Nucleocosmocronologia
La nucleocosmocronologia, nota anche come cosmocronologia, è una tecnica relativamente recente utilizzata per determinare l'età di oggetti astronomici e l'ordine dei tempi di particolari eventi. Questa tecnica studia l'abbondanza dei nuclidi radioattivi e la produzione delle relative specie a seguito del decadimento in maniera analoga datazione radiometrica usata in fisica, archeologia e geologia.
La tecnica generalmente prende in esame, generalmente, il Torio232, l'Uranio235e l'Uranio238 sostanzialmente per due fattori fondamentali:
- un'emivita di durata sufficientemente lunga (nell'ordine dei 109 anni);
- una conoscenza adeguata dei processi di nucleosintesi che portano alla formazione degli isotopi in questione.
A causa di fattori limitanti quali l'incertezza riguardo l'abbondanza dei suddetti nuclei nelle fasi di formazione galattica e la talvolta difficile misurazione del rapporto fra nuclidi originali e prodotti del decadimento negli oggetti meno luminosi, la nucleocosmocronologia viene usata per stabilire limiti (inferiori o superiori) per l'ordine di grandezza dell'età di galassie o del nostro universo piuttosto che stabilire misure precise.
Malgrado questo, date le condizioni particolarmente favorevoli) è stato possibile determinare con successo l'età del Sole (4,57±0,02 miliardi di anni) giungendo ad un risultato conforme ai modelli di evoluzione stellare, emissione energetica del Sole e all'età del sistema solare.
Bibliografia
modifica- (EN) John N. Bahcall et al. (1995, Reviews of Modern Physics 67, 781)
- (EN) del Peloso et al., "L'età del disco galattico sottile attraverso la nucleocosmocronologia del Torio/Europio I. Determinazione dei tassi di abbondanza di Th/Eu" Astronomy & Astrophysics, 434, (2005) 275., su arxiv.org. URL consultato il 20 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
- (EN) del Peloso et al., "L'età del disco galattico sottile attraverso la nucleocosmocronologia del Torio/Europio II. Analisi cronologica" Astronomy & Astrophysics, 434, ( 2005) 301., su arxiv.org. URL consultato il 20 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
- (EN) ESO Press Release 02/01: "First Reading of a Basic Cosmic Chronometer with UVES and the VLT." (Accessed 3/8/06), su eso.org. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2008).
- (EN) Hill et al., "First Stars. I. The extreme r-element rich, iron-poor halo giant CS 31082-001" Astronomy & Astrophysics, 387, (2002) 560-579. (Accessed 3/8/06), su edpsciences.org. URL consultato il 20 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2005).