Reti transeuropee dei trasporti
Le reti transeuropee dei trasporti (in inglese Trans-European Networks - Transport, abbreviato TEN-T) sono un insieme d'infrastrutture di trasporto integrate previste per sostenere il mercato unico, garantire la libera circolazione delle merci e delle persone e rafforzare la crescita, l'occupazione e la competitività dell'Unione europea.
In passato, i sistemi di trasporto europei si sviluppavano per lo più secondo criteri nazionali, con la conseguente scarsità o completa assenza di interconnessioni ai confini o lungo corridoi strategici. La debolezza delle interconnessioni di trasporto ostacola la crescita economica. Sin dagli anni novanta, la politica RTE-T ha orientato i fondi europei al sostegno della realizzazione di progetti infrastrutturali fondamentali per l'Europa.[1]
Esse pongono la loro base giuridica sul Trattato di Amsterdam siglato il 2 ottobre 1997. Tuttavia il loro sviluppo in fase avanzata è dovuto al Trattato di Maastricht. Il libro bianco sui Trasporti, lo sviluppo futuro della politica comune dei trasporti, pubblicato nel dicembre del 1992.
Descrizione
modificaLe reti di trasporto trans-europee sono definite come una delle tre classi costituenti le reti trans-europee (TEN), previste dall'Unione europea con l'articolo 129b titolo XII[2] del Trattato di Maastricht del 1992. Il Trattato ha l'obiettivo di creare un mercato interno europeo e di sviluppare la coesione economica e sociale, e tale mercato unico, con libertà di movimento per beni, persone e servizi, necessita di infrastrutture efficienti e moderne. Le reti TEN sono state dunque definite anche a questo scopo, oltre che per garantire l'interconnessione e l'interoperabilità delle reti nazionali. Inoltre, la costruzione delle reti trans-europee è anche vista come un importante elemento di crescita economica e occupazionale.
La Commissione europea ha quindi sviluppato delle linee-guida relative ad obiettivi, priorità, identificazione dei progetti di interesse comune e linee maestre per i tre settori coinvolti (trasporti, energia e telecomunicazioni). Il Parlamento europeo ed il Consiglio dell'Unione europea hanno approvato tali linee-guida dopo essersi consultati con il Comitato economico e sociale e con il Comitato delle regioni.
Il trattato ha definito tre classi di infrastrutture:
- Reti di trasporto trans-europee (TEN-T), suddivise in:
- rete stradale trans-europea;
- rete ferroviaria trans-europea (che a sua volta include sia la rete ferroviaria convenzionale trans-europea che la rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea);
- rete fluviale trans-europea e porti per la navigazione interna;
- rete di porti marittimi trans-europea;
- rete marittima trans-europea (detta anche "autostrade del mare") (aggiunta all'elenco dalla Direttiva N. 884/2004/CE)
- rete aeroportuale trans-europea;
- rete combinata di trasporto trans-europea;
- rete di informazione e gestione delle spedizioni trans-europea;
- rete di gestione del traffico aereo trans-europea che comprende:
- il Single European Sky
- i concetti di ricerca ATM sul Single European Sky
- Reti energetiche trans-europee (TEN-E), che includono i progetti prioritari[3]:
- Northern Seas offshore grid;
- North-South electricity interconnections in Western Europe;
- North-South electricity interconnections in Central Eastern and South Eastern Europe;
- Baltic Energy Market Interconnection Plan in electricity;
- North-South gas interconnections in Western Europe
- North-South gas interconnections in Central Eastern and South Eastern Europe;
- Corridoio meridionale del gas, che include i:
- gasdotto Trans-Adriatico (TAP)
- Ionian Adriatic Pipeline (IAP)
- Baltic Energy Market Interconnection Plan in gas;
- Priority Thematic Area Smart Grids Deployment;
- Reti di telecomunicazioni trans-europee (eTEN), che include la:
La rete stradale
modificaLa rete stradale trans-europea è un complesso progetto di rete stradale costituito sia dall'insieme delle grandi direttrici che attraversano le singole nazioni europee sia i progetti di interconnessione prioritari; questi sono state individuati e determinati con la Decisione n. 629[4] del 29 ottobre 1993. Rinnovata con la Decisione n.1692[5] del 23 luglio 1996, è stata rivista con la Decisione n. 661[6] del 7 luglio 2010
Descrizione
modificaLa rete stradale trans-europea, secondo l'articolo 9 della Decisione 661/2010/EU, include le autostrade o le strade ad alta qualità, esistenti, nuove o da adattare, le quali:
- hanno un importante ruolo per il traffico a lunga distanza;
- permettono di aggirare i principali centri urbani in prossimità dell'evento direttrici individuate
- provvedono l'interconnessione con altri mezzi di trasporto
- connettono le regioni isolate e periferiche con il resto del territorio europeo.
