Nürnberger Rostbratwurst

insaccato tipico della città tedesca di Norimberga

Il Nürnberger Rostbratwurst, letteralmente "insaccato alla griglia di Norimberga", è un insaccato parzialmente bollito tedesco, tipico della città di Norimberga.

Nürnberger Rostbratwurst
Origini
Luogo d'origineGermania (bandiera) Germania
Dettagli
Categoriasalume
RiconoscimentoI.G.P.
Salsicce di Norimberga

La ricetta è molto antica: secondo le fonti storiche risale al 1300. Sembra che anche il poeta Johann Wolfgang Goethe amasse le Nürnberger Bratwürste, tanto è vero che se le faceva spedire per posta a Weimar[1].

Caratteristiche

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Piccole e sottili e dal colore chiaro (Bratwurst), il peso è di una ventina di grammi per circa 7-9 centimetri di lunghezza e 2 centimetri di diametro[2]. Prodotte con carne suina priva di tendini e cotenna oltre a pancetta, le salsicce di Norimberga vengono aromatizzate con la maggiorana. Altri aromi sono pepe, cerfoglio, cardamomo, zenzero e limone, oltre ovviamente al sale, e le varie miscele variano a seconda del produttore. Il budello utilizzato è di pecora.

La Nürnberger Rostbratwurst è tutelata in tutta l'Unione europea come "indicazione geografica protetta" (I.G.P.). Ciò significa che la Nürnberger Rostbratwurst si può produrre esclusivamente nella città di Norimberga[3].

Consumo

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Il modo migliore per gustarle è ben arrostite sulla griglia e poste tre alla volta tra due fette di pane, condite con senape e crauti. Questo è anche il modo in cui si possono trovare nei tanti chioschi di Norimberga che offrono spuntini. Se le si mangia come pasto principale, si accompagnano a crauti, insalata di patate o rafano[4].

  1. ^ (DE) Tourismus Nürnberg: Nürnberger Bratwürste, su nuernberg.de. URL consultato il 19/3/2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  2. ^ (EN) Original Nürnberger Bratwürste - Size, su nuernberger-bratwuerste.de. URL consultato il 19/3/2015.
  3. ^ (EN) Original Nürnberger Bratwürste - The_Nuremberg_Bratwurst, su nuernberger-bratwuerste.de. URL consultato il 19/3/2015.
  4. ^ Francesco Soletti, Amedeo Sandri, Le cucine del mondo:, Touring Editore, 2004, ISBN 88-365-3054-0.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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