivamente ai marchesi del Bosco e a quelli di Ponzone. La signoria dei primi si estendeva su Bosco, Ovada, Ussecio (ora Belforte Monferrato), Pareto, Mioglia, Monteacuto, Ponte dei Prati (oggi Pontinvrea), Castel Delfino (località, che un tempo sorgeva fra Pontinvrea e Giovo Ligure) e Stella, mentre i secondi ebbero Ponzone, Sassello e Spigno, e entrambi la consignoria di Varazze (che comprendeva Varazze, Celle, Albissola, Albisola e Stella).
Questa divisione contribuì a indebolire entrambi i rami nei confronti delle pretese dei comuni circostanti. Nel 1135 Aleramo dovette giurare l'abitacolo a Genova. Nel 1186 i marchesi Enrico, Giacomo e Ponzio, nipoti di Aleramo I, giurano la compagna savonese, impegnandosi a far giurare i loro uomini di Ponzone, Spigno, Sassello, Varazze, Celle e Albisola. Nel 1216 cedettero i loro diritti su Stella al comune di Savona, rappresentati dal cugino Delfino del Bosco[1].
Queste ultime località furono conquistate da Genova nel 1227.
Il marchesato di Spigno dai Ponzone ai del Carretto
modificaIl 4 giugno 1257 nel chiostro dell'abbazia di san Quintino di Spigno i pronipoti di Aleramo di Ponzone si dividono i feudi. Ponzone diventa feudo esclusivo di Alberto, figlio di Ponzio, a sua volta figlio di Ugo e nipote di Aleramo. Ai suoi cugini, Emanuele col figlio Leone e Giacomo col figlio Giacomino e il nipote Tommaso resta Spigno col suo distretto. Mentre la quota di Emanuele e Leone (un terzo) ritornerà in possesso dei discendenti di Alberto di Ponzone, i restanti due terzi saranno venduti il 3 febbraio 1300 ad Alberto del Carretto, del ramo di Dego-Cairo, ponendo le premesse per la costituzione del marchesato di Spigno.
Sottomissione a Genova e inscrizione al patriziato
modificaIl 22 novembre 1290 i nipoti di Alberto, Enrichetto del fu Bonifacio e Manfredino del fu Corrado, donano al comune di Genova i loro diritti sul castello, borgo, villa, distretto e territorio di Ponzone e sulla terza parte del castello, borgo, villa, distretto e territorio di Spigno, nonché sulla terza parte dei castelli di Rocchetta e Merana, riottenendoli in feudo.
Alla fondazione della Repubblica di Genova, i Ponzone erano parte del albergo dei Pinelli[2]. Furono inscritti nel Libro d'Oro della Nobiltà Genovese fino al XVII secolo[3].
La genealogia dei marchesi di Ponzone è trattata dettagliatamente nella memoria di Romeo Pavoni[4].
Tavola genealogica dei marchesi di Ponzone
modifica Marchesi del Monferrato - Aleramici - Aleramo I Marchese di Ponzone *? †? ⚭ Alassia *? †? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ugo fl. 1178–1192 | Enrico *? †? | Pietro *? †? | Giacomo *? †ante 1192 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Enrico fl. 1192–1212 ⚭ Isabella del Carretto[5] *? †1191 | Ponzio fl. 1192–1210 | Pietro fl. 1210–1225 | Ugo fl. 1250–1268 ⚭ Agnese de Bricheri[6] *? †? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Enrico *? †? | Emanuele *? †post 1257 | Alberto viv. 1257 | Guglielmo viv. 1277 | Tommaso viv. 1223 | Enrico *? †ante 1257 | Giacomo viv. 1235 | Giacomo *? †? | ||||||||||||||||||||||||||||||
Manfredo *? †? ⚭ Porpora N. viv. 1223 | Guido *? †? | Agnese *? †? | Guglielmo *? †? ⚭ Sofia N. viv. 1223 | Leone viv. 1257 ⚭ Guerriera del Bosco *? †? | Enrico[7] *? †ante 1297 | Bonifacio viv. 1278 | Corrado viv. 1257 | Giacomo *? †? | Tommaso *? †post 1290 | Pietro *? †? | |||||||||||||||||||||||||||
Emanuele *? †? | Alberto viv. 1313 | Enrichetto viv. 1332 | Jacopo *? †? | Manfredino viv. 1332 | Isotta *? †ante 1317[8] ⚭ Oberto Doria *1229 †1306 | Teodoro viv. 1347 | Raimondino viv. 1333 | Ottone viv. 1342 | |||||||||||||||||||||||||||||
Federico viv. 1327 | Manfredo[9] viv. 1310 | Berolo viv. 1334 | Pietro *? †? | Bonifacio *? †ante 1384 | Giovanni *? †? | Alberto *? †? | Guiore *? †? | Corradino viv. 1310 | Lodovico viv. 1365 | ||||||||||||||||||||||||||||
Pagano *? †? | Giovanni *? †? | Ponzio viv. 1384 | Guieto *? †ante 1384 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Corrado viv. 1356 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note
modifica- ^ comunestella.it.
- ^ Giovanni Andrea Ascheri, pp. 43, 81.
- ^ Genuensium Nobilium Liber Aureus, p. 548.
- ^ Romeo Pavoni.
- ^ Figlia di Enrico I del Carretto, marchese di Savona (Cfr. Giovanni Nuti, vol. 36).
- ^ Figlia di Pietro signore d'Azeglio.
- ^ Cavaliere templare (Cfr. Gabotto, Roberti, Chiattone, pp. 86, 353, 354; Elena Bellomo, p. 132).
- ^ Giovanni Nuti, vol. 41.
- ^ Figlio naturale.
Bibliografia
modifica- (LA) Repubblica di Genova, Genuensium Nobilium Liber Aureus [Libro d'oro della nobiltà genovese], Genova, 1788.
- Giovanni Andrea Ascheri, Notizie storiche intorno alla riunione delle famiglie in alberghi in Genova, Genova, Tipografia Faziola, 1846.
- Pompeo Litta Biumi, Marchesi di Monferrato, in Famiglie celebri di Italia, fascicolo 63, dispensa 117, Milano, Giulio Ferrario, 1847.
- (LA) Ferdinando Gabotto, Giuseppe Roberti e Domenico Chiattone (a cura di), Cartario della Abazia di Staffarda, in Biblioteca della Società Storica Subalpina, volumi 11 e 12, Cartario VII, Torino, Tipografia Chiantore-Mascarelli, 1901.
- Giovanni Nuti, Enirco del Carretto, marchese di Savona, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 36, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988.
- Giovanni Nuti, Oberto Doria, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 41, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1992.
- Roemo Pavoni, Ponzone e I suoi marchesi, in Atti del convegno internazionale di Ponzone: ”Il Monferrato crocevia politici, economico e culturale tra Mediterraneo ed Europa, Genova, 1999.
- (EN) Elena Bellomo, The Templar Order in North-west Italy (1142 - c.1330) [L'Ordine Templare nell'Italia nord occidentale (1142 - c.1330)], Leiden, Koninklijke Brill NV, 2008, ISBN 978-90-04-16364-5.
- Comune di Stella - Guida turistica - Storia di Stella, su comunestella.it.