Misoumenos

commedia di Menandro
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Il Misoumenos è una commedia di Menandro, perduta, ma oggi ricostruibile dai ritrovamenti papiracei degli ultimi trent'anni.

L'odiato
Commedia
AutoreMenandro
Titolo originaleMisoumenos
Lingua originale
GenereCommedia
AmbientazioneAtene
Prima assolutaIII secolo a.C.
Teatro di Dioniso, Atene
Personaggi
  • Trasonide, soldato mercenario
  • Cratea, sua concubina
  • Geta, servo del soldato
  • Demea, padre della ragazza
  • Clinia, amico di Demea
  • Sira, schiava di Clinia
  • Nutrice
  • Fratello di Cratea
 

Tradizione del testo

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Della commedia restano circa 500 versi in 13 papiri[1], ma gravemente danneggiati, sicché non risulta agile ricostruire trama e antefatto.

Protagonisti sono il soldato Trasonide e la sua concubina (παλλακή) Cratea che, improvvisamente, al ritorno da Cipro con lui dopo una campagna militare, ha iniziato a odiare l’infelice innamorato. Trasonide, all'inizio della commedia, invocando la Notte[2], volontariamente resta all'addiaccio fuori dalla sua stessa casa. Vorrebbe essere ricambiato dalla concubina nell'affetto, ma Cratea persiste nell'odio, ritenendo (erroneamente) che Trasonide le abbia ucciso il fratello.

Nel corso della vicenda Cratea ritrova il padre Demea (giunto ad Atene in cerca della figlia e che pernotta in casa di Clinia, vicino del soldato), ma resta ostile al suo innamorato, con uno spietato rifiuto dell'amore di Trasonide al momento in cui lui lo dichiara in presenza del padre di lei. Un matrimonio (dopo che riappare il fratello di Cratea) concludeva la commedia.

  1. ^ Cfr. W. G. Arnott, Menander. II, The Loeb Classical Library, Harvard U.P., 1996, pp. 245-363.
  2. ^ Vv. 1-9.

Bibliografia

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  • Q. Cataudella, Misoumenos di Menandro negli Oxyrhynchus Papyri, in «St. It. Filol. CI.», 41 (1969), pp. 56-60.
  • W. G. Arnott, Menander. II, The Loeb Classical Library, Harvard U.P., 1996, pp. 245-363 (testo critico, trad. inglese e commento).
  • E. Bonollo, Alcune osservazioni sui personaggi del Misoumenos di Menandro, in "Prometheus. Rivista di Studi Classici", XLV (2019), pp. 89-103.
Controllo di autoritàVIAF (EN218113830 · BAV 492/9175 · LCCN (ENno2016147298 · GND (DE4503992-6 · BNE (ESXX6085760 (data) · J9U (ENHE987011217862605171