Red Hawk (piattaforma)
La Red Hawk è una piattaforma petrolifera di produzione galleggiante di tipo spar installata nel Golfo del Messico ed operata dalla Anadarko Petroleum Corporation. È stata la prima piattaforma spar di tipo cell al mondo[cosa vuol dire? Perché il fatto sarebbe rilevante ;)?].
Red Hawk | |
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Tipo | Cell spar |
Area geografica | Golfo del Messico |
Stato | Stati Uniti |
Operatore | Anadarko (50%) |
Partner | Devon Energy (50%) |
Campo | Red Hawk |
Permesso | GB 876 GB 877 |
Anno costruzione | 2004 |
Stato attuale | in produzione |
Coordinate | 27°07′18″N 91°57′31″W |
Progettazione | |
Design scafo | Technip |
Design topside | Technip |
Design ancoraggio | Technip |
Cantiere costruzione scafo | Technip (Ingleside, USA) |
Cantiere costruzione topside | Gulf Marine Fabricators (Ingleside, USA) |
Dati struttura | |
Supporto fondale | galleggiante |
Profondità d'acqua | 1'615 m |
Tipo ancoraggio | 6 linee di ancoraggio (catene, cavi sintetici, catene), con ancore infisse nel fondale |
Parte immersa | 158 m |
Dimensioni topside | 3 livelli 34 m x 41 superficie totale 3'400 m² |
Dimensioni scafo | ∅ 19,5 m (7 strutture tubolari ∅ 5,5 m) lung. 171 m |
Massa totale | 14'150 ton |
Dislocamento | 14'150 ton |
Dati di produzione | |
Dimensionamento produzione gas | 3,4milioni Sm³/g |
Dimensionamento produzione olio | 3,2 milioni l/g |
Anno inizio produzione | 2004 |
Pozzi | |
Pozzi presenti | 2 |
di cui dry wells | 0 |
di cui wet wells | 2 |
Pozzi di produzione | 2 |
Pozzi di iniezione | 0 |
Pozzi in esercizio | 2 |
Condotta | |
Gasdotti in uscita | 1 x 18" (125 km) |
I dati sono estratti dalla scheda [1]. | |
Posizione geografica
modificaLa piattaforma si trova nel Golfo del Messico, a cavallo dei permessi Garden Banks 876 e 877[2], a 390 km a sud rispetto a Sabine Pass, Texas.
Nella posizione in cui è ancorata la piattaforma il fondale marino è profondo 1 615 m.
Le coordinate geografiche dell'installazione sono 27°07′18″N 91°57′31″W [3].
Struttura
modificaAlternative di progetto
modificaLa cell spar è stata sviluppata per lo sviluppo del campo Red Hawk, piuttosto limitato nelle dimensioni e potenzialità, il cui gas (relativamente asciutto e con limitate frazioni di condensati e olio) non necessita di ingenti attrezzature di trattamento.
Una delle alternative consisteva in un lungo tie-back dei due pozzi sottomarini con la spar Baldpate a circa 100 km di distanza. La seconda opzione consisteva in una piattaforma galleggiante convenzionale. Entrambe queste soluzioni sono risultate anti-economiche rispetto alla limitata produzione di idrocarburi del campo.
La Kerr-McGee, operatore al momento dell'installazione[4], ha proposto una soluzione di tipo spar, ma al contempo economica, forte dell'esperienza maturata nel settore con le spar Nansen, Boomvang e Gunnison.
Il successo della Cell spar deriva dal fatto che le strutture tubolari che compongono lo scafo risultano di più economica realizzazione e possono essere assemblate in cantieri convenzionali, a differenza delle spar classiche e Truss, che possono essere assemblate solo in pochi cantieri al mondo di cui nessuno nei pressi del Golfo del Messico. Questo comporta un ulteriore risparmio sui costi di trasporto, evitando il ciclopico trasporto di uno scafo da decine di migliaia di tonnellate per migliaia di km.
Note
modifica- ^ (EN) 2009 Worldwide Survey of Spar, DDCV and MiniDOC Vessels (PDF), su downloads.pennnet.com, Offshore Magazine. URL consultato il 7 maggio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2017).
- ^ La piattaforma è stata installata nel permesso GB 876, le due teste pozzo sottomarine si trovano invece nel permesso GB 877.
- ^ (EN) National Data Buoy Center: Station 42366 - Red Hawk - Garden Banks 877, su ndbc.noaa.gov, NOAA. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2012).
- ^ La Kerr-McGee e gli interessi nel Golfo de Messico sono stati acquisiti dalla Anadarko Petroleum Corporation nel 2006.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Immagini dell’installazione della spar Red Hawk dal sito Technip, su technip.com, Technip. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2012).