Pycnodontiformes

ordine di pesci
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I picnodonti (Pycnodontiformes) sono un gruppo di pesci ossei estinti, vissuti fra il Triassico e l'Eocene (215 – 40 milioni di anni fa). I loro resti sono stati ritrovati in Europa, Nordamerica, Asia e Australia.

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Pycnodontiformes
Pycnodus platessus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdinePycnodontiformes

Descrizione

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Di dimensioni relativamente piccole (superavano di rado i 30 centimetri di lunghezza), questi pesci erano ricoperti da scaglie ganoidi di forma romboidale. Il corpo era generalmente di forma ovale e appiattita, dal profilo particolarmente elevato. Nella maggior parte dei picnodonti, le mascelle erano dotate di varie file di denti ovali o tondeggianti, dalla superficie liscia od ornamentata, mentre la parte anteriore delle fauci era dotata di denti simili a scalpelli. Alcune specie svilupparono però morfologie aberranti: Coccodus, ad esempio, possedeva un corpo corazzato e relativamente basso, mentre Piranhamesodon possedeva denti taglienti che (come suggerisce il nome) dovevano permettere all'animale di nutrirsi di altri pesci; anche l'oscura famiglia dei Serrasalmimidae occupava probabilmente una simile nicchia ecologica. Altri picnodonti, come Gladiopycnodus, erano dotati di un lungo rostro anteriore.

Classificazione ed evoluzione

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Di certo questi pesci sono considerati rappresentanti degli attinotterigi più evoluti (Neopterygii). È incerta, tuttavia, la reale posizione dei picnodonti nell'albero evolutivo dei pesci ossei. La maggior parte dei paleontologi ritiene che questi animali debbano essere considerati parenti prossimi dei teleostei.

 
Ricostruzione di Gyrodus

I primi rappresentanti dei picnodonti si svilupparono nel corso del Triassico superiore (Brembodus, Gibbodon) e i loro resti sono stati ritrovati in Italia del Nord. Ben presto questi animali si diffusero in gran parte dei mari del globo, e nel corso del Giurassico divennero molto comuni (ad es. Arduafrons, Turbomesodon, Macromesodon, Gyrodus, Mesturus, Proscinetes); prosperarono nel corso del Cretaceo (Stemmatodus, Micropycnodon, Neoproscinetes) ma subirono un declino alla fine del periodo. Gli ultimi esemplari noti, e anche i più grandi, sono dell'Eocene medio (Pycnodus, Nursallia, Palaeobalistum, di Monte Bolca).

 
Fossile di Arduafrons prominoris

Stile di vita

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La forma del corpo dei picnodonti fa supporre che questi animali fossero dei nuotatori lenti, che probabilmente vivevano presso le barriere coralline o vicino al fondale. Le scaglie ganoidi, inoltre, non permettevano un nuoto veloce ma fornivano una discreta protezione dai predatori. I picnodonti, probabilmente, si cibavano di animali dal guscio duro grazie ai denti a scalpello posti nella parte anteriore delle mascelle, mentre con i denti tondeggianti trituravano il guscio delle loro prede.

Bibliografia

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  • L. Capasso. 2021. Pycnodonts: An overwiew and new insights in the Pycnodontomorpha Nursall, 2010. Occasional Paper of the University Museum of Chieti, Monographic Publication, 1: 1-223.
  • M. B. Goodwin, W. A. Clemens, J. H. Hutchison, C. B. Wood, M. S. Zavada, A. Kemp, C. J. Duffin and C. R. Schaff. 1999. Mesozoic continental vertebrates with associated palynostratigraphic dates from the northwestern Ethiopian plateau. Journal of Vertebrate Paleontology 19(4):728-741
  • J. J. Sepkoski. 2002. A compendium of fossil marine animal genera. Bulletins of American Paleontology 363:1-560

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