Memento mori
Memento mori (letteralmente: «ricordati che devi morire») è una nota locuzione in lingua latina.
Origine
modificaLa frase scaturisce da una particolare usanza tipica dell'antica Roma: quando un generale rientrava nella città dopo un trionfo bellico e sfilando nelle strade raccoglieva gli onori che gli venivano tributati dalla folla, correva il rischio di essere sopraffatto dalla superbia e dalle manie di grandezza. Per evitare che ciò accadesse, qualcuno alle sue spalle gli pronunciava la frase: «Respice post te. Hominem te memento» ("Guarda dietro a te. Ricordati che sei un uomo").[1]
Epoca barocca
modificaIl memento mori divenne poi popolare nell'arte ecclesiastica cristiana della Controriforma e raggiunse il suo apice simbolico nella pittura seicentesca e nella natura morta nella cui composizione appare sovente un teschio posizionato accanto a fiori e frutta, spesso accostato simbolicamente a un orologio, a rimarcare il concetto del tempus fugit.[2] Divenne inoltre il motto dei monaci trappisti, che in questo modo ricordavano la caducità del tempo presente e l'imminenza del giudizio particolare per la vita o la morte eterna.
Galleria d'immagini
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Iscrizione di memento mori sul portale di un cimitero a Firenze in cui si vede la scritta in latino che dice: "Ricordati, uomo, che polvere sei e polvere ritornerai"
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Un memento mori in un mosaico nel convento di San Gregorio a Roma recante il motto greco γνῶθι σαυτόν ("conosci te stesso", oggi esposto al Museo nazionale romano, presso le Terme di Diocleziano)
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Forio d'Ischia, Memento mori nel santuario di san Francesco di Paola
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Milano, San Marco: "Io ero qual tu sei / tu sarai qual son io"
Note
modifica- ^ Tertulliano, Apologeticum, XXXIII, 4, trad. Onorato Tescari (1951). L'usanza è ricordata anche da Epitteto, Diatribe, III, 24, 85, che afferma: «Se bacerai il tuo bimbo, un fratello, un amico, non darti appieno alla rappresentazione e non permettere che l'effusione gioiosa avanzi quant'essa vuole ma tirala indietro, impediscila come quelli che stanno a tergo dei condottieri in trionfo e richiamano alla loro memoria che sono esseri umani» (trad. Franco Scalenghe Archiviato il 19 maggio 2016 in Internet Archive.).
- ^ Barbara Martusciello, L’orologio come soggetto delle arti visive (e come investimento), su Art a Part of Cult(ure), 28 novembre 2021. URL consultato il 1º dicembre 2021.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su memento mori
Collegamenti esterni
modifica- (EN) René Ostberg, memento mori, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2004009686 · GND (DE) 4169407-7 · J9U (EN, HE) 987007530681905171 |
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