Ronnie Cuber
Ronald Edward Cuber (New York City, 25 dicembre 1941 – 7 ottobre 2022[1]) è stato un sassofonista statunitense.
Ronnie Cuber | |
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Ronnie Cuber (a sinistra) e Chuck Rainey in concerto al Porretta Soul Festival nel 2005. | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Jazz Hard bop Latin jazz Rock Blues |
Periodo di attività musicale | 1959 – 2022 |
Strumento | Sax Baritono, Sax Tenore, Sax Soprano, Flauto |
Gruppi | Ronnie Cuber B-3 Band |
Album pubblicati | 20 |
Sito ufficiale | |
Oltre al suo strumento principale, il sax baritono, suonò il sax tenore, il sax soprano e il flauto, quest'ultimo in un album di Eddie Palmieri.
Biografia
modificaRonnie Cuber nel 1959, all'età di diciotto anni, era membro della Marshall Brown's Newport Youth Band. Durante quel periodo passò dal sax tenore al sax baritono. I suoi primi lavori degni di nota fu con Slide Hampton nel 1962 e con Maynard Ferguson durante il biennio 1963-1965. Dal 1966 al 1967 Cuber lavorò con George Benson. È stato membro dal 1977 al 1979 del Lee Konitz Nonet[2]. Durante la metà degli anni '70 suonò nel gruppo di Frank Zappa con il quale incise l'album Zappa in New York. È stato membro della Mingus Big Band fin dalla sua nascita nei primi anni '90. È stato un musicista off-screen per il film Across the Universe.
Come musicista solista Ronnie Cuber era conosciuto soprattutto per l'Hard bop e il Latin jazz. Le sue collaborazioni con altri musicisti furono numerose e vantavano nomi come B. B. King, Paul Simon e Eric Clapton[3]. Inoltre egli suonò in gruppi latin, pop, rock e blues. Ronnie Cuber può essere ascoltato su Freeze Frame di The J. Geils Band. Una delle sue più spiritate esecuzioni è su Dr. Lonnie Smith dell'album (Blues Note) Drives del 1970.
Discografia
modificaAlbums solisti
modifica- 1977: Cuber Libre (Xanadu Records)
- 1979: The Eleventh Day of Aquarius (Xanadu)
- 1983: Inconsequence (Dire Records) a nome Ronnie Cuber/Enrico Pieranunzi
- 1985: Two Brothers (AMG)
- 1985: Pin Point (PID)
- 1985: Passion Fruit (PID)
- 1986: Live at the[Blue Note (ProJazz)
- 1992: Cubism (Fresh Sounds)
- 1993: The Scene is Clean (Milestone Records)
- 1994: Airplay (SteepleChase Records)
- 1996: In a New York Minute (SteepleChase)
- 1997: N.Y.C.ats (SteepleChase)
- 1998: Love for Sale (with The Netherlands Metropole Orchestra) (Koch)
Collaborazioni
modificaCon Grant Green
- The Main Attraction (1976)
Con Idris Muhammad
- House of the Rising Sun (1976)
- Turn This Mutha Out (1977)
Con Horace Silver
- The Hardbop Grandpop (1996)
Con Lonnie Smith
- Move Your Hand (1969)
- Drives (1970)
Con Rare Silk
- New Weave (1986)
Note
modifica- ^ Arturo Pepe, Addio a Ronnie Cuber (1941/2022)., su Tracce di Jazz, 9 ottobre 2022. URL consultato il 10 ottobre 2022.
- ^ All Music
- ^ Down Beat Profile, su downbeat.com. URL consultato il 2 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2005).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ronnie Cuber
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su ronniecubermusic.com.
- (EN) Ronnie Cuber, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Ronnie Cuber, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Ronnie Cuber, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Ronnie Cuber, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Sito con informazioni sui più grandi sassofonisti baritono, su jazzbarisax.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 14957935 · ISNI (EN) 0000 0000 5513 3880 · Europeana agent/base/5605 · LCCN (EN) n93032193 · GND (DE) 134352823 · BNF (FR) cb138928684 (data) |
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