La nevicata del 1986 fu una eccezionale precipitazione nevosa che si abbatté su Roma, gran parte dell'Italia centrale e in Sardegna, fra l'11 e il 12 febbraio 1986, provocando il blocco totale della Capitale con dichiarazione dello stato di calamità.

Trinità dei Monti sotto la neve, 11 febbraio 1986.[1]

Roma fu coperta da oltre 30 centimetri di neve in pieno centro storico e nei quartieri settentrionali ed orientali della città, soprattutto nella zona di Tomba di Nerone (all'interno del Grande Raccordo Anulare) la coltre nevosa sfiorò i 50 cm. Anche sulla costa e sui quartieri litoranei e meridionali della Capitale il manto nevoso superò abbondantemente i 25 cm (anche ad Ostia sulla costa).[2]

Cinquecento soldati furono messi a disposizione dal Comando militare della Capitale che muniti di pale e picconi tentarono di liberare strade e marciapiedi[3].

Fu la più abbondante nevicata del XX secolo a Roma[4].

  1. ^ La neve ostacola la Coppa Italia, in la Repubblica, 11 febbraio 1986, p. 21.
  2. ^ Febbraio 1986 a Roma, su meteo-net.it. URL consultato l'8 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2011).
  3. ^ Daniele Mastrogiacomo, Roma, stato di calamità, l'emergenza non è finita, in La Repubblica, 12 febbraio 1986. URL consultato il 13 gennaio 2013.
  4. ^ Storia della neve a Roma, su meteo-net.it. URL consultato il 30 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2013).