Monasterolo del Castello

comune italiano

Monasterolo del Castello [monasteˈrɔːlo delkasˈtɛlːo] (Monasteröl [monastɛˈɾøl] o Monestaröl [monɛstaˈɾøl] in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano di 1 141 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia.

Monasterolo del Castello
comune
Monasterolo del Castello – Stemma
Monasterolo del Castello – Bandiera
Monasterolo del Castello – Veduta
Monasterolo del Castello – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoGabriele Zappella (lista civica Insieme per Monasterolo) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°46′N 9°56′E
Altitudine365 m s.l.m.
Superficie8,75 km²
Abitanti1 141[2] (30-9-2022)
Densità130,4 ab./km²
FrazioniBrione, Castello, Legner, Moj[1]
Comuni confinantiAdrara San Martino, Adrara San Rocco, Casazza, Endine Gaiano, Fonteno, Grone, Ranzanico, Spinone al Lago
Altre informazioni
Cod. postale24060
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016137
Cod. catastaleF328
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 588 GG[4]
Nome abitantimonasterolesi
Patronosan Cassiano
Giorno festivo12 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monasterolo del Castello
Monasterolo del Castello
Monasterolo del Castello – Mappa
Monasterolo del Castello – Mappa
Posizione del comune di Monasterolo del Castello nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale
Panorama di Monasterolo del Castello
Il lago di Endine ghiacciato visto da San Felice

Il paese si trova sulla sinistra orografica del Lago di Endine, in val Cavallina, a circa 30 chilometri dal capoluogo orobico.

È meta turistica, dato che può offrire al visitatore la pratica di attività sportive quali pesca, escursioni in barca a remi sul lago, windsurf e trekking. Numerose sono le possibilità di svago, tra cui spiagge ed un centro sportivo-turistico, ed i rinomati ristoranti disseminati lungo il litorale lacustre.

Geografia fisica

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Territorio

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Il territorio è variegato in quanto è sia pianeggiante che montuoso. Presenta un lago (Lago di Endine) da cui nasce il fiume Cherio e sono presenti piccoli corsi d'acqua e cascate, provenienti dalla montagna, le cui acque si gettano nel lago.

Dal punto di vista del clima, Monasterolo, per la vicinanza del lago e del bosco che creano un microclima, è una zona molto umida e piovosa in autunno, fredda e umida in inverno; d'estate è fresca, piovosa e ventilata la sera.

Origini del nome

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Il nome del paese deriva dalla costruzione posta su una piccola collina morenica poco distante dall'attuale centro abitato.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Lombardia.

L'etimologia di Monasterolo del Castello è chiara: deriva da un monastero distrutto sul finire dell'VIII secolo durante la guerra tra i franchi e longobardi. La conferma deriva da una serie di scavi avvenuti negli anni '90 del XX secolo che hanno portato anche alla luce fondamenta di grandezza colossale, e un arco di tufo sostenuto da due grosse pietre come se fossero pilastri con la base a zampa di elefante, caratteristica dell'arte benedettina.[6]

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 maggio 1968.[7]

«D'argento, al castello di rosso, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa, fondato su una montagna al naturale, movente dalla punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Salvatore (Monasterolo del Castello).

La chiesa parrocchiale del paese, dedicata a san Salvatore, originaria del XIII secolo, fu ricostruita nel XVIII secolo. Essa presenta al proprio esterno le varie stazioni della Via Crucis, eseguite in mosaico dal pittore Trento Longaretti per conto della ditta Peresson di Milano, e la Trasfigurazione, olio su tela eseguito da Domenico Carpinoni. L'altare maggiore in marmo è attribuito allo scultore Bartolomeo Manni di Rovio.

Architetture militari

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Monasterolo.

Situato nel punto in cui il fiume Cherio nasce dal Lago di Endine, l'edificio sembra risalire al X secolo, ed era adibito a monastero benedettino. Già in quel periodo, documenti attestavano l'esistenza di un nucleo abitativo, denominato Castro monasteriolo, nei pressi del monastero.Distrutto in epoca medievale dall'esercito imperiale di Federico I detto il Barbarossa, fu riedificato dalla famiglia ghibellina dei Suardi verso il XIII - XIV secolo con funzioni difensive. Due secoli più tardi, nel XVI secolo, venne ristrutturato ed utilizzato come residenza signorile. Oggi il castello, di proprietà privata, viene utilizzato per banchetti e ricevimenti

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 2004 27 maggio 2019 Maurizio Trussardi Lista civica Gente e paese Sindaco
27 maggio 2019 in carica Gabriele Zappella Lista civica Insieme per Monasterolo Sindaco

Galleria d'immagini

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  1. ^ Comune di Monasterolo del Castello - Statuto
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^ Comune di Monasterolo del Castello, su comune.monasterolo-del-castello.bg.it. URL consultato il 19 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2022).
  7. ^ Monasterolo del Castello, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 9 marzo 2023.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia

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  • Luigi Angelini, La famiglia bergamasca dei Manni marmorari intarsiatori, in La Rivista di Bergamo, prima parte, ottobre 1960, 5-11; seconda parte, novembre 1960, 5-14.
  • Luigi Pagnoni, Le chiese parrocchiali della Diocesi di Bergamo. Appunti di storia e di arte, Edizione Il Conventino, Bergamo 1974.
  • Piervaleriano Angelini, La famiglia Manni di Rovio. La scultura decorativa e l'arte della tarsia marmorea in terra bergamasca, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Bergamo nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal '500 ad oggi. Campionesi a Bergamo nel Medioevo, Arte&Storia, anno 10, numero 44, settembre-ottobre 2009, 158-165.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN135494624 · LCCN (ENno2008029876
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