Reichssicherheitshauptamt
Il Reichssicherheitshauptamt o RSHA (dal tedesco: Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich) era uno dei sette Hauptämt (dipartimenti principali) in cui si suddividevano le Schutzstaffel (SS); controllando tutto il sistema di polizia e sicurezza della Germania nazista, esercitava un enorme potere e durante la seconda guerra mondiale svolse funzioni di direzione dell'apparato repressivo nazista contro oppositori, resistenti, etnie "nemiche", minoranze ed ebrei.
Reichssicherheitshauptamt | |
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trad. Ufficio centrale per la sicurezza del Reich | |
Bandiera del capo della SiPo e dell'SD | |
Descrizione generale | |
Abbreviazione | RSHA |
Attivo | 27 settembre 1939 – 8 maggio 1945 |
Nazione | Germania nazista |
Servizio | Partito Nazista |
Tipo | Servizi segreti |
Ruolo | Intelligence Polizia politica Sicurezza nazionale |
Dimensione | 50.648 agenti (1944) |
Guarnigione/QG | Prinz-Albrecht-Straße , Berlino |
Battaglie/guerre | Seconda guerra mondiale |
Parte di | |
Schutzstaffel | |
Reparti dipendenti | |
Gestapo Sicherheitsdienst Sicherheitspolizei (fino al 1939) Kriminalpolizei | |
Comandanti | |
Ministro responsabile | Heinrich Himmler (1939-1945) |
Direttori | Reinhard Heydrich (1939-1942) Heinrich Himmler (1942-1943) Ernst Kaltenbrunner (1943-1945) |
"fonti nel corpo del testo" | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Storia
modificaVenne creato da Heinrich Himmler il 27 settembre 1939[1] attraverso l'unificazione del Sicherheitsdienst (SD, il servizio di intelligence delle SS) e la Sicherheitspolizei (SiPo, la polizia di sicurezza) la quale era formalmente sotto il controllo del Ministro degli Interni. La Sipo era composta da due sotto-dipartimenti, la Geheime Staatspolizei (Gestapo; "Polizia segreta di stato") e la Kriminalpolizei (Kripo; "Polizia criminale"). L'RSHA era responsabile delle operazioni dei servizi segreti in Germania e all'estero, dello spionaggio e del controspionaggio, della lotta contro i crimini politici e i crimini comuni, e del sondaggio dell'opinione pubblica sul regime nazista.
La creazione dell'RSHA ha rappresentato la formalizzazione, a livello superiore, del rapporto in base al quale la SD serviva come agenzia di intelligence per la polizia di sicurezza. Un coordinamento simile esisteva negli uffici locali. All'interno della Germania e delle aree che furono incorporate nel Reich ai fini dell'amministrazione civile, gli uffici locali della Gestapo, della polizia criminale e della SD erano formalmente separati. Nei territori occupati, il rapporto formale tra unità locali della Gestapo, polizia criminale e SD era leggermente più stretto.
Durante tutto il corso dell'espansione territoriale del Reich durante la guerra, l'RSHA continuò a crescere ad un ritmo enorme e fu ripetutamente riorganizzata. La centralità dell'RSHA all'interno della Germania nazista è stata messa in evidenza dagli storici poiché dipartimenti come la Gestapo (all'interno della RSHA) erano controllati da Himmler e dal suo immediato subordinato SS-Obergruppenführer e generale di polizia Reinhard Heydrich ed avevano potere di vita e morte su quasi ogni tedesco ed erano essenzialmente al di sopra della legge.
Il suo primo comandante fu l'SS-Obergruppenführer Reinhard Heydrich, che mantenne la guida fino al suo assassinio, avvenuto nel 1942[2]; il suo successore, l'SS-Obergruppenführer Ernst Kaltenbrunner, mantenne tale incarico fino al termine della guerra[2]. L'RSHA, secondo i progetti di Himmler, in un futuro allora previsto nel 1955, sarebbe stato completamente assorbito, assieme all'Ordnungspolizei, nello Schutzstaatkorps, il corpo di polizia che avrebbe definitivamente fuso la polizia con le SS.
Organizzazione
modificaL'RSHA era organizzato in sette dipartimenti (o Ämter)[2], ognuno dei quali a sua volta dotato di numerosi sotto-dipartimenti.
