Massimiliano I Giuseppe di Baviera
Massimiliano I Giuseppe Wittelsbach, conosciuto anche come Massimiliano Giuseppe (Schwetzingen, 27 maggio 1756 – Monaco di Baviera, 13 ottobre 1825), già principe elettore di Baviera dal 1799 al 1805 col nome di Massimiliano IV Giuseppe, fu il primo re di Baviera dal 1805 fino alla sua morte.
Appartenente al ramo del Palatinato-Zweibrücken dei Wittelsbach di Baviera, attraverso un'alleanza con la Francia napoleonica ed un'accurata politica estera e diplomatica, il 1º gennaio 1806 riuscì ad elevare i propri domini al rango di regno. Attraverso il suo primo ministro Maximilian von Montgelas, Massimiliano I attuò una serie di riforme radicali che consentirono di ammodernare il suo stato. Dai suoi sudditi era soprannominato affettuosamente König Max ("re Max").
Biografia
modificaInfanzia ed educazione
modificaMassimiliano Giuseppe era il figlio del conte palatino Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld, e di sua moglie, la contessa palatina Maria Francesca di Sulzbach.
Dopo la morte di suo padre nel 1767, fu lasciato in un primo momento senza la supervisione dei genitori, dal momento che sua madre era stata bandita dalla corte di suo marito dopo aver dato alla luce un figlio di un attore.
Educato dallo zio, il duca Cristiano IV del Palatinato-Zweibrücken[1], che lo sistemò nell'Hôtel des Deux-Ponts. Intraprese la carriera militare prendendo servizio nel 1777 come colonnello nell'esercito francese, raggiungendo rapidamente il grado di generale maggiore[1]. Dal 1782 al 1789 fu di servizio a Strasburgo[1], ma allo scoppio della rivoluzione francese passò al servizio dell'esercito austriaco, prendendo parte alle prime campagne anti-rivoluzionarie[1]. Durante la sua permanenza all'Università di Strasburgo, Klemens von Metternich, il futuro cancelliere austriaco, fu ospitato per qualche tempo dal principe Massimiliano[2].
I due matrimoni
modificaIn prime nozze, il 30 settembre 1785 a Darmstadt, Massimiliano sposò la principessa Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt (1765-1796), figlia del langravio Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt e della di lui moglie Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg.
Dopo la morte di Augusta Guglielmina, Massimiliano si risposò il 9 marzo 1797 a Karlsruhe con la principessa Carolina di Baden (1776-1841), figlia del margravio Carlo Luigi di Baden.
Duca di Zweibrücken ed elettore di Baviera e del Palatinato
modificaIl 1 aprile 1795 succedette al fratello, Carlo II, come duca del Palatinato Zweibrücken, tuttavia il suo ducato era interamente occupato dalla Francia rivoluzionaria in quel momento[1]. Il 16 febbraio 1799 divenne principe elettore di Baviera[1] e conte palatino del Reno, con la morte dell'elettore Carlo Teodoro[1], che decretava l'estinzione della casata dei Wittelsbach-Sulzbach - a cui peraltro Massimiliano apparteneva per parte di madre. Il nuovo elettore si trovò l'esercito bavarese in condizioni abiette al momento del suo accesso al trono: quasi nessuna delle unità era a pieno regime, le divise di Rumford erano impopolari e poco pratiche, e le truppe erano addestrate male. Il giovane principe elettore, che aveva servito sotto l'Ancien Régime come colonnello nel reggimento di Royal Deux-Ponts, rese la ricostruzione dell'esercito una priorità.
Le sue simpatie per gli ideali francesi dell'illuminismo furono presto note a tutti (fu membro della Massoneria ). Nella riorganizzazione dei ministeri, il conte Massimiliano Giuseppe di Montgelas, che in precedenza era caduto in disgrazia presso Carlo Teodoro, ebbe il ruolo di segretario personale di Massimiliano, divenendo personaggio molto influente soprattutto verso la Francia. L'agricoltura e il commercio vennero incrementati, vennero inaugurate nuove leggi e un codice penale innovativo, le tasse e le imposte vennero ripartite senza considerare le tradizionali differenze sociali, mentre una serie di centri religiosi vennero soppressi e i beni in loro possesso vennero utilizzati per incrementare l'educazione e per progetti di pubblica utilità[1]. Massimiliano chiuse l'università di Ingolstadt nel maggio del 1800 e ne spostò la sede a Landshut.
