Dipartimento della protezione civile

struttura del Governo italiano per la previsione e la gestione di disastri
(Reindirizzamento da Protezione civile italiana)

Il Dipartimento della protezione civile è la struttura del governo italiano preposta al coordinamento delle attività relative al servizio nazionale della protezione civile. Istituito dal d.p.c.m. 13 febbraio 1990, n. 112, è incardinato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri[2].

Dipartimento della protezione civile
Sede centrale del dipartimento a Roma
StatoItalia (bandiera) Italia
TipoDipartimento presso la presidenza del Consiglio dei ministri
Istituito1990
Capo dipartimentoFabio Ciciliano
Impiegati1 151[1]
SedeRoma
IndirizzoVia Ulpiano, 11 - 00193 Roma
SloganAd unum pro civibus vigilantes
Sito webSito ufficiale
  Lo stesso argomento in dettaglio: Servizio nazionale della protezione civile.

La mancanza di organizzazione e coordinamento dei soccorsi a seguito del terremoto che il 23 novembre 1980 colpì una vasta area della Campania e della Basilicata, la conseguente denuncia televisiva fatta dall'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini in merito al ritardo dei soccorsi e alle gravi mancanze nell’azione dello Stato, l'incidente di Vermicino accaduto solo qualche mese dopo dove Alfredo Rampi, bambino di 6 anni caduto accidentalmente in un pozzo rimasto aperto, morì dopo tre giorni di inutili tentativi di soccorso,[3] fecero riflettere sulla necessità di un efficace coordinamento dei soccorsi, che nel febbraio del 1982 portò alla nomina di Giuseppe Zamberletti quale ministro per il coordinamento della protezione civile e, qualche mese dopo, all’istituzione del Dipartimento della protezione civile.[4]

Organizzazione

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Il dipartimento odierno costituisce il superamento del precedente Ministero per il coordinamento della protezione civile, poiché in passato era alle dipendenze di quest'ultimo, mentre dal 1996 al 2001 le relative funzioni sono state assegnate al ministro dell'interno.

Al dipartimento fanno inoltre capo la Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi (cosiddetta Commissione grandi rischi) e il Comitato operativo della protezione civile.

L'organizzazione e l'attività della struttura rientrano nell'ambito di competenza dal capo del Dipartimento.

Il dipartimento si articola in 5 uffici:

Ufficio coordinamento attività di previsione e prevenzione, comprendente 4 servizi
Ufficio emergenze, comprendente 6 servizi e 3 centri
  • coordinamento soccorsi;
  • interventi straordinari;
  • pianificazione e attività addestrative;
  • materiali e mezzi per l'emergenza;
  • difesa civile;
  • emergenza sanitaria;
  • per il centro polifunzionale;
  • Centro situazioni (CE.SI.);
  • Centro operativo aereo unificato (C.O.A.U.);
  • Centro operativo emergenze in mare (C.O.E.M.).
Ufficio opere pubbliche di emergenza, comprendente 5 servizi
Ufficio affari generali, documentazione e volontariato, comprendente 3 servizi e 2 Centri
  • affari generali;
  • documentazione e biblioteca;
  • volontariato;
  • Centro applicazioni e studi informatici (C.A.S.I.);
  • Centro telecomunicazioni di protezione civile (C.T.).
Ufficio organizzazione, affari amministrativi e finanziari, comprendente 3 servizi
  • organizzazione;
  • affari contabili e finanziari;
  • attività contrattuali.

Funzioni

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Al dipartimento sono attribuite, tra le altre, le seguenti funzioni:

  • promuovere le iniziative che concorrono all'attuazione del servizio nazionale della protezione civile, compresa la predisposizione dei mezzi necessari;
  • acquisire e divulgare dati e informazioni relativi alla previsione e alla prevenzione delle emergenze;
  • curare i rapporti con gli enti che svolgono attività scientifica in materia di protezione civile;
  • coordinare piani di protezione civile (nazionali o territoriali), di emergenza e di utilizzazione di risorse, nonché piani di soccorso e di protezione ai fini della difesa civile, comprese le misure sanitarie, per emergenze sul territorio nazionale ed estero;
  • informare la popolazione e organizzare esercitazioni di protezione civile;
  • coordinare le amministrazioni in vista di interventi di protezione civile nelle fasi successive all'emergenza, nei casi di gravi calamità;
  • promuovere interventi di ripristino delle strutture danneggiate e la realizzazione di opere pubbliche di emergenza;
  • individuare associazioni e gruppi di volontariato di protezione civile.

Capi dipartimento

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Capi del Dipartimento della protezione civile.

