Rocco Zoppo

Rocco Zoppo (anche Zoppi), nome d'arte di Giovan Maria di Bartolomeo Bacci di Belforte (Firenze, 1450 – 1510) è stato un pittore italiano attivo tra il 1496 e il 1508. Fu allievo e collaboratore del Perugino.

Biografia

Sposalizio della Vergine, affresco attribuito a Rocco Zoppo, abside della chiesa di San Girolamo, Spello

Secondo Giorgio Vasari nelle vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, Zoppo collaborò con il Perugino nella Cappella Sistina in Vaticano. ^[1] Era noto soprattutto per i suoi dipinti di Madonne e per i suoi ritratti. ^[2]

Opere

Madonna con Bambino e due angeli, olio su tela, 38 × 50.8 cm., collezione privata
Vergine e Bambino con i santi Gerolamo e Francesco, olio su tela, 50 × 39 cm., collezione privata^[3].
Vergine e Bambino e angeli in adorazione, olio su tavola, 87 × 70 cm, Londra, Sotheby's, lotto 50 del 30 ottobre 1996
Vergine e Bambino, Basilica di San Marco, Venezia
Vergine e bambino con le sante Ursula e Cecilia, Basilica di San Marco, Venezia
Sposalizio della Vergine, (attribuito), affresco dell'abside, chiesa di San Girolamo, Spello
Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro adolescente, (attribuito), olio su tavola, Galleria Colonna, Roma^[4]

Note

^ Important old master paintings, su sothebys.com. URL consultato il 1º agosto 2020.
^ Giorgio Vasari, Lives of the Most Eminent Painters, Sculptors and Architects, Volume 2, 1851ª ed., H. G. Bohn, 1568, p. 325.
^ Bernard Berenson e Federico Zeri avevano attribuito il dipinto ad Antonio del Massaro, ma nel 1989, Filippo Todini, valutando nuovi elementi, lo ha attribuito allo Zoppo.
^ Il ritratto gli è attribuito da Federico Zeri, mentre altri lo attribuiscono a Bartolomeo della Gatta, a Melozzo da Forlì o a un generico collaboratore del Perugino

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[1] Important old master paintings, su sothebys.com. URL consultato il 1º agosto 2020.

[2] Giorgio Vasari, Lives of the Most Eminent Painters, Sculptors and Architects, Volume 2, 1851ª ed., H. G. Bohn, 1568, p. 325.

[3] Bernard Berenson e Federico Zeri avevano attribuito il dipinto ad Antonio del Massaro, ma nel 1989, Filippo Todini, valutando nuovi elementi, lo ha attribuito allo Zoppo.

[4] Il ritratto gli è attribuito da Federico Zeri, mentre altri lo attribuiscono a Bartolomeo della Gatta, a Melozzo da Forlì o a un generico collaboratore del Perugino

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