In politica estera Massimiliano fu non meno capace. Sebbene in Germania si manifestassero sempre più sentimenti di indipendenza e di nazionalismo dall'assoggettamento austriaco del Sacro Romano Impero, egli non manifestò simpatia per questi movimenti. Sin dal 1803 divenne uno dei più importanti alleati tedeschi di Napoleone; la relazione venne definitivamente suggellata grazie al matrimonio della figlia maggiore di Massimiliano con Eugenio di Beauharnais. Ottenne la propria ricompensa con il trattato di Presburgo (26 dicembre 1805), con il quale ottenne il titolo regale per la Baviera e alcuni territori come Svevia e Franconia attorno al proprio regno. Assunse definitivamente il regno il 1 gennaio 1806[1]. Il 15 marzo cedette il ducato di Berg al cognato di Napoleone, Gioacchino Murat.
Re di Baviera
modificaIl nuovo re di Baviera era una delle personalità più influenti degli stati facenti parte della Confederazione del Reno, e rimase alleato di Napoleone sino alla battaglia di Lipsia dove, grazie al trattato di Ried (8 ottobre, 1813), mantenne l'integrità dei propri domini. Per prima cosa, con il trattato di Parigi (3 giugno 1814), comunque, cedette il Tirolo all'Austria in cambio del formale ducato di Würzburg. Al Congresso di Vienna, a cui partecipò personalmente, inoltre, Massimiliano dovette fare numerose concessioni all'Austria, cedendo Salisburgo e la zona del fiume Inn con Hausruck in cambio del vecchio Palatinato. Il re si batté in modo arduo per mantenere l'integrità dei domini bavaresi, ma fu costretto a rinunciare a una possibile successione al granducato di Baden per ordine di Metternich[3].
A Vienna e in seguito Massimiliano si oppose fermamente a qualsiasi ricostituzione della Germania che dovesse mettere in pericolo l'indipendenza della Baviera, e fu la sua insistenza sul principio della piena sovranità lasciata ai principi regnanti tedeschi che in gran parte contribuirono alla libera e debole organizzazione della nuova Confederazione germanica.
Cedendo alle prescrizioni del Congresso di Vienna, Massimiliano concesse una costituzione liberale al proprio popolo il 26 maggio 1818. Montgelas, che aveva manifestato una strenua opposizione a questa concessione, venne destituito e Massimiliano stesso siglò un trattato con lo Stato della Chiesa. Il nuovo parlamento si dimostrò più indipendente di quanto avesse previsto e nel 1819 Massimiliano ricorse ai poteri contro la sua stessa creazione.
Morte
modificaMassimiliano morì al castello di Nymphenburg, presso Monaco, il 13 ottobre 1825 e gli successe il figlio Ludovico I. La salma di Massimiliano è sepolta nella chiesa dei Teatini a Monaco di Baviera, ma il suo cuore è conservato in una teca argentata presso la Gnadenkapelle di Altötting.
Eredità culturale
modificaSotto il regno di Massimiliano, la secolarizzazione bavarese (1802-1803) portò alla nazionalizzazione dei beni culturali della Chiesa. I protestanti furono emancipati. Nel 1808 fondò l'Accademia di Belle Arti di Monaco. Nel 1810 ordinò la costruzione del Nationaltheater in stile neoclassico francese. Il monumento Max-Joseph Denkmal davanti al Teatro Nazionale è stato creato nel mezzo della piazza Max-Joseph-Platz come memoriale per il re da Christian Daniel Rauch e realizzato da Johann Baptist Stiglmaier.
Nel 1801 guidò l'operazione di soccorso quando la bottega di un vetraio crollò, salvando la vita a Joseph von Fraunhofer, un apprendista orfano quattordicenne. Massimiliano donò libri e ordinò al vetraio di dare a Fraunhofer il tempo di studiare. Fraunhofer divenne uno dei più famosi scienziati ottici e artigiani della storia, inventando lo spettroscopio e la spettroscopia.
Discendenza
modificaDal primo matrimonio con Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt nacquero:
- Ludovico (25 agosto 1786 – 29 febbraio 1868), succeduto al padre come re di Baviera con il nome di Ludovico I, sposò la principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen (1792-1854) ed ebbe figli;
- Augusta Amalia (21 giugno 1788 – 13 maggio 1851), sposò nel 1806 Eugenio di Beauharnais, viceré d'Italia, duca di Leuchtenberg e principe di Eichstätt ed ebbe figli;
- Amalia Maria Augusta (9 ottobre 1790 – 24 gennaio 1794), morì nell'infanzia;
- Carolina Augusta (8 febbraio 1792 – 9 febbraio 1873), sposò nel 1808 Guglielmo I di Württemberg, risposò nel 1816 Francesco II d'Asburgo-Lorena, non ebbe figli da nessuno dei due;
- Carlo Teodoro (7 luglio 1795 – 16 agosto 1875), sposò nel 1823 Anna Sofia de Pétin ed ebbe figli, risposò nel 1859 Henriette Schoeller e non ebbe figli.
