RCW 59
RCW 59 è una debole nebulosa a emissione visibile nella costellazione australe del Centauro.
RCW 59 Regione H II | |
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RCW 59 | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Centauro |
Ascensione retta | 11h 41m :[1] |
Declinazione | -57° 20′ :[1] |
Coordinate galattiche | l = 293,6; b = +04,2[1] |
Distanza | 10100[2] a.l. (3100[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | - |
Dimensione apparente (V) | 180' x 150'[3] |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Regione H II |
Caratteristiche rilevanti | possibile resto di supernova |
Altre designazioni | |
[SPF2008] G292.9+4.4[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di regioni H II |
Si osserva nella parte sudorientale della costellazione, presso il confine con la Carena, sul bordo settentrionale della brillante regione dell'Arco della Carena, facente parte del Braccio del Sagittario; si tratta di una nebulosa debolissima e molto estesa, di difficile individuazione anche nelle foto più sensibili. La sua declinazione è fortemente australe e ciò comporta che dalle regioni boreali la sua osservazione sia possibile solo a partire dalle regioni temperate più meridionali; dall'emisfero australe invece è osservabile per quasi tutte le notti dell'anno e risulta persino circumpolare dalle latitudini temperate. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è compreso fra i mesi di febbraio e giugno.
RCW 59 si presenta come una serie di grandi filamenti disposti ad arco, con la concavità tendente verso sud; giace ad un'elevata latitudine galattica e pare essere la prosecuzione dei grandi archi nebulosi della più brillante nube RCW 54, visibile sul piano galattico poco ad ovest della Nebulosa della Carena e connessa alla brillante associazione OB Carina OB2.[2] Secondo alcuni studi, la velocità radiale dei filamenti di RCW 59 farebbe pensare che sia fisicamente connessa a RCW 54.[2][4] Uno studio del 2008 che analizza le emissioni nelle onde radio e Hα delle regioni nebulose australi tende a riconsiderare completamente la natura di quest'oggetto, indicandolo come un resto di supernova; a supporto di questa tesi, oltre che la forma a superbolla, vi è anche l'analisi dello spettro del gas. Oltre a ciò, sul bordo nordoccidentale di questa nube è nota una pulsar (J1132-5627), anche se non è accertata la connessione reale con RCW 59.[5]
Note
modifica- ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 29 settembre 2010.
- ^ a b c d Georgelin, Y. M.; Russeil, D.; Amram, P.; Georgelin, Y. P.; Marcelin, M.; Parker, Q. A.; Viale, A., Deep Hα survey of the Milky Way. V. The l=289° to 295° area, in Astronomy and Astrophysics, vol. 357, maggio 2000, pp. 308-324. URL consultato il 29 settembre 2010.
- ^ Rodgers, A. W.; Campbell, C. T.; Whiteoak, J. B., A catalogue of Hα-emission regions in the southern Milky Way, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 121, n. 1, 1960, pp. 103–110. URL consultato il 29 settembre 2010.
- ^ Georgelin Y.M., 1975, Thesis, Universite de Provence
- ^ Stupar, M.; Parker, Q. A.; Filipović, M. D., Newly confirmed and candidate Galactic SNRs uncovered from the AAO/UKST Hα survey, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 390, n. 3, novembre 2008, pp. 1037-1054, DOI:10.1111/j.1365-2966.2008.13761.x. URL consultato il 29 settembre 2010.
Bibliografia
modifica- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Sky-Map.org - RCW Catalogue (from 51 to 60) [collegamento interrotto], su galaxymap.org.