Michel-Victor Acier
Michel-Victor Acier (o Dassier)[1] (Versailles, 1736 – Dresda, 1799) è stato un ceramista e scultore francese.
Biografia
modificaAcier nacque in una famiglia borgehse composta da Victor Acier e da sua moglie Maria Claude.[2]
Acier sposò Maria Christina Eleonora Wittig (1746-1811) ed ebbe sei figli.
Studiò scultura all'Académie Royale di Parigi sotto la guida di Etienne M. Falconet e di Louis-Claude Vassé, dove realizzò varie statue destinate ad una chiesa in Borgogna, ma le sue attività principali furono quelle di modellatore di porcellane.[3]
Nel 1759 gareggiò per il Grand Prix de sculpture dell'ex-École Académique, dopodiché si specializzò nell'arte plastica più piccola.
Nel 1764 fu invitato a Meissen nel ruolo di Modellmeister (maestro modellista) della manifattura reale, in affiancamento a Johann Joachim Kändler che già da tre decenni aveva ideato il tipo di porcellane di Meissen più peculiare e più noto: vasellame con decorazioni figurative in rilievo e statuette su tematiche della vita quotidiana.
Una decina di anni dopo, iniziò a sviluppare uno stile autonomo, che sostituiva alle tinte vive e alle mollezze dell'arte ceramica del suo tempo e ai tradizionali temi rococò allegorici o grotteschi elementi neoclassici, caratterizzati per la grazia di modellazione e di composizione, oltreché orientati verso gusti più borghesi.[4]
Questa nuova tendenza ebbe una notevole influenza sullo stile delle porcellane germaniche ed ebbe fortuna anche all'estero, visto che influenzò la produzione inglese e francese.
Acier lavorò per Federico II di Prussia realizzando un Hautrelief in marmo che mostra la morte eroica del generale Schwerin (1783).
Oltre a questi lavori puramente scultorei, Acier è stato anche attivo nella produzione di articoli per la tavola.
Le opere di Acier e dei suoi più brillanti allievi, sono esposte al Museo di Amburgo, al Museo di Londra, oltreché in altri musei tedeschi e inglesi.
Nel 1780 fu nominato membro dell'Accademia di Dresda e sette anni dopo membro onorario dell'Accademia delle arti di Prussia.
Tra gli allievi di Acier si annoverano Carl Cristoph Punct e Johann Carl Schönheit.
Note
modifica- ^ (EN) Emmanuel-Charles Bénézit, Dictionary of Artists, vol. 1, Gründ, 2006, p. 73-74, ISBN 2700030702.
- ^ Michel Victor Acier, su en.tchaikovsky-research.net. URL consultato il 2 aprile 2018.
- ^ "Le Muse", De Agostini, Novara, 1964, pag.32
- ^ Acier, Michel Victor, su sapere.it. URL consultato il 2 aprile 2018.
Collegamenti esterni
modifica- Acier, Michel Victor, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Michel Victor Acier, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122299574 · ISNI (EN) 0000 0000 8071 3019 · CERL cnp00570046 · ULAN (EN) 500059554 · LCCN (EN) n2013044472 · GND (DE) 122503651 · BNF (FR) cb16674802b (data) |
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