Da Carolina di Baden, sua seconda moglie, ebbe:
- Un figlio (5 settembre 1799 – 5 settembre 1799), nato morto;
- Massimiliano Giuseppe (28 ottobre 1800 – 12 febbraio 1803), morì nell'infanzia;
- Elisabetta Ludovica (13 novembre 1801 – 14 dicembre 1873), sposò nel 1823 Federico Guglielmo IV di Prussia e non ebbe figli;
- Amalia Augusta (13 novembre 1801 – 8 novembre 1877), sposò nel 1822 Giovanni I di Sassonia ed ebbe figli;
- Maria Anna (27 gennaio 1805 – 13 settembre 1877), sposò nel 1833 Federico Augusto II di Sassonia ed ebbe figli;
- Sofia (27 gennaio 1805 – 28 maggio 1872), sposò nel 1824 Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena ed ebbe figli, tra i quali l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe;
- Ludovica (30 agosto 1808 – 25 gennaio 1892), sposò nel 1828 Massimiliano Giuseppe in Baviera ed ebbe figli, tra cui l’imperatrice Elisabetta, meglio nota come Sissi, moglie di Francesco Giuseppe;
- Massimiliana (21 luglio 1810 – 4 febbraio 1821), morì nell'infanzia.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Cristiano II del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld, conte palatino di Zweibrücken-Birkenfeld | Cristiano I del Palatinato-Birkenfeld-Bischweiler, conte palatino di Birkenfeld-Bischweiler | ||||||||||||
Maddalena Caterina del Palatinato-Zweibrücken | |||||||||||||
Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken, conte palatino di Zweibrücken | |||||||||||||
Contessa Caterina Agata di Rappoltstein | Conte Giovanni Giacomo di Rappoltstein | ||||||||||||
Wild- und Rhinegravine Anna Claudia di Salm-Kyrburg | |||||||||||||
Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld, conte palatino di Zweibrücken | |||||||||||||
Conte Luigi Crato di Nassau-Saarbrücken | Gustavo Adolfo di Nassau-Saarbrücken | ||||||||||||
Contessa Eleonora Clara di Hohenlohe-Neuenstein | |||||||||||||
Contessa Carolina di Nassau-Saarbrücken | |||||||||||||
Principessa Filippina Enrichetta di Hohenlohe-Langenburg | Conte Enrico Federico di Hohenlohe-Langenburg | ||||||||||||
Contessa Giuliana Dorotea di Castell-Remlingen | |||||||||||||
Massimiliano I Giuseppe di Baviera | |||||||||||||
Teodoro Eustachio del Palatinato-Sulzbach, conte palatino di Sulzbach | Cristiano Augusto del Palatinato-Sulzbach, conte palatino di Sulzbach | ||||||||||||
Contessa Amalia di Nassau-Siegen | |||||||||||||
Giuseppe Carlo del Palatinato-Sulzbach, conte palatino di Sulzbach | |||||||||||||
Langravia Maria Eleonora d'Assia-Rotenburg | Langravio Guglielmo d'Assia-Rotenburg | ||||||||||||
Contessa Maria Anna di Löwenstein-Wertheim-Rochefort | |||||||||||||
Maria Francesca di Sulzbach | |||||||||||||
Elettore palatino Carlo III Filippo del Palatinato | Elettore palatino Filippo Guglielmo del Palatinato | ||||||||||||
Langravia Elisabetta Amalia d'Assia-Darmstadt | |||||||||||||
Elisabetta Augusta Sofia del Palatinato-Neuburg, contessa palatina di Neuburg | |||||||||||||
Ludwika Karolina Radziwiłł | Bogusław Radziwiłł | ||||||||||||
Anna Maria Radziwiłł | |||||||||||||
Onorificenze
modificaOnorificenze bavaresi
modificaOnorificenze straniere
modificaNote
modifica- ^ a b c d e f g h i Chisholm, 1911, p. 291.
- ^ Palmer, 1972, p. 10.
- ^ Chisholm, 1911, p. 291 cita Baden, History, iii, p. 506.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Massimiliano I Giuseppe di Baviera
Collegamenti esterni
modifica- Massimiliano I Giuseppe di Wittelsbach re di Baviera, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Karl Schottenloher, MASSIMILIANO I Giuseppe, re di Baviera, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Massimiliano I Giuseppe di Wittelsbach, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Maximilian I, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5723155 · ISNI (EN) 0000 0001 1946 2350 · SBN MUSV042956 · BAV 495/48301 · CERL cnp00395794 · LCCN (EN) n98020488 · GND (DE) 118579428 · BNF (FR) cb107020345 (data) · J9U (EN, HE) 987007265141605171 |
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