Museo della ceramica (Rapino)
Il museo della ceramica è sito a piazza Fedele Cappelletti, nell'ex convento di Sant'Antonio di Rapino in provincia di Chieti.
Museo della ceramica | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Rapino |
Indirizzo | Piazza Fedele Cappelletti |
Coordinate | 42°12′53.44″N 14°11′18.12″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte (ceramica) |
Istituzione | 28 novembre 2009 |
Fondatori | Comune di Rapino |
Apertura | Dicembre 2003[1] |
Visitatori | 50 (2022) |
Sito web | |
Storia
modificaLa maggior parte delle opere esposte sono di proprietà del comune. Il comune ha acquistato la maggior parte delle opere esposte. Le ceramiche acquistate sono di artisti locali tra i quali Basilio Cascella.[2]
Rapino fu frequentata da vari ceramisti abruzzesi, come il locale Fedele Cappelletti (di cui il museo conserva piatti), e i pescaresi Basilio Cascella, i figli Tommaso Cascella e Gioacchino Cascella. L'arte della ceramica pare fosse stata importata dal famoso centro di produzione abruzzese Castelli, quando un ramo dei Cappelletti si trasferì a Rapino nel quartiere "dei ceramisti", sorto bella campagna tra il convento di Sant'Antonio degli Osservanti e il santuario della Madonna di Carpineto.
I Cascella sino alla morte di Gioacchino, lavoravano in uno stabile presso il santuario, cuocevano le ceramiche al forno del paese, e poi esponevano il materiale a Pescara. La prima sede museale è stata presso l'ex fornace di Rapino, poi di recente è stato utilizzato l'ex convento di Sant'Antonio.
Esposizione
modifica- Sala A. Ospita la ceramica antica e medievale messe a confronto con quella moderna.[3]
- Vetrina n° 1. Ceramica medievale e contemporanea.[3]
- Vetrina n° 2. Ceramica italiana ed europea del Novecento, tra cui, ceramiche degli anni cinquanta, sessanta e settanta.[3]
- Vetrina n° 3. Ceramiche dei Cascella.[3]
- Vetrina n° 4. Ceramica moderna e teiere del Novecento.[3]
- Vetrina n° 5. Brocche per acqua e vino realizzate dal '700 al '900.[3]
- Sala B. Ceramice dei ceramisti di Rapino.[4]
- Sala C (sala convegni). Piatti ceramici che hanno partecipato al Festival della Valle d'Itria del 2003 di Martina Franca.[5]
Note
modifica- ^ Comune di Rapino, Inaugurazione museo, su rapino.net. URL consultato il 28 novembre 2009.
- ^ Comune di Rapino, Storia del museo, su rapino.net. URL consultato il 21 novembre 2009.
- ^ a b c d e f Comune di Rapino, Opere della Sala A, su rapino.net, Dizionario etimologico on line, 2004. URL consultato il 28 novembre 2009.
- ^ Comune di Rapino, Sala B, su rapino.net. URL consultato il 21 novembre 2009.
- ^ Comune di Rapino, Sala C, su rapino.net. URL consultato il 28 novembre 2009.
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su rapino.net.