Movimento di Liberazione del Congo

partito politico congolese

Il Movimento di Liberazione del Congo (in francese Mouvement de libération du Congo) è un partito politico della Repubblica Democratica del Congo. Nacque come gruppo ribelle operativo nella seconda guerra del Congo il cui capo fu Jean-Pierre Bemba, e dopo il conflitto si trasformò in partito d'opposizione.

Movimento di Liberazione del Congo
Mouvement de libération du Congo
LeaderJean-Pierre Bemba
StatoRD del Congo (bandiera) RD del Congo
Sede6, Avenue du Port, Gombe, Kinshasa
Fondazione5 aprile 2003
IdeologiaNazionalismo
Liberalismo
Populismo
CollocazioneCentro-destra
Seggi Assemblea nazionale
64 / 500
Seggi Senato
14 / 108
Sito webhttp://www.mlc-congo.net

Anni della ribellione

modifica
 
Miliziani ribelli, probabilmente affiliati all'MLC. Gbadolite, 2000

Durante la guerra, l'MLC era finanziato dal governo dell'Uganda e controllava gran parte del nord del Paese, in particolare la provincia dell'Equatore. Il MLC era guidato dall'ex uomo d'affari Jean-Pierre Bemba, che divenne vicepresidente del Paese dopo l'accordo di pace del 2002. La città di Gbadolite era la sede dell'MLC. Mentre il gruppo era finanziato dall'Uganda, il rivale Raggruppamento Congolese per la Democrazia (RCD) era appoggiato dal Ruanda.

L'MLC viene considerato come il principale sospettato per l'esecuzione dell'Effacer le tableau, una pulizia etnica contro i pigmei.[1]

L'MLC fu giudicato colpevole per crimini di guerra commessi durante i combattimenti della Repubblica Centrafricana tra il 2002 e il 2003 nel tentativo di golpe da parte del generale François Bozizé contro il governo del presidente Ange-Félix Patassé.[2] L'MLC intercedette per volere del governo di Patassé e commise numerosi omicidi, stupri, saccheggi e torture nel corso del conflitto mentre cercava di reprimere il colpo di Stato.[2] Il leader dell'MLC, Jean Pierre-Bemba, venne arrestato nel 2008 vicino a Bruxelles e messo sotto processo, con tre capi d'accusa per crimini contro l'umanità e cinque per crimini di guerra nella vicina Repubblica Centrafricana tra il 2000 e il 2003, da parte della Corte penale internazionale (ICC).[3][4] Condannato con due capi d'accusa per crimini contro l'umanità e tre per crimini di guerra[5] il 21 giugno 2016 a 18 anni di reclusione, è stato completamente assolto dalla corte d'appello della ICC l'8 giugno 2018.[6]

Sviluppi nel dopoguerra

modifica

Come membro del dialogo inter-congolese, il generale brigadiere Malik Kijege dell'MLC fu nominato capo della logistica militare, mentre il maggior generale Dieudonné Amuli Bahigwa fu nominato capo della marina. Due dei dieci distretti militari della RDC furono affidati all'MLC, e a Bemba venne permesso di nominare e dimettere il ministro degli esteri della RDC.

Bemba, come candidato dell'MLC, arrivò secondo alle elezioni presidenziali del 2006 e il partito ottenne 64 seggi del parlamento su 500.[7] Nelle elezioni per il senato del 19 gennaio 2007, il partito vinse 14 seggi su 108.

Nel marzo del 2007, scoppiò un conflitto nella capitale Kinshasa tra l'esercito e le guardie di Bemba, che avrebbero dovuto essere integrate nell'esercito ma si rifiutarono poiché preoccupate per la sicurezza di Bemba. L'esercito prevalse e Bemba chiese rifugio nell'ambasciata sudafricana.[8] L'8 aprile, l'MLC rilasciò un annuncio nel quale veniva detto che la sua sede era stata occupata dalle forze governative sin dall'inizio dei combattimenti e che i militanti erano stati perseguitati tramite arresti arbitrari e intimidazioni. Il 13 aprile, il partito sospese la propria partecipazione all'Assemblea nazionale (ma non al Senato) a causa di un "clima di insicurezza permanente". Ciò avvenne subito dopo il presunto saccheggio della casa di un parlamentare dell'MLC da parte delle forze governative. Il 21 aprile, venne concesso al partito di accedere ai suoi edifici occupati in precedenza nella capitale, ritrovati vandalizzati e saccheggiati.[9] Il 25 aprile, il partito terminò il suo boicottaggio dell'Assemblea nazionale dopo che il presidente Joseph Kabila decise di incontrare i rappresentanti dell'opposizione.[10][11]

In seguito all'omicidio di Daniel Botethi, un membro dell'MLC nonché vicepresidente dell'Assemblea provinciale di Kinshasa, l'MLC annunciò il 6 luglio 2008 la sospensione della propria partecipazione all'Assemblea nazionale, al Senato e all'Assemblea provinciale di Kinshasa.[12] L'MLC terminò il boicottaggio dopo una settimana.[13]

Nelle elezioni generali del 2011, l'MLC ha perso la sua posizione di secondo partito in parlamento e 42 seggi nella camera bassa, rivelandosi come il quinto partito più grande dell'Assemblea nazionale.

  1. ^ (EN) Basildon Peta, Rebels 'eating Pygmies' as mass slaughter continues in Congo despite peace agreement, in The Independent, 9 gennaio 2003. URL consultato il 18 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2008).
  2. ^ a b (EN) Situation In The Central African Republic In The Case Of The Prosecutor V. Jean-Pierre Bemba Gombo — Under Seal Urgent Warrant Of Arrest For Jean-Pierre Bemba Gombo, su legal-tools.org, Corte Penale Internazionale, 23 maggio 2008.
  3. ^ (EN) Former Congo rebel leader arrested for war crimes, su Xinhua, 25 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2008).
  4. ^ (EN) Former DR Congo leader arrested, su BBC News, 24 maggio 2008.
  5. ^ (EN) Congo politician guilty in first ICC trial to focus on rape as a war crime, su The Guardian, 21 marzo 2006.
  6. ^ (EN) Jean-Pierre Bemba: Congo warlord's conviction overturned, su BBC News, 8 giugno 2018.
  7. ^ (FR) RESULTATS PROVISOIRES PRESIDENTIELLE (PDF), su cei-rdc.cd, 2006 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2007).
  8. ^ (EN) Bemba fighters 'surrender', su int.iol.co.za, 28 marzo 2007.
  9. ^ (FR) RDCongo: les députés de Bemba réintègrent le siège saccagé de leur parti, su Jeune Afrique, 21 aprile 2007.
  10. ^ (EN) Joe Bavier, Bemba's MLC returns to parliament, su int.iol.co.za, 26 aprile 2007.
  11. ^ (FR) RDCongo: retour à l'Assemblée des députés de Bemba, rencontre avec Kabila jeudi, su jeuneafrique.com, 25 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  12. ^ (EN) The MLC suspends its participation in the National Assembly and the Senate, su congoplanet.com, 7 luglio 2008.
  13. ^ (EN) Franz Wild, Congo Murder Accused Alleges Governor Ordered Hit, Lawyer Says, su Bloomberg, 18 luglio 2008.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  • (FR) Sito ufficiale, su mlc-congo.net. URL consultato il 15 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2007).
Controllo di autoritàVIAF (EN131886025 · ISNI (EN0000 0001 1287 0175 · LCCN (ENnr2003039993 · BNF (FRcb15973475k (data)