Prostituzione in Austria

prostituzione

La prostituzione in Austria è legale e regolamentata. La maggior parte delle lavoratrici del sesso è migrante, proveniente soprattutto dai paesi dell'ex blocco orientale[1]. Secondo uno studio compiuto dall'associazione Onlus TAMPET, il 78% dei lavoratori del sesso in Austria è straniero[2].

Leggi vigenti

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Numero di prostitute/i registrate/i a Vienna
Anno Femmine Maschi
1874 6424[3]
1913 1879[4]
1920 1387[5]
1993 711[4]
2003 460[6] 14[6]
2004 625[7]
2006 1132[8] 18[8]
Aprile 2007 1352[9] 21[9]
Novembre 2008 1728[10]
2011 2500[11]
2012 2758[12]
2013 3300[13]
Fine 2013 3390[14] 67[14]

La prostituzione in Austria viene regolamentata nel codice penale (Strafgesetzbuch)[15] sotto la "Zehnter Abschnitt Strafbare Handlungen die gegen sexuelle Integrität und Selbstbestimmung" (Parte decima: Reati contro l'integrità sessuale e di auto-determinazione - §§ 201-220B).

Anche se il lavoro sessuale in sé non è vietato, la Sezione 207b[16] intitolata "sexueller Missbrauch von Jugendlichen" (abuso sessuale dei minori) consente la criminalizzazione dei clienti di lavoratori di età inferiore ai 18 anni. Ulteriori limitazioni sono specificate nel § da 214 a 217. Gli esami medici sono richiesti dalle leggi concernenti l'AIDS e le MST (malattia sessualmente trasmissibile)[17]. le leggi degli Stati federati dell'Austria limitano ulteriormente i tempi e i luoghi in cui può verificarsi la prostituzione[18]. La legge più restrittiva è quella del Vorarlberg, dove la prostituzione è legale solo all'interno di case di tolleranza autorizzate e ad oggi non sono state emesse licenze in tal senso[17].

La Corte Suprema d'Austria ("Gerichtshof"), emise nel 1989 la sentenza che dichiarava la prostituzione un sittenwidriger Vertrag ("contratto irragionevole"); di conseguenza, una prostituta non aveva possibilità di fare alcun ricorso legale contro un cliente che si fosse rifiutato di pagare (OGH 28 giugno 1989, 3 Ob 516/89).[19]. Questa frase è stato rivista nel 2012 (OGH 18 Aprile 2012, 3 Ob 45 / 12g), spiegando che la prostituzione non può più essere generalmente considerato come irragionevole, perché gli atteggiamenti morali sono cambiati e la prostituzione è regolata dalle varie leggi locali[20][21][22]. In particolare, le prostitute hanno ora il diritto legale di citare in giudizio per il pagamento pattuito.

Secondo il Strafgesetzbuch § 216, è vietato ricevere un reddito regolare dalla prostituzione di un'altra persona[23], cioè operare lo sfruttamento della prostituzione, in modo che una prostituta non possa essere legalmente considerata una dipendente di chichessia[17]. Le prostitute sono considerate lavoratori autonomi e dal 1986 è stato richiesto loro di pagare regolarmente le tasse. L'Arbeits-und Sozialrechts-Änderungsgesetz (ASRÄG) del 1997 le ha inserite anche nelle assicurazioni sociali[24].

Tratta di esseri umani

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L'Austria è sia un paese di transito sia di destinazione per donne e bambini vittime del traffico di esseri umani provenienti dalla Romania, dalla Bulgaria, dall'Ungheria, dalla Moldavia, dalla Bielorussia, dall'Ucraina, dalla Slovacchia, dalla Nigeria e dall'Africa sub-sahariana a fini di sfruttamento sessuale commerciale[25]. La maggior parte delle donne vittime della tratta è portata in Austria con promesse di posti di lavoro non qualificati, come bambinaie o cameriere. Invece all'arrivo le donne vengono spesso costrette a prostituirsi[26].