Onorificenze

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Al Dipartimento della Protezione Civile sono state concesse le seguenti onorificenze (al 2023):[5][6][7][8]

Onorificenze italiane

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«In occasione dei recenti terremoti che colpivano violentemente un vasto territorio dell’Italia centrale, danneggiando gravemente centinaia di Comuni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, il Dipartimento della Protezione Civile assicurava con proprio personale un costante ed efficace coordinamento delle Componenti e delle Strutture Operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Forniva prova di ammirevole abnegazione nella organizzazione dei soccorsi e dell’assistenza in favore delle popolazioni colpite, nonché nella successiva opera di ripristino delle normali condizioni di vita, riscuotendo l’unanime riconoscenza delle collettività locali e di tutto il Paese, unitamente al generale apprezzamento della comunità internazionale. Italia centrale, agosto 2016-gennaio 2017»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 19 ottobre 2017 di iniziativa del Presidente della Repubblica[9]
«In occasione della diffusione sull'intero territorio nazionale del virus Sars-CoV-2 e della relativa dichiarazione di stato di emergenza, il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri assicurava con proprio personale un costante, capillare ed efficace coordinamento delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale della Protezione Civile, fornendo prova di ammirevole abnegazione ed alto senso dello Stato, assicurando la più idonea risposta organizzativa, logistica ed operativa in termini di contrasto alla diffusione epidemiologica, consentendo il superamento della fase emergenziale e riscuotendo unanime riconoscenza e vivo apprezzamento da parte della comunità nazionale. Territorio nazionale, 2020-2022»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2023[10]
«Per l’opera meritoria compiuta dal Dipartimento per la Protezione Civile in occasione di gravi e tragici eventi accaduti nel corso dell’anno 2002, di seguito indicati: Giugno 2002, Verbano Cusio-Ossola: formazione di un lago epiglaciale sul ghiacciaio del Monte Rosa. Ottobre-novembre 2002, Catania: attività vulcanica e sismica. Ottobre-novembre 2002, Campobasso-Foggia: terremoti di intensità pari a 5,4 gradi della scala Richter. Novembre 2002, gravissimi dissesti idrogeologici nell’Italia del Nord. Dicembre 2002, isole Eolie: maremoto. Nelle circostanze sopra descritte, il Dipartimento per la Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha assicurato un costante ed efficace coordinamento degli Enti, dei Corpi e delle Strutture operanti nell’ambito del Servizio Nazionale della Protezione Civile, fornendo prova di ammirevole abnegazione nella predisposizione dei soccorsi in favore della popolazione colpita dai tragici eventi e nella successiva opera di ricostruzione e ripristino delle condizioni ambientali. La generosa azione di tutte le componenti addette all’attività di protezione civile costituisce un esempio mirabile di dedizione al bene dell’Italia»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 2003[11]
«In occasione delle gravi calamità naturali e dei tragici eventi verifcatisi negli anni 2004 e 2005 in diverse parti dei Mondo, il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri dava prova di straordinaria abnegazione, nel segno dei valori della solidarietà e dell'impegno umanitario, garantendo assistenza ed aiuto alle persone indifese tragicamente colpite. In particolare, la meritoria opera è stata prestata dal Dipartimento nella città di Bam, dopo il disastroso terremoto, nella città di Beslan, a seguito del gravissimo attentato terroristico, nel Sud Est asiatico, devastato dallo tsunami, nella città di New Orleans, colpita dall'uragano e, infine, nella Regione del Kashmir, anch'essa colpita dal terremoto. Allo stesso tempo con elevata competenza e straordinaria efficienza il Dipartimento ha saputo coordinare in Italia l'organizzazione di grandi eventi che hanno richiamato milioni di persone e coinvolto la pubblica opinione mondiale, in particolare, in occasione delle esequie di Papa Giovanni Paolo II e dello svolgimento a Torino delle Olimpiadi Invernali del 2006»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 2006[10]
«In occasione del terremoto che colpiva la Regione Abruzzo, il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri assicurava un costante ed efficace coordinamento delle componenti e delle strutture, operative nonché delle organizzazioni civili, militari e di volontariato del servizio nazionale della protezione civile, fornendo prova di ammirevole abnegazione nella organizzazione dei soccorsi e nell'assistenza in favore della popolazione colpita e nella successiva opera, di ripristino delle normali condizioni di vita, riscuotendo l'unanime riconoscenza della collettività locale e di tutto il Paese e un generale apprezzamento da parte della comunità internazionale. L'Aquila, 6 aprile 2009»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2012[12]
«Il Dipartimento ha fornito prova di ammirevole abnegazione nella organizzazione dei soccorsi e dell’assistenza in favore della popolazione colpita dalla pandemia»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2023[13]

Onorificenze straniere

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«Conferita al Dipartimento dal Principe e Gran Maestro dell’Ordine di Malta è rivolta alle donne e agli uomini della protezione civile che hanno saputo trasformare l’abnegazione che li anima in efficacia ed efficienza nelle azioni di soccorso in Italia e all’estero, rendendo il sistema di Protezione Civile italiano un modello ammirato e rispettato e i suoi volontari un esempio di professionalità, carità e sacrificio»
— Roma, decreto gran magistrale 1º ottobre 2011

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 1773 7551 · Thesaurus BNCF 7756 · BNE (ESXX524439 (data)