Quinto Sulpicio Camerino Cornuto (console)
Quinto Sulpicio Camerino Cornuto (in latino:Quintus Sulpicius Camerinus Cornutus; fl. V secolo a.C.) è stato un politico romano del V secolo a.C
Quinto Sulpicio Camerino Cornuto | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Quintus Sulpicius Camerinus Cornutus |
Figli | Servio Sulpicio Camerino Cornuto |
Gens | Sulpicia |
Padre | Servio Sulpicio Camerino Cornuto |
Consolato | 490 a.C. |
Biografia
modificaL'agnomen Cornuto è della famiglia dei Camerino, che apparteneva alla gens patrizia Sulpicia, ed è anche il cognome di varie gens plebee non note. Fu il padre di Servio Sulpicio Camerino Cornuto, console nel 461 a.C. e potrebbe essere il figlio di Servio Sulpicio Camerino Cornuto, console nel 500 a.C.
Camerino Cornuto fu nominato console nel 490 a.C. con collega Spurio Larcio,[1] che era al suo secondo mandato, nell'anno in cui Coriolano si trovava in esilio tra i Volsci[2]. Nel 488 a.C. fu uno dei cinque inviati dal Senato al campo dei Volsci ad intercedere con Coriolano, quando questo stava avanzando contro Roma[3].
Note
modifica- ^ Dionigi, Antichità romane, VII, 68.
- ^ Tito Livio, nella sua Ab Urbe condita libri, non nomina i consoli di quell'anno.
- ^ Dionigi, Antichità romane, VIII, 22.
Bibliografia
modifica- Fonti primarie
- Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, Libri VII e VIII.
- Fonti secondarie
- William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. II, Little, Brown, and Company, Boston, 1867.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Antichità romane, Libri IV - VII
- Antichità romane, Libri VIII - XX