Origini delle prostitute austriache registrate
Nazione Percentuale 2011[11] Percentuale 2013[14]
Romania 29% 38%
Ungheria 25% 26%
Bulgaria 15% 10%
Slovacchia 8% 6%
Nigeria 7%
Repubblica Ceca 6% 4%
Cina 3%
Austria 4% 3%
Altri 6%
 
Un bordello a Linz.
  1. ^ Sozialistische Jugend Österreich: Prostitution - zwischen Ablehnung, Marginalisierung und Akzeptanz. Interview with Eva van Rahden from SILA, su sjoe.at. URL consultato il 18 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2010).
  2. ^ EU Observer: Romanian sex workers most prevalent in EU Jan 26 2010, su euobserver.com. URL consultato il 18 settembre 2014.
  3. ^ Anna Ehrlich. Auf den Spuren der Josefine Mutzenbacher. Amalthea Signum Verlag, Wien 2005, p. 205f. ISBN 3-85002-526-8
  4. ^ a b http://www.aeiou.at/aeiou.encyclop.p/p897239.htm Prostitution im Österreich-Lexikon AEIOU (June 28, 2007)
  5. ^ Geschichte der Prostitution. In Öffentliche Sicherheit. Das Magazin des Innenministeriums No 11-12/2000 November-Dezember, su bmi.gv.at. URL consultato il 18 settembre 2014.
  6. ^ a b Copia archiviata, su bmi.gv.at. URL consultato il 16 dicembre 2005 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2005). Illegale Prostitution. In Öffentliche Sicherheit. Das Magazin des Innenministeriums No 1-2/2003 Jänner-Februar (June 28, 2007)
  7. ^ malmoe - alltag - Rettet unsere Ehemänner!, su malmoe.org. URL consultato il 18 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2014).
  8. ^ a b Wiener Zeitung: Prostitution in Wien Archiviato il 9 ottobre 2006 in Internet Archive.. Dienstag, 10 October 2006 (June 28, 2007)
  9. ^ a b Roman David-Freihsl: Ohne Schutz als "neuer Kick". Der Standard, 25 May 2007, S 10. online version (June 28, 2007)
  10. ^ Martina Stemme: Mit neuen Spielregeln gegen den Strich. Der Standard, 4 November 2008. online-Version (14 January 2009)
  11. ^ a b Der Standard, 27 October 2011, p. 10
  12. ^ Sandra Ernst Kaiser: Es darf keine Prostitution geben. Der Standard, 24. Juni 2012. online-Version (24. Jun 2012)
  13. ^ Julia Herrnböck: Wiener Bezirksvorsteher: "Wünsche mir Verbot für den Straßenstrich". Der Standard, 26. März 2013.(23. Jul 2013)
  14. ^ a b c APA Wien: Zahl registrierter Sexarbeiterinnen in zehn Jahren fast verfünffacht. Der Standard, 26. Juli 2014, S 10.(27. Jul 2014)
  15. ^ Jusline: Strafgesetzbuch (StGB), su jusline.at. URL consultato il 18 settembre 2014.
  16. ^ Sexueller Missbrauch von Jugendlichen, su jusline.at. URL consultato il 18 settembre 2014.
  17. ^ a b c Sophie: Laws on Prostitution, su en.sophie.or.at. URL consultato il 18 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2013).
  18. ^ http://homepage.univie.ac.at/elisabeth.holzleithner/LG_Prostitution.htm (June 28, 2007)
  19. ^ OGH zu Prostitution, su homepage.univie.ac.at. URL consultato il 18 settembre 2014.
  20. ^ Geld für Sex nicht mehr sittenwidrig, su wien.orf.at, ORF. URL consultato il 2 giugno 2012.
  21. ^ Geld für Sex nicht mehr sittenwidrig,, su diepresse.com, Die Presse, June 2, 2012. URL consultato il 2 giugno 2012.
  22. ^ OGH Entscheidungstext 3Ob45/12g 18.04.2012, su ris.bka.gv.at, Rechtsinformationssystem der Republik Österreich. URL consultato il 2 giugno 2012.
  23. ^ § 216 StGB Zuhälterei §216 ('Pimping'), su jusline.at. URL consultato il 18 settembre 2014.
  24. ^ http://www.frauenratgeberin.at/cms/frauenratgeberin/stichwort_thema.htm?doc=CMS1174648057771 Archiviato il 2 dicembre 2013 in Internet Archive. Frauenratgeberin des Bundesministerium für Gesundheit und Frauen, Themengebiet Frauen und Gewalt, Prostitution (June 28, 2007)
  25. ^ [1]
  26. ^ 2008 Human Rights Report: Austria, in U.S. Department of State. URL consultato il 18 settembre 2014.

Voci correlate

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