Martinsville Speedway
Martinsville Speedway è un circuito automobilistico internazionale NASCAR di proprietà della Speedway Corporation situato nella Contea di Henry (Virginia), appena a sud di Martinsville. Lungo 0.526 miglia (847 m), è la pista più corta della serie NASCAR.
Martinsville Speedway | |
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Localizzazione | |
Stato | Stati Uniti |
Località | Ridgeway |
Caratteristiche | |
Lunghezza | 847 m |
Curve | 4 |
Inaugurazione | 1947 |
Categorie | |
NASCAR | |
Mappa di localizzazione | |
È anche conosciuto come "Half Mile Of Mayhem", "The Paperclip" e "The Augusta National of Race Tracks"
Storia
modificaLa pista è stata fondata da H. Clay Earles, un uomo d'affari di Ridgeway che aveva realizzato modesti profitti da diverse stazioni di servizio e un ristorante a Martinsville. Dopo aver visto le folle attratte dalle corse automobilistiche sulle piste temporanee nelle fiere, decise, nel 1946, di acquistare 30 acri di terra e iniziò a progettare un circuito permanente. I suoi partner erano due fratelli, Jim e Bill France, che promettevano di portare piloti e pubblicità in cambio di un quarto dei profitti.[1]
La pista di 0,526 miglia fu costruita nel 1947, sebbene in questa fase presentasse una superficie sterrata anziché asfaltata e solo 750 posti a sedere per gli spettatori. Un anno dopo venne fondata la NASCAR e nel 1949 Martinsville ospitò la sesta gara della serie.[1][2]
La pista venne asfaltata nel 1955.[3]
Nel 1964, il proprietario della pista, H. Cay Earles, decise che voleva rendere speciale il trofeo del vincitore e nel frattempo voleva renderlo qualcosa di realizzato dalla comunità locale. Dato che Martinsville è nota per la sua industria del mobile, ebbe l'idea di un grande orologio a pendolo da dare a ciascun vincitore della gara. Gli orologi, oggi hanno un valore di oltre 10.000 dollari.[4][5]
Negli anni '70, le macchine NASCAR diventavano più veloci ogni anno che passava e la vecchia superficie d'asfalto non riusciva a contrastare l'alta aderenze delle gomme. Nel 1976 il circuito venne completamente rinnovato, questa volta venne posato del calcestruzzo in ciascuna delle curve.[1][3]
Nel 1999 la pit-lane venne riconfigurata. Il circuito fino a quell'anno prevedeva due pit-lane separate e quella sul rettilineo principale portava grandi vantaggi alle auto con i box su quel lato della pista.[4] La NASCAR decise di costruire un'unica pit-lane con l'ingresso in curva tre e l'uscita in curva due così che nessuna macchina potesse avere un vantaggio.[1][4]
Nel 2004 il calcestruzzo iniziò a rovinarsi e la gara di quell'anno venne fermata per permettere delle riparazioni. La pista fu completamente riasfaltata lo stesso anno, con le due lingue di calcestruzzo che vennero estese di circa 30 metri oltre il punto di uscita dalle curve.[1]
Nel 2017 è stato installato un sistema di illuminazione LED costato oltre 5 milioni di dollari, così da permettere alle gare di concludersi in notturna in caso di ritardi causati da bandiere rosse o altro.[4][6]
Albo d'oro
modificaNASCAR
modificaNote
modifica- ^ a b c d e (EN) Martinsville Speedway, su RacingCircuits.info. URL consultato il 24 novembre 2019.
- ^ (EN) Martinsville Speedway History, su martinsvillespeedway.com. URL consultato il 24 novembre 2019.
- ^ a b (EN) Martinsville Speedway, su ESPN.com, 23 dicembre 2018. URL consultato il 24 novembre 2019.
- ^ a b c d (EN) Martinsville Speedway - Location, Races, History, Stats, Info, su wsn.com. URL consultato il 24 novembre 2019.
- ^ (EN) Martinsville revels in history on 70th anniversary | NASCAR.com, su Official Site Of NASCAR, 27 ottobre 2017. URL consultato il 24 novembre 2019.
- ^ (EN) Martinsville Speedway races under lights | NASCAR.com, su Official Site Of NASCAR. URL consultato il 24 novembre 2019.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Martinsville Speedway
Collegamenti esterni
modifica- Albo d'oro su racing-reference
- (EN) Sito ufficiale, su martinsvillespeedway.com.