Amt I
modificaPersonale, si occupava di tutte le organizzazioni relative al personale della polizia di sicurezza e del Sicherheitsdienst. Fu diretto da Werner Best, Bruno Steckenbach, Erwin Schulz e infine Erich Ehrlinger. Si suddivideva in:
in lingua tedesca | in lingua italiana |
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SS - Schutzstaffel
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SS - Squadre di Protezione
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Amt II
modificaAmministrazione, era di fatto la struttura centrale dell'RSHA. Fu diretto da Werner Best, Rudolf Siegert e Josef Spacil. Si suddivideva in:
in lingua tedesca | in lingua italiana |
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SS - Schutzstaffel
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SS - Squadre di Protezione
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Amt III
modificaSD-Sezione tedesca, era un servizio di intelligence che raccoglieva informazioni relative alla politica e al controspionaggio nella Germania nazista. Fu diretto dall'SS-Gruppenführer Otto Ohlendorf. Si suddivideva in:
in lingua tedesca | in lingua italiana |
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SS - Schutzstaffel
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SS - Squadre di Protezione
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Amt IV
modificaLa Geheime Staatspolizei, diretta dall'SS-Gruppenführer Heinrich Müller, si occupava dell'eliminazione dei nemici del regime nei lager. Adolf Eichmann (che fu uno dei principali esecutori dell'Olocausto) era a capo dell'ufficio B4 di questo Amt. Si suddivideva in:
in lingua tedesca | in lingua italiana |
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SS - Schutzstaffel
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SS - Squadre di Protezione
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Amt V
modificaReichskriminalpolizei, si occupava di crimini comuni. Fu diretto dall'SS-Gruppenführer Arthur Nebe. Si suddivideva in:
in lingua tedesca | in lingua italiana |
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SS - Schutzstaffel
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SS - Squadre di Protezione
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Amt VI
modificaSD-Sezione estera, era un servizio di spionaggio, i cui membri operavano in paesi stranieri. Fu diretto dall'SS-Brigadeführer Heinz Jost, e da Walter Schellenberg. Si suddivideva in:
in lingua tedesca | in lingua italiana |
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SS - Schutzstaffel
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SS - Squadre di Protezione
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Amt VII
modificaRicerca ideologica. Il dipartimento svolgeva multiple attività: di ricerca storica; di monitoraggio, di eventuale repressione, di coloro che in modo palese o velato facevano opposizione culturale al nazismo. Vi confluì il gruppo "H-Sonderauftrag" che, dal 1935 e in connessione con l'Ahnenerbe, documentava la storia medievale e moderna della "Caccia alle Steghe" nei territori di lingua tedesca. La direzione era affidata all'SS-Oberführer Franz Six, docente di scienze politiche all'Università di Berlino. Si suddivideva in:
in lingua tedesca | in lingua italiana |
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SS - Schutzstaffel
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SS - Squadre di Protezione
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Ruolo nell'Olocausto
modificaL'RSHA controllava i servizi di sicurezza della Germania nazista e del Partito nazista (NSDAP). Le sue attività includevano la raccolta di informazioni, le indagini criminali, la supervisione degli stranieri, il monitoraggio dell'opinione pubblica e l'indottrinamento, nonché combattere i "nemici" all'interno e fuori dal Reich. L'elenco dei "nemici" comprendeva ebrei, comunisti, massoni, pacifisti e attivisti cristiani. Oltre a trattare con nemici identificati, la RSHA sosteneva politiche espansionistiche per il Reich e la germanizzazione di territori aggiuntivi attraverso l'insediamento. Il Generalplan Ost (Piano Generale Est), il piano segreto ideato per la colonizzazione dell'Europa centrale e Orientale esclusivamente con tedeschi, spostando gli abitanti nel processo attraverso il genocidio e la pulizia etnica al fine di ottenere sufficiente Lebensraum, ha avuto origine da funzionari della RSHA, tra le altre organizzazioni della Germania nazista.
L'RSHA era particolarmente interessata alle questioni razziali. Nel 1937 Adolf Eichmann affermò che "la rabbia del popolo espressa nei disordini [era] il mezzo più efficace per derubare gli ebrei di un senso di sicurezza". Un ordine emesso dall'RSHA il 20 maggio 1941 dimostra apertamente la sua totale complicità per lo sterminio sistematico degli ebrei; l'ordine includeva istruzioni per bloccare l'emigrazione di tutti gli ebrei che tentavano di lasciare il Belgio o la Francia come parte del "imminente soluzione finale della questione ebraica".
Note
modificaBibliografia
modifica- (EN) David T. Zabecki, Germany at War: 400 Years of Military History, 2014, ISBN 978-1598849806.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Reichssicherheitshauptamt
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Reichssicherheitshauptamt, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- RSHA (en), su deathcamps.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 128940500 · ISNI (EN) 0000 0001 1498 4950 · LCCN (EN) n84235329 · GND (DE) 2021970-2 · J9U (EN, HE) 987007265826305171 |
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