Partito di Centro Estone

partito politico estone social-liberale

Il Partito di Centro Estone (in estone: Eesti Keskerakond - EK) è un partito politico estone centrista e populista[5][6][7], costituitosi nel 1991 su iniziativa della componente riformatrice del Fronte Popolare Estone.

Partito di Centro Estone
(ET) Eesti Keskerakond
LeaderMihhail Kõlvart
StatoEstonia (bandiera) Estonia
SedeToom-Rüütli 3/5
Tallinn
AbbreviazioneEK
Fondazione12 ottobre 1991
IdeologiaCentrismo[1]
Populismo[2]
Fazioni:
Liberalismo sociale[3]
Conservatorismo[4]
CollocazioneCentro
Partito europeoNessuno
ALDE (fino al 2024)
Gruppo parl. europeoRenew Europe
Seggi Riigikogu
6 / 101
(2023)
Seggi Europarlamento
2 / 7
(2024)
Iscritti14 322 (2014)
Sito webkeskerakond.ee
Bandiera del partito

Dopo la lunga guida del suo fondatore Edgar Savisaar, già primo ministro dal 1990 al 1992, il 5 novembre 2016 nuovo leader della formazione politica è divenuto Jüri Ratas, primo ministro dal 2016 al 2021, considerato più moderato e filo-europeo.

Ideologia

modifica

Il partito si proclama il "partito liberale del ceto medio" in Estonia. Al programma televisivo Foorum, l'allora parlamentare del Partito di Centro Kadri Simson, poi commissario europeo per l'energia, definì l'ideologia del partito come "ideologia del Partito di Centro", intendendo un'ideologia unica indipendente dalle logiche degli altri grandi partiti.[8]

Il Partito di Centro è spesso definito populista.[9] I suoi detrattori hanno accusato l'ex leader Edgar Savisaar di autoritarismo.[10]

Tradizionalmente il partito ha forte presa sull'elettorato di etnia russa in Estonia.[11]

Alle elezioni parlamentari del 1992 il partito si presenta nell'ambito del Fronte Popolare che, col 12,3% dei voti, si attesta come la terza forza politica del Paese, dopo l'Unione Patria e Res Publica e il Partito della Coalizione Estone.

Alle parlamentari del 1995 il Centro ottiene il 14,2% dei voti ed entra a far parte del nuovo governo. Savisaar diviene ministro degli Interni, ma dopo poco è costretto alle dimissioni in seguito ad un'inchiesta avviata dopo che alcuni avversari politici erano stati intercettati, benché il coinvolgimento di Savisaar non sia stato provato.

In occasione delle parlamentari del 1999 i centristi raggiungono il 23,4%, con un incremento del 9%, divenendo il primo partito estone. Nel 2001, inoltre, Savisaar viene eletto sindaco della capitale Tallinn.

Alle parlamentari del 2003 il partito vede aumentare ulteriormente i propri consensi, arrivando al 25,4%. Nel 2005 i centristi tornano al governo, in coalizione con il Partito Riformatore Estone e l'Unione Popolare Estone.

Alle parlamentari del 2007 i centristi ottengono il 26,1% dietro il Partito Riformatore e passano all'opposizione.

Alle parlamentari del 2011 i centristi calano al 23,3%, confermandosi secondo partito del paese e rimanendo all'opposizione; alle parlamentari del 2015 salgono invece al 24,8%.

Risultati elettorali

modifica
Elezione Voti % Seggi
Parlamentari 1992[N 1] 56.124 12,25
15 / 101
Parlamentari 1995 76.634 14,17
16 / 101
Parlamentari 1999 113.378 23,41
28 / 101
Parlamentari 2003 125.709 25,40
28 / 101
Europee 2004 40.703 17,53
1 / 6
Parlamentari 2007 143.518 26,08
29 / 101
Europee 2009 103.506 26,07
2 / 6
Parlamentari 2011 134.124 23,32
26 / 101
Europee 2014 73.419 22,35
1 / 6
Parlamentari 2015 142.460 24,81
27 / 101
Parlamentari 2019 129.618 23,10
26 / 101
Europee 2019 47.799 14,39
1 / 6
Parlamentari 2023 93 243 15,28
16 / 101
  1. ^ Nell'Unione Elettorale Fronte Popolare
  1. ^ Micael Castanheira, Gaëtan Nicodème, Paola Profeta, On the Political Economics of Taxation (PDF)[collegamento interrotto], 2010, p. 13. URL consultato l'11 dicembre 2012.
  2. ^ https://doi.org/10.1080%2F21599165.2020.1737523
  3. ^ (EN) Parties and elections - Estonia, su parties-and-elections.eu. URL consultato l'11 dicembre 2012.
  4. ^ https://www.fpri.org/article/2023/10/doubling-down-estonias-center-party-gamble-on-mihhail-kolvart/
  5. ^ Janusz Bugajski e Ilona Teleki, Atlantic Bridges: America's New European Allies, Rowman & Littlefield, 2007, p. 192.
  6. ^ Mel Huang, Estonia, in Eastern Europe: An Introduction to the People, Lands and Culture, ABC-CLIO, 2005, p. 89.
  7. ^ Estonian Centre Party, in A Political and Economic Dictionary of Eastern Europe, First, Cambridge International Reference on Current Affairs, 2002, p. 201.
  8. ^   (ET) Simson, Kadri, Foorum, Tallinn, Estonia, Estonian Public Broadcasting, 23 maggio 2012, a 21:47 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
  9. ^ Doubling Down: Estonia’s Center Party Gamble on Mihhail Kõlvart, su fpri.org.
  10. ^ Ian Jeffries, The Countries of the Former Soviet Union at the Turn of the Twenty-First Century: The Baltic and European states in transition, Routledge, 2004, p. 141.
  11. ^ Keskerakond on mitte-eestlaste seas jätkuvalt populaarseim partei, Postimees, 23 September 2012

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN152664804 · LCCN (ENn2007004716
  Portale Politica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di politica