L'Unione europea promuove, attraverso finanziamenti e provvedimenti legislativi, un grande insieme di progetti di sviluppo, di interconnessione, di adeguamento dell'esistente e di realizzazione ex novo, lungo le (o per accedere alle) direttrici strategiche individuate, allo scopo di favorire la comunicazione e lo scambio commerciale tra le nazioni europee.
Le infrastrutture finora realizzate o adeguate sono:
- Ponte di Øresund, Danimarca e Svezia (1992-1994)
- Bypass di Sidcup, Londra, Regno Unito (1985)
- Adeguamento della Motorway M25, Regno Unito (1985)
- Adeguamento della Motorway M20, Regno Unito (1986, 1989)
- Strada europea E18, Europa del nord (1995-2001)
- Estensione della A6, Germania (1997)
- Adeguamento della Autoroute A43, Maurienne, Francia (1998)
- A8 autobahn, Germania (2000)
- Strada N-340 da Cadice a Barcellona via Malaga, Spagna (2001)
- Le autostrade P.A.Th.E. (nord-sud) e Via Egnatia (est-ovest), Grecia (1990-2004)
- Interconnessione Irlanda-Regno Unito-Benelux
In aggiunta ai specifici progetti prioritari si affiancano i "progetti di interesse comune", il quale soddisfano comunque i criteri stabiliti nell'articolo 7 della decisione 661/2010/EU, la cui implementazione dipende dal grado di maturità e della disponibilità delle risorse finanziarie.
La rete ferroviaria
modificaLa rete ferroviaria trans-europea è un complesso progetto di rete ferroviaria costituito dall'insieme delle grandi direttrici che attraversano le singole nazioni; queste sono state individuate e determinate la prima volta con l'adozione della decisione 1962/96/CE del 23 luglio 1996,[7] per essere ridefinite nel 2004 e nel 2013.[1]
Descrizione
modificaCon l'atto del 1996, partendo dalle singole reti ferroviarie nazionali dei 15 paesi che allora ne erano membri, l'Unione europea ha delineato delle specifiche volte a costituire una grande rete di trasporto, sovranazionale, a cui è stato dato il nome di TEN (Trans European Network). Successivamente la decisione 884/2004/CE ne ha estesa l'applicazione ai nuovi paesi aderenti. Lo scopo della TEN-T è quello di procedere per assicurare, razionalizzando e rendendo compatibili ed interoperabili le infrastrutture, il riequilibrio del trasporto merci tra i singoli vettori stradale e ferroviario allo scopo di contribuire alla riduzione del divario economico tra le regioni del continente europeo e promuoverne lo sviluppo.
L'UIC si è poi impegnato nello sviluppo del progetto EURAILINFRA (European Infrastructure Market Capacity and Investment) in sinergia tra i vari gestori ferroviari principali europei per studiare gli interventi opportuni allo scopo di eliminare i cosiddetti colli di bottiglia della rete TEN basandosi sull'analisi strutturale dei singoli corridoi internazionali.
Ciò a causa della diversa genesi delle singole ferrovie nazionali e della differente evoluzione tecnica che danno luogo a serie disomogeneità tecniche e di capacità, generando in molti casi strozzature che rallentano il trasporto delle merci e dei passeggeri, ne degradano lo standard qualitativo e in definitiva ne compromettono la capacità di attrarre clientela dalle altre modalità di trasporto.
