Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi
La Repubblica Araba Democratica dei Sahrawi (in arabo الجمهورية العربية الصحراوية الديمقراطية?, Al-Jumhūrīyya al-`Arabīyya aṣ-Ṣaḥrāwīyya ad-Dīmuqrātīyya) oppure Repubblica Saharaui,[4] conosciuta semplicemente come Sahara Occidentale; è uno Stato parzialmente riconosciuto a livello internazionale da 87 Paesi membri dell'ONU. Per le Nazioni Unite è ancora formalmente un Territorio non autonomo. Esso è collocato a sud del Marocco, aspira alla sovranità nazionale ed al completo riconoscimento a livello internazionale.
Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi | |
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In verde scuro i territori controllati dal Fronte Polisario, in verde chiaro i territori controllati dal Marocco. | |
Territorio a status conteso | |
Motivo del contenzioso | Repubblica autoproclamatasi indipendente il 27 febbraio 1976 |
Situazione de facto | territorio in gran parte annesso dal Marocco[1]; rivendicato dal Fronte Polisario, che controlla circa il 20% del territorio |
Posizione dell'ONU | presente sul territorio con la missione MINURSO; non riconosce l'indipendenza |
Posizione dell'UA | riconosce l'indipendenza; include il Sahara Occidentale tra i propri Stati membri |
Posizione del Fronte Polisario | |
Dichiarazione d'indipendenza | 27 febbraio 1976 |
Nome completo | Repubblica Democratica Araba Sahrawi |
Nome ufficiale | (AR) الجمهورية العربية الصحراوية الديمقراطية (Al-Jumhūrīyya al-`Arabīyya aṣ-Ṣaḥrāwīyya ad-Dīmuqrātīyya) |
Governo | Repubblica semipresidenziale a Partito unico[2] |
Capo di Stato | Brahim Ghali |
Capo del governo | Bouchraya Hammoudi Beyoun |
Inno | Yā Banīy As-Saharā |
Motto | (AR) حرية ديمقراطية وحدة (IT) La libertà, la democrazia, l'unità. |
Posizione del Marocco | |
Sintesi della posizione | non riconoscimento dell'indipendenza; rivendicazione dell'intero territorio come parte integrante dello Stato |
Suddivisione amministrativa | suddiviso fra le regioni di Laâyoune-Sakia El Hamra, Dakhla-Oued Ed Dahab e parte di quella di Guelmim-Oued Noun |
Informazioni generali | |
Lingua | arabo, berbero, spagnolo |
Capitale/Capoluogo | El Aaiún (proclamata)[3] |
Area | ca 266.000 km² |
Popolazione | 587 666 ab. (stima 2015) |
Densità | 2,1 ab./km² |
Nome degli abitanti | Sahrawi, sahariani occidentali |
Continente | Africa |
Confini | Marocco, Algeria, Mauritania |
Fuso orario | UTC+0 |
Valuta | peseta sahrawi (de jure); dirham marocchino (de facto) |
TLD | .ma (de facto, comune con il Marocco) .eh (riservato, ma mai assegnato) |
Prefisso tel. | +212 (de facto, comune con il Marocco) |
Carta del Sahara Occidentale, con in rosso evidenziata la berma (BERM), conosciuta come muro marocchino, eretta tra le aree controllate dal Fronte Polisario (a destra) e quelle controllate dal Marocco (a sinistra). |
Storia
modificaLa proclamazione della Repubblica Araba Democratica dei Sahrawi fu dichiarata dal Fronte Polisario il 27 febbraio 1976 a Bir Lehlu, nell'allora Sahara spagnolo, poche ore prima del ritiro delle truppe spagnole, che lasciarono il controllo della regione alle truppe marocchine. Questo causò un conflitto che si concluse con il cessate il fuoco del 1991.
La Repubblica fonda la sua legittimazione territoriale sul principio di intangibilità dei confini coloniali[5] e di conservazione dello status quo ante bellum.
Il governo in esilio ha sede formalmente a El Aaiún, ma di fatto presso il campo profughi di Tindouf in Algeria. La repubblica Sahrawi dichiara di governare sul 20-25% del territorio, mentre il Marocco controlla il restante territorio conteso. La porzione di territorio sulla quale la repubblica Sahrawi esercita un effettivo controllo si trova a est del Muro marocchino.
La repubblica esercita il potere sovrano sulle cinque zone autonome dei campi profughi Sahrawi a sud di Tindouf in Algeria e su circa un quarto del territorio del Sahara Occidentale, detta zona libera, ai confini con l'Algeria e la Mauritania. Rifacendosi al diritto di autodeterminazione dei popoli è in attesa dal 1991 del referendum per l'autodeterminazione (indipendenza o integrazione con il Marocco), programmato per l'eventuale presa in possesso del Sahara Occidentale, da effettuarsi con l'accordo tra Regno del Marocco e Fronte Polisario ed è affidato dalle Nazioni Unite alla missione MINURSO.
Relazioni internazionali
modificaIl Sahara Occidentale è nella lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi. All'incirca 82 Stati dell'ONU hanno riconosciuto la Repubblica Sahrawi (RADS). Alcuni stati hanno tuttavia in seguito annullato il riconoscimento diplomatico.
La RADS è membro dell'Unione africana.
Bandiera e emblema
modificaValuta
modificaLa valuta ufficiale della RADS è la peseta sahrawi. Viene però di fatto comunemente usato anche il dirham marocchino.
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5 Peseta sahrawi
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40.000 Peseta sahrawi
Note
modifica- ^ Il villaggio di La Guera è rivendicato dal Marocco ma è occupato dalla Mauritania
- ^ (AR) Costituzione della Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi (in arabo). URL consultato il 30 luglio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2007).
- ^ Capitale ad interim è Bir Lehlu, ma il governo in esilio ha sede a Tindouf, in Algeria.
- ^ Massimo D'Angelo, Giuseppe Sacco e Gian Andrea Sandri, La cooperazione industriale tra Italia e paesi in via di sviluppo, Istituto affari internazionali, 1979. URL consultato il 16 giugno 2024.
- ^ Daniele Cellamare, R. Angiuoni, M.E. Gattamorta e Gianluigi Rossi (pref.), Il diritto che discende da Allah (PDF), su Daniele Cellamare (a cura di), L'Islam radicale in Africa, difesa.it, Istituto di studi politici "San Pio V" - Roma, Apes, 2012, p. 6, ISBN 88-7233-084-X, OCLC 929806234. URL consultato il 7 luglio 2020 (archiviato il 10 gennaio 2017).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Repubblica Democratica Araba dei Ṣaḥrāwī
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sahrawi Arab Democratic Republic, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- La questione del Sahara occidentale: origine e sviluppi (PDF), su parlamento.it.
- La questione saharawi, su assemblea.emr.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 168404919 · ISNI (EN) 0000 0001 2203 3637 · LCCN (EN) n85817401 · GND (DE) 6060391-4 · BNF (FR) cb11865426x (data) · J9U (EN, HE) 987007596601005171 |
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