Marie Majerová, pseudonimo di Marie Bartošová (Úvaly, 1º febbraio 1882Praga, 16 gennaio 1967), è stata una scrittrice, giornalista e traduttrice ceca, considerata la più importante scrittrice boema della prima metà del XX secolo[1].

Marie Majerová

Biografia

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Marie Majerová al Castello di Loučeň il 13 giugno 1964 con alunni e allievi della Dopravní školy
 
Congresso degli scrittori tedeschi a Berlino Est il 4 luglio 1950

Nacque da famiglia proletaria a Úvaly e crebbe a Kladno. A sedici anni cominciò a lavorare come cameriera a Budapest. Visse a Praga, a Vienna e a Parigi.

Nella sua lunga attività letteraria Marie Majerová si è dedicata alla scrittura di romanzi, racconti, articoli giornalistici, tutti incentrati su problematiche sociali,[2] dalla vita degli operai alle dure esperienze di vita delle ragazze,[3] caratterizzati da uno stile realistico e da ricchezza di contenuti.[1][4]

Esordì con il romanzo naturalistico Panenství (Verginità, 1907),[2] basato sulle vicende di una povera cameriera.[3][4]

Le Povídky z pekla a jiné (Racconti dall'inferno e altri, 1907) furono dedicati all'ambiente e ai personaggi delle miniere di Kladno.[1][2]

I libri Nepřítel v domě (Il nemico in casa, 1909), Plané milování (Vani amore, 1911), Červené kvítí (I fiori rossi, 1912), trattarono le tematiche femminili e gli approfondimenti psicologici.[2][4]

Il romanzo Náměstí republiky (Piazza della Repubblica, 1914), ambientato a Parigi, descrisse con uno stile verista il mondo degli anarchici giunti nella capitale da ogni parte del mondo.[1][2]

I racconti Dcery zemê (Le figlie della terra, 1918) e Mučenky (Le passiflore, 1921) affrontarono le tematiche adolescenziali, invece il romanzo Nejkrásnějšj svět (Il mondo più bello, 1923), narrò l'adesione al socialismo di una ragazza contadina.[2][4]

Aderì al Partito comunista cecoslovacco fin dalla sua fondazione del 1921 e si interessò a tematiche del movimento femminista.

L'opera più importante della Majerová fu il voluminoso romanzo sociale intitolato Siréna (La sirena, 1935), grande e attendibile descrizione storica dell'evoluzione dell'industria mineraria e siderurgica di Kladno, tramite le vicende di una famiglia proletaria nel corso di varie generazioni, dalla metà del XIX secolo agli inizi del XX secolo.[2][3] L'autrice descrisse la vita quotidiana difficile e problematica del ceto operaio, oltre che le lotte sociali affrontate e i drammi familiari.[1]

A Siréna si riallaccerà la lunga ballata in prosa, ma intrisa di lirismo, Havířská balada (Ballata dei minatori, 1938), incentrata sulle virtù e sulle qualità della classe lavoratrice, appoggiata e confortata dalle virtù morali delle donne presenti nella famiglia.[1][2]

Marie Majerová si dedicò anche alla letteratura per ragazzi[3] e alla letteratura di viaggio, in America, nell'Africa, nell'Unione Sovietica.[4]

Nel 1947 lo Stato le conferì il titolo di artista nazionale.

Opere principali

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  • Verginità (Panenství, 1907);
  • Racconti dall'inferno e altri (Povídky z pekla a jiné, 1907);
  • Il nemico in casa (Nepřítel v domě, 1909);
  • Vani amore (Plané milování, 1911);
  • I fiori rossi (Červené kvítí, 1912);
  • Piazza della Repubblica (Náměstí republiky, 1914);
  • Le figlie della terra (Dcery zemê, 1918);
  • Le passiflore (Mučenky, 1921);
  • Il mondo più bello (Nejkrásnějšj svět, 1923);
  • La diga (Přehrada, 1932);
  • La sirena (Siréna, 1935);
  • Ballata dei minatori (Havířská balada, 1938).
  1. ^ a b c d e f Marie Majerová, in le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 179.
  2. ^ a b c d e f g h Majerová, Marie, su sapere.it. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  3. ^ a b c d Marie Majerová, su girodivite.it. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  4. ^ a b c d e Marie Majerová, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 dicembre 2018.

Bibliografia

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  • Jaroslav Seifert, Col berretto frigio, in Tutte le bellezze del mondo, Roma, Editori Riuniti, 1985
  • (CS) Jindřich Černý, Osudy českého divadla po druhé světové válce – Divadlo a společnost 1945 – 1955, Praga, Academia, 2007.
  • Bruno Meriggi, Le letterature ceca e slovacca, Sansoni-Accademia, 1968.
  • (CS) Jaromíra Nejedlá, Marie Majerová, Praga, Melantrich, 1986.
  • (CS) Dana Nývltová, Femme fatale české avantgardy : Marie Majerová – česká komunistka ve víru feminismu, Praga, Akropolis, 2011.
  • (CS) Jiří Opelík, Lexikon české literatury : osobnosti, díla, instituce, Praga, Academia, 2000.
  • (CS) Alena Šlechtová e Josef LEVORA, Členové České akademie věd a umění 1890–1952, Praga, Academia, 2004.
  • (CS) Josef Tomeš, Český biografický slovník XX. století : II, Praga, Paseka, 1999.
  • (CS) Ivana Vízdalová, Novinářka Marie Majerová, Praga, Novinář, 1988.

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