Le disomogeneità (o colli di bottiglia) sono individuate di massima nei seguenti motivi:
- limitazioni di tipo tecnico
- peso assiale
- sagoma limite o gabarit
- tipo di energia elettrica
- qualità del materiale rotabile
- massima lunghezza possibile dei treni
- massima massa totale dei treni
- limitazioni funzionali connesse con l'andamento plano-altimetrico del tracciato
- limitazioni di capacità (tracce orarie disponibili)
È evidente che l'omogeneizzazione delle elencate caratteristiche richiede enormi investimenti e un notevole lasso di tempo dato che, tra l'altro, in specie nel caso della penisola italiana, comporterebbe imponenti interventi sul territorio a causa della difficile orografia. Esempi sono la costruzione del ponte sullo stretto di Messina o la ricostruzione della ferrovia Tirrenica Meridionale per quanto riguarda il corridoio TEN 1 o gli interventi sulla direttrice del Brennero o ancora l'adeguamento della ferrovia Adriatica.[8]
Assi e progetti prioritari
modificaA seguito della revisione della mappa Ten-T del 2011 e l’approvazione del regolamento UE 1315/2013 dell 17 ottobre 2013, sono stati definiti 9 progetti e assi di collegamento:[1]
Nº asse | Corridoio / progetto prioritario | Percorso | Zone attraversate | Caratteristiche / sezioni critiche | Rete TEN-T |
---|---|---|---|---|---|
1 | Corridoio Baltico-Adriatico | Tra il Mar Baltico al Mare Adriatico | Le zone industrializzate che vanno dalla Polonia meridionale a Vienna e Bratislava, alla Regione delle Alpi orientali e all'Italia settentrionale | La sua realizzazione comprende importanti progetti ferroviari come la galleria di base del Semmering, la galleria di base della Koralpe in Austria e le sezioni transfrontaliere tra Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia | |
2 | Corridoio Mare del Nord-Baltico | Tra i porti della costa orientale del Baltico e i porti del Mare del Nord | Per il collegamento della Finlandia con l'Estonia tramite navi traghetto, poi stradali e ferroviari moderni tra i tre Stati baltici, da un lato, e la Polonia, la Germania, i Paesi Bassi e il Belgio, dall'altro. Il corridoio comprende anche collegamenti fluviali tra il fiume Oder e i porti di Germania, Paesi Bassi e Belgio, come il "Mittelland-Kanal" | Il progetto più importante è la Rail Baltica, una ferrovia europea a scartamento standard tra Tallinn, Riga, Kaunas e la Polonia nordorientale | |
3 | Corridoio Mediterraneo | Tra la Penisola iberica con il confine ungro-ucraino | Il litorale mediterraneo della Spagna e della Francia per poi attraversare le Alpi nell'Italia settentrionale in direzione est, toccando la costa adriatica in Slovenia e Croazia, e proseguire verso l'Ungheria. I principali progetti ferroviari lungo questo corridoio sono i collegamenti Lione-Torino e la sezione Venezia-Lubiana | A parte il fiume Po e qualche altro canale nel Norditalia, il corridoio è essenzialmente stradale e ferroviario. Rispetto al primo progetto, è prevista l'estensione fino ad Algeciras (primo porto commerciale del Mediterraneo) al confine ucraino | |
4 | Corridoio Orientale/Mediterraneo orientale | Collega i porti del Mare del Nord, Mar Baltico, Mar Nero e Mediterraneo | La Germania settentrionale, la Repubblica ceca, la regione della Pannonia e il sudest dell'Europa. Via mare andrà poi dalla Grecia a Cipro | Ottimizzerà l'uso dei relativi porti e delle rispettive autostrade del mare. Includendo l'Elba come via navigabile interna permetterà di migliorare le connessioni multimodali dell'Europa centrale | |
5 | Corridoio Scandinavo-Mediterraneo | Tra il Mar Baltico dalla Finlandia e dalla Svezia e passando attraverso la Germania, l'Italia quindi la Sicilia fino a Malta | I principali centri urbani e porti della Scandinavia e della Germania settentrionale che verranno collegati ai centri di produzione della Germania meridionale, dell'Austria e dell'Italia e quindi ai porti italiani e della Valletta. Il corridoio collega via mare Malta passando dalla Sicilia | Le opere più importanti di questo corridoio sono il tunnel del Fehmarn Belt e la galleria di base del Brennero, con le rispettive vie di accesso, nonché il Ponte sullo stretto di Messina[9] | |
