Museo civico archeologico Cesare Cellini

museo italiano

Il Museo Civico Archeologico di Ripatransone porta il nome di Don Cesare Cellini, canonico della Cattedrale e Cavaliere della Corona d'Italia, che lo fondò nel 1877. Esso è uno dei musei archeologici più ricchi e importanti dell'intera regione Marche. Si trova al piano terra nell'edificio del Palazzo Comunale.

Museo civico archeologico Cesare Cellini
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàRipatransone
IndirizzoPiazza Xx Settembre 12, 63065 Ripatransone
Coordinate43°00′01.23″N 13°45′45.31″E
Caratteristiche
TipoArcheologico
Collezionireperti storici
manufatti
Intitolato aCesare Cellini
FondatoriCesare Cellini
Apertura1877
ProprietàComune di Ripatransone
GestioneComune di Ripatransone
DirettoreAssessorato alla cultura del Comune di Ripatransone
Visitatori1 200 (2022)
Sito web

Dal 1977 al 1985 venne chiuso per fornire una migliore sistemazione ai reperti archeologici: oggi sono sistemati in ordine cronologico.

Collezioni

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Un'armilla custodita nella sezione picena

I reperti conservati nel museo sono circa 4.000, mentre quelli esposti circa 500. Quasi tutto il materiale proviene dall'area comunale di Ripatransone ed è mostrato in sezioni dedicate a periodi specifici che vanno dalla Preistoria alla civiltà romana. I primi manufatti che si possono notare all'entrata sono dei materiali litici del Paleolitico. Continuando si possono ammirare reperti datati nell'età del bronzo e successivamente nell'età del ferro; inizia quindi l'ampia sezione riguardante i Piceni: essa custodisce collane, armille (i misteriosi anelloni rinvenuti nelle tombe dei defunti di sesso femminile in Valmenocchia), elmi, poppatoi, buccheroidi (materiale di imitazione etrusca) e una tomba di donna (ricostruita). I reperti nella sezione romana sono databili tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.: tra questi si segnalano un busto di Venere in marmo, le lucerne, le urne cinerarie, un frammento di affresco pompeiano ed un'urna cineraria monumentale (del I secolo d.C.) di Aulo Volumnio Platano liberto di Aulo. Dal 1998 è stata allestita una sezione medievale: tra i pezzi ricordiamo un elegante fonte battesimale con bassorilievi (X-XI secolo), un trittico in pietra, quattro fibule longobarde, lucerne in ferro ed in terracotta.

Proviene dal museo ripano una raccolta di coltelli attualmente custodita nel Museo archeologico nazionale delle Marche di Ancona.

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