Quartieri storici di Mantova
Nell'anno 1390, Francesco I Gonzaga, quarto capitano del popolo e signore di Mantova, decretò di suddividere la città in quattro quartieri e in venti contrade.[1]
Quartieri
modificaSan Pietro
modifica- Monumenti e luoghi di interesse
- Duomo
- Palazzo Bianchi
- Palazzo Ducale
- Basilica palatina di Santa Barbara
- Palazzo Bonacolsi
- Torre della Gabbia
- Museo diocesano Francesco Gonzaga
- Teatro Bibiena
- Palazzo dell'Accademia nazionale virgiliana
- Biblioteca Teresiana
- Archivio di Stato
- Palazzo degli Studi
- Palazzo del Podestà
- Piazza delle Erbe
- Rotonda di San Lorenzo
- Torre dell'Orologio
- Casa del Mercante (Giovan Boniforte da Concorezzo)
- Pescherie di Giulio Romano
- Chiesa di Santa Maria della Carità
- Chiesa di San Martino
- Municipio
Sant'Andrea
modifica- Monumenti e luoghi di interesse
- Basilica di Sant'Andrea
- Casa del mercato
- Teatro Sociale
- Palazzo Arrivabene
- Palazzo d'Arco
- Chiesa di San Francesco
- Chiesa della Madonna del Terremoto
- Palazzo Canossa
- Chiesa di San Simone
- Chiesa di Santa Maria della Vittoria
- Palazzo Cavriani
- Chiesa di San Leonardo
- Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
San Jacopo
modifica- Monumenti e luoghi di interesse
- Palazzo Bonatti-Cavazzi
- Chiesa di Ognissanti
- Chiesa di Sant'Orsola
- Chiesa di San Maurizio
- Edificio del Conservatorio Lucio Campiani
- Casa di Giulio Romano
- Casa del Mantegna
- Palazzo di San Sebastiano
San Nicolò
modifica- Monumenti e luoghi di interesse
Contrade dei quartieri
modificaLe principali strade che delimitano ogni quartiere.
San Pietro
modifica- Contrada dell'Aquila
- Contrada del Griffone
- Contrada del Camello
- Contrada dell'Orso
- Contrada de' Monticelli Bianchi
Sant'Andrea
modifica- Contrada del Monte Negro
- Contrada della Serpe
- Contrada del Leopardo
- Contrada del Mastino
- Contrada del Corno
San Jacopo
modifica- Contrada del Falcone
- Contrada del Leone Vermiglio
- Contrada del Cigno
- Contrada del Bue
- Contrada dell'Unicorno
San Nicolò
modifica- Contrada della Pusterla
- Contrada del Cavallo
- Contrada del Cervo
- Contrada della Rovere
- Contrada della Nave
Stemmi delle contrade
modificaSan Pietro
- Contrada dell'Aquila: Aquila nera in campo bianco.[2]
- Contrada del Grifone: Griffone bianco in campo rosso.[3]
- Contrada del Cammello: Cammello bigio in campo rosso.[4]
- Contrada dell'Orso: Orso nero in campo bianco.[4]
- Contrada de' Monticelli Bianchi: Tre monti bianchi in campo nero.[4]
Sant'Andrea
- Contrada del Monte Negro: Monte nero in campo bianco.[5]
- Contrada della Serpe: Serpe verde in campo rosso.[5]
- Contrada del Leopardo: Leopardo al naturale in campo rosso.[6]
- Contrada del Mastino: Mastino al naturale in campo d'oro.[6]
- Contrada del Corno: Corno nero in campo bianco.[7]
San Jacopo
- Contrada del Falcone: Tre falconi al naturale in campo rosso.[7]
- Contrada del Leone Vermiglio: Leone rosso in campo bianco.[7]
- Contrada del Cigno: Cigno bianco in campo nero.[7]
- Contrada del Bue: Bue gialliccio in campo bianco.[8]
- Contrada dell'Unicorno: Unicorno nero in campo bianco.[8]
San Nicolò
- Contrada della Pusterla: Una porticella nera cin merli neri in campo bianco.[8]
- Contrada del Cavallo: Cavallo nero in campo bianco.[9]
- Contrada del Cervo: Cervo giallo in campo verde.[9]
- Contrada della Rovere: Quercia verdeggiante in campo rosso.[9]
- Contrada della Nave: Nave nera in campo bianco.[10]
Confini delle piazze
modificaI confini delle piazze erano contrassegnati da lapidi in marmo del Comune e dei Gonzaga. Delle sei lapidi ne rimangono oggi solo quattro:[11] in Via Orefici, in piazza Mantegna, sotto i portici Broletto e sotto i portici di piazza Marconi.
Note
modificaBibliografia
modifica- Federigo Amadei, Cronaca universale della città di Mantova, Volume I, Mantova, 1954, ISBN non esistente.
- Rodolfo Signorini, Mantova, 4 quartieri - 20 contrade, Mantova, 2014, ISBN 978-88-7495-491-9.