6 | Corridoio Reno-Alpi | Tra i porti del Mare del Nord di Rotterdam e Anversa con il Mar Mediterraneo a Genova | Alcuni dei principali centri economici della Ruhr renana, le regioni del Reno-Meno-Neckar, la Svizzera e Milano | È un corridoio multimodale che include il Reno come via navigabile interna. I principali progetti sono le gallerie di base in Svizzera, in parte già completate, e le loro vie di accesso in Germania e in Italia | |
7 | Corridoio Atlantico | Tra la parte occidentale della Penisola iberica e Mannheim/Strasburgo | Passa i porti di Le Havre e Rouen a Parigi e quindi a includendo anche la Senna come via navigabile interna | Costituito da linee ferroviarie ad alta velocità e linee ferroviarie convenzionali parallele, la dimensione marittima svolge un ruolo cruciale in questo corridoio | |
8 | Corridoio Mare del Nord-Mediterraneo | Dall'Irlanda e dal nord del Regno Unito fino al Mar Mediterraneo nel sud della Francia | Attraversa i Paesi Bassi, il Belgio e il Lussemburgo che comprende acque navigabili interne nel Benelux e in Francia | Intende non solo offrire servizi multimodali migliori tra i porti del Mare del Nord, i bacini fluviali della Mosa, del Reno, della Schelda, della Senna, della Saona e del Rodano e i porti di Fos-sur-Mer e Marsiglia | |
9 | Corridoio Reno-Danubio | Tra le regioni centrali intorno a Strasburgo e Francoforte sul Meno | Attraversa la Germania meridionale a Vienna, Bratislava e Budapest per arrivare infine al Mar Nero | Importante è la sezione tra Monaco di Baviera e Praga, Zilina, Kosice e il confine ucraino |
Si tratta di un progetto complessivo che dovrebbe divenire funzionale entro il 2030.[10] La rete ferroviaria centrale si articola in linee ad alta velocità, convenzionali, miste rispondenti a parametri di prestazione (velocità, capacità di traino, profili) e specifiche tecniche di interoperabilità (pendenze, sagoma, raggi di curvatura) comuni. Nella Pianura Padana il corridoio Mediterraneo (n. 3) interseca tre corridoi di direttrice nord-sud (nn. 1, 5, 6).[11]
Precedenti progetti prioritari
modificaIl Consiglio europeo di Essen del 1994 aveva approvato un elenco di 14 specifici progetti TEN-T elaborato da un gruppo presieduto dall'allora vicepresidente della Commissione europea Henning Christophersen.
In seguito alle raccomandazioni del 2003 del gruppo ad alto livello sulle TEN-T di Karel Van Miert,[12] la Commissione europea aveva compilato nel 2005 un elenco di 30 progetti prioritari da avviare prima del 2010.[13]
Qui di seguito sono elencati i 30 assi e progetti prioritari:[14]
N. | Asse o progetto prioritario | Rete TEN-T |
---|---|---|
1 | Asse ferroviario Berlino - Verona/Milano – Bologna – Napoli – Messina – Palermo[15] | Rete ferroviaria convenzionale trans-europea |
2 | Asse ferroviario ad alta velocità Parigi – Bruxelles – Colonia – Amsterdam – Londra[16] | Rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea |
3 | Asse ferroviario ad alta velocità dell'Europa sud-occidentale[17] | Rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea |
4 | Asse ferroviario ad alta velocità dell'est[18] | Rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea |
5 | Betuweroute/Betuwe line[19] | |
6 | Asse ferroviario Lione – Trieste – Divača/Capodistria – Divača – Lubiana – Budapest – confine ucraino[20] | Rete ferroviaria convenzionale trans-europea |
7 | Asse autostradale Igoumenitsa/Patrasso – Atene – Sofia – Budapest[21] | Rete stradale trans-europea |
8 | Asse multimodale Portogallo/Spagna – resto d'Europa[22] | |
9 | Asse ferroviario Cork – Dublino – Belfast – Stranraer[23] | Rete ferroviaria convenzionale trans-europea |
10 | Aeroporto di Malpensa[24] | |
11 | Øresund fixed link[25] | |
12 | Asse ferroviario/stradale del triangolo nordico[26] | |
13 | Asse stradale Regno Unito/Irlanda/Benelux[27] | Rete stradale trans-europea |
14 | West Coast Main Line[28] | |
15 | Sistema di posizionamento Galileo[29] | Rete di posizionamento e navigazione satellitare trans-europea |
16 | Asse ferroviario merci Sines/Algeciras - Madrid - Parigi[30] | |
17 | Asse ferroviario Parigi – Strasburgo – Stoccarda – Vienna – Bratislava[31] | Rete ferroviaria convenzionale trans-europea |
18 | Asse fluviale Reno/Mosa – Meno – Danubio[32] | Rete fluviale trans-europea |
19 | Interoperabilità ferroviaria ad alta velocità nella penisola iberica[33] | |
20 | Asse ferroviario del ponte Fehmarn Belt[34] | |
21 | Autostrade del mare[35] | Rete marittima trans-europea |
