Paolo Casoli

pilota motociclistico italiano

Paolo Casoli (Castelnovo Monti, 18 agosto 1965) è un pilota motociclistico italiano, ritiratosi dall'attività agonistica, vincitore del campionato mondiale Supersport nel 1997.

Paolo Casoli
Casoli nel 1999
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Motociclismo
Termine carriera2002
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio1984 in classe 125
Miglior risultato finale
Gare disputate86
Gare vinte1
Podi5
Punti ottenuti188
Pole position1
Carriera in Superbike
Esordio1994
Miglior risultato finale13º
Gare disputate48
Podi2
Punti ottenuti196
Carriera in Supersport
Esordio1997
Mondiali vinti1
Gare disputate62
Gare vinte11
Podi23
Punti ottenuti690
Pole position12
Giri veloci5
 

Biografia

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Il fratello di Paolo, Federico Casoli, anche lui pilota motociclistico professionista, perse la vita nel 1987 in un incidente durante una gara di motocross.[1]

Carriera

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Per quanto riguarda le competizioni del motomondiale, dopo una prima presenza registrata al Gran Premio delle Nazioni del 1984, le sue prime presenze in forma continuativa si sono riscontrate nella stagione 1986, corsa nella classe 125 alla guida di una MBA.

Il 1987 è stato per Casoli l'anno migliore tra quelli in cui ha gareggiato nel campionato mondiale: ha ottenuto la sua prima e unica vittoria in occasione del Gran Premio del Portogallo, nonché altri quattro piazzamenti sul podio. Con questi risultati, ottenuti a bordo di una AGV (moto spinta da propulsore Honda con telaio della LCR, sviluppata grazie ai finanziamenti della AGV), al termine della stagione è risultato terzo nella classifica generale. Dal 1988 ha invece cambiato classe, passando alla 250, e gareggiandovi sino al 1993 in sella a diversi marchi (Garelli, Honda, Yamaha e Gilera) ma senza ottenere risultati di particolare rilievo.

Nel 1994 si trasferisce nel mondiale Superbike, partecipando a gran parte delle gare stagionali in sella a una Yamaha YZF750 gestita dal team Yamaha SDA Belgarda:[2] ottiene due piazzamenti a podio, in occasione dei Gran Premi d'Olanda e d'Europa, e chiude la stagione al tredicesimo posto in classifica, con 76 punti ottenuti. Nel 1995 è pilota titolare nel mondiale Superbike, con la stessa squadra e la stessa motocicletta della stagione precedente: ottiene 50 punti con cui chiude sedicesimo. Nel 1996 si trasferisce presso il team Gio.ca.Moto che gli mette a disposizione una Ducati 916: disputa l'intera stagione chiudendo al quattordicesimo posto.

Nel 1997 rimane nella stessa squadra della stagione precedente ma si trasferisce nel neonato campionato mondiale Supersport, alla guida di una Ducati 748: ottiene tre vittorie e tre secondi posti in stagione e, con 145 punti, si laurea primo campione di questa categoria contribuendo inoltre alla contestuale conquista del titolo costruttori da parte di Ducati. Partecipa a questa categoria nelle successive cinque stagioni, andando a sfiorare la riconquista del titolo in due occasioni, nel 2000 e nel 2001. Al termine della stagione 2002, che termina al quarto posto tra i piloti,[3] sceglie di chiudere la propria carriera agonistica, in seguito a un grave incidente durante i test invernali per la stagione successiva.[4]

Oltre ai risultati in campo internazionale, nel suo palmarès vi sono anche quattro titoli nel campionato Italiano Velocità ottenuti tra il 1995 e il 1999.

Risultati in gara

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Motomondiale

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1984 Classe Moto                         Punti Pos.
125 MBA Rit 0
1986 Classe Moto                         Punti Pos.
125 MBA Rit Rit 8 11 NE 7 8 Rit Rit Rit Rit 7 14 14º
1987 Classe Moto                               Punti Pos.
125 Moto AGV NE 3 NP 3 NE 3 5 Rit 3 1 NE NE 61
1988 Classe Moto                               Punti Pos.
250 Garelli NP Rit Rit Rit 17 14 NQ NQ 15 Rit Rit Rit 17 26 3 44º
1989 Classe Moto                               Punti Pos.
250 Honda 17 Rit NQ Rit NQ 19 Rit Rit 12 Rit 4 36º
1990 Classe Moto                               Punti Pos.
250 Yamaha 14 14 Rit 13 19 18 8 10 14 Rit 12 11 31 17º
1991 Classe Moto                               Punti Pos.
250 Yamaha 26 9 Rit Rit 10 11 11 10 8 11 7 Rit 8 10 Rit 65 10º
1992 Classe Moto                           Punti Pos.
250 Yamaha Rit 10 10 15 Rit 10 Rit Rit Rit 13 15 Rit Rit 3 21º
1993 Classe Moto                             Punti Pos.
250 Gilera 16 NP Rit Rit Rit 19 Rit NP 13 12 7 26º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Superbike

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1994 Moto                       Punti Pos.
Yamaha NP NP Rit 7 2 4 7 Rit 3 4 NP NP 76 13º
1995 Moto                         Punti Pos.
Yamaha Rit 15 Rit 19 15 13 Rit 13 13 9 12 10 Rit 15 12 13 8 10 50 16º
1996 Moto                         Punti Pos.
Ducati Rit 13 11 9 7 6 Rit Rit Rit 14 11 11 Rit 7 8 Rit Rit Rit Rit 11 14 Rit 70 14º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Supersport

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1997 Moto                       Punti Pos.
Ducati Rit 1 2 Rit 2 Rit 2 1 6 1 Rit 145
1998 Moto                     Punti Pos.
Ducati 1 6 8 Rit Rit 4 1 15 6 Rit 92
1999 Moto                       Punti Pos.
Ducati 7 Rit Rit Rit Rit 2 3 NQ 45 14º
2000 Moto                       Punti Pos.
Ducati 2 Rit 8 1 5 2 Rit 1 4 Rit 5 133
2001 Moto                       Punti Pos.
Yamaha 12 7 1 2 1 15 3 7 4 1 Rit 147
2002 Moto                         Punti Pos.
Yamaha 8 Rit 7 4 6 2 SQ 5 3 1 3 Rit 128
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.
  1. ^ (EN) Federico Casoli, su motorsportmemorial.org, 4 agosto 1987.
  2. ^ (EN) David Chapman, Paolo Casoli Profile, su wsb-archives.co.uk, 2019. URL consultato il 14 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).
  3. ^ (EN) SSP 2002 Championship Standings (PDF), su resources.worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 29 settembre 2002.
  4. ^ Paolo Gozzi, Casoli: «Mi fermo per non morire», su archiviostorico.gazzetta.it, RCS MediaGroup S.p.A., 30 gennaio 2003.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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