L'Operazione Nibbio è stata una delle più complesse e rischiose missioni compiute dalle Forze Armate Italiane dalla seconda guerra mondiale, svolta dal 15 marzo 2003 al 15 settembre 2003 in Afghanistan, nell'ambito dell'Operazione Enduring Freedom.[1]

La difficoltà dell'operazione derivava innanzitutto dalla notevole distanza, di circa 6000 chilometri dall'Italia, che ha imposto un onerosissimo piano di trasporti via aerea, con un impegno complessivo di 96 voli militari e 37 voli civili, per garantire il dispiegamento, il rientro ed il regolare flusso di rifornimento del contingente impiegato di circa 1000 uomini.[2]

La missione inizialmente è stata costituita sulla base del 9º Reggimento alpini della Brigata "Taurinense", avvicendato il 15 giugno 2003 dal 187º Reggimento paracadutisti della Brigata "Folgore".[3]