22 | Asse ferroviario Atene – Sofia – Budapest – Vienna – Praga – Norimberga/Dresda[36] | Rete ferroviaria convenzionale trans-europea |
23 | Asse ferroviario Danzica – Varsavia – Brno – Bratislava – Vienna[37] | Rete ferroviaria convenzionale trans-europea |
24 | Asse ferroviario Lione/Genova – Basilea – Duisburg – Rotterdam/Anversa[38] ("il ponte dei due mari") | Rete ferroviaria convenzionale trans-europea |
25 | Asse autostradale Danzica – Brno – Bratislava – Vienna[39] | Rete stradale trans-europea |
26 | Asse ferroviario/stradale Irlanda/Regno Unito/Europa continentale[40] | |
27 | Asse "Rail Baltica" Varsavia – Kaunas – Riga – Tallinn – Helsinki[41] | |
28 | "EuroCap-Rail" sull'asse ferroviario Bruxelles – Lussemburgo – Strasburgo[42] | |
29 | Asse ferroviario del corridoio intermodale Ionio/Adriatico[43] | |
30 | Via navigabile Senna – Schelda[44] |
La NLTL e i corridoi transeuropei TEN-T
modificaNel 2004 la NLTL fu inglobata nel Progetto prioritario europeo n. 6, inizialmente asse ferroviario Lione-frontiera ucraina denominato “corridoio 5”.[45] A sua volta questo tracciato era concepito come parte di un corridoio più esteso, che nelle ipotesi formulate alle conferenze di Creta (1994) e di Helsinki (1997) si estendeva fino a Kiev. Successivamente la politica comunitaria si limitò a definire corridoi “transeuropei”, inquadrati nella Trans-European Network-Trasport (TEN-T).[46]
Mappe
modificaNote
modifica- ^ a b c La nuova politica delle infrastrutture dei trasporti dell'UE - Informazioni di base, su europa.eu, Commissione europea, 17 ottobre 2013.
- ^ Testo del trattato
- ^ Energy Priority Corridors, su ec.europa.eu, Unione europea - Innovation and Networks Executive, 12 dicembre 2017.
- ^ Council Decision 93/629/EEC of 29 October 1993 on the creation of a trans-European road network
- ^ Decision No 1692/96/EC of the European Parliament and of the Council of 23 July 1996 on Community guidelines for the development of the trans-European transport network
- ^ Decision No 661/2010/EU of the European Parliament and of the Council of 7 July 2010 on Union guidelines for the development of the trans-European transport network
- ^ Camera dei deputati.
- ^ Camera dei deputati, punto 4.
- ^ Ok finale dell’Ue ai corridoi Ten-T: c’è il Ponte sullo Stretto che ora può accedere ai fondi europei, in La Sicilia, 13 giugno 2024.
- ^ European Commission, Meccanismo per collegare l'Europa: la Commissione adotta un piano di 50 miliardi di euro per rilanciare le reti europee, 19 ottobre 2011.
- ^ Per un quadro più dettagliato dell’evoluzione della politica dei trasporti europea si veda Gillio 2016, pp. 34-57
- ^ Sito dell'UE Archiviato il 15 aprile 2012 in Internet Archive.
- ^ Elenco dettagliato con relative mappe di tutti i 30 assi e progetti prioritari TEN-T così come stabiliti nel 2005 Archiviato il 18 novembre 2011 in Internet Archive. - Documento PDF
- ^ Mappa in formato PDF che mostra i 30 progetti
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- ^ Mappa in formato PDF
- ^ Mappa in formato PDF
- ^ Mappa in formato PDF
- ^ Mappa in formato PDF
- ^ Parlamento e Consiglio Europeo, Decisione n. 884/2004/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (PDF), 29 aprile 2004.
- ^ (EN) European Commission Directorate-General for Energy and Transportation, TEN-T priority axes and projects 2005 (PDF), luglio 2005.
Bibliografia
modifica- High-speed Europe - a sustainable link between citizens, Bruxelles, 2010, ISBN 978-92-79-13620-7
- Camera dei deputati, XV Leg. Progetti di finanziamento della rete transeuropea di trasporto riguardanti l'Italia, su documenti.camera.it. URL consultato il 21-09-2012.
- Pier Giuseppe Gillio, Le ragioni di un ambientalista "SI TAV": Una valutazione del progetto della Nuova Linea Torino-Lione nel contesto europeo, italiano, locale, Firenze, Altralinea Edizioni, 2 dicembre 2016, ISBN 978-88-98743-84-1.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su reti di trasporto trans-europee
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Innovation and Networks Executive Agency, su ec.europa.eu.
- (EN) Mappa dei corridoiTEN-T al 2013 (PDF), su ec.europa.eu.
- (EN) Progetti ad ottobre 2013, su railwaygazette.com. URL consultato il 31 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2018).