Tour della nazionale italiana in Australia con uno storico "test-match". In precedenza, all'Olimpico, grande pareggio (15-15) contro una selezione inglese, davanti a 50.000 spettatori (record per il rugby in Italia, battuto solo nel 2009).
la Scozia torna in Romania dopo due anni e si riprende la rivincita del 1984. Poi una selezione sperimentale visita Spagna e Francia. Vittoria facile con la Spagna, pareggio con un XV francese e sconfitta con i French Barbarians (19-32), sono il bilancio di questo tour.
Sono due i tour ravvicinati per i Figiani che vengono travolti da Wellington e New South Wales Waharatas e pure sconfitti da Tonga (3-16) nell'unico test match.
La selezione dei New Zealand Cavaliers, nasce e muore nel 1986. Si tratta di una formazione "pirata" creata per una tournée non autorizzata. Nel 1985 la NZ Rugby Union aveva dovuto, per decisione del governo laburista contro la politica di segregazione razionale del governo sudafricano, rinunciare al programmato tour in Sudafrica. Alcuni organizzatori sudafricani, apparentemente estranei alla federazione locale, propongono ad alcuni giocatori neozelandesi di costituire un team di "turisti" per giocare alcune partite.
L'Australia si reca in Nuova Zelanda per un tour il cui obiettivo, raggiunto, sarà la conquista della Bledisloe Cup. Un successo (2 vittorie a 1) che illuderà i Wallabies: l'anno successivo gli All Blacks domineranno la Coppa del mondo. Da tener presente che gli All Blacks mancavano dei giocatori squalificati dopo il tour dei Cavaliers.
Nel rugby a 15 è tradizione che a fine anno (ottobre-dicembre) si disputino una serie di incontri internazionali che gli europei chiamano "Autumn International" e gli appassionati dell'emisfero sud "Springtime tour". In particolare le nazionali dell'emisfero Sud, a fine della loro stagione, si recano in tour in Europa.
La selezione di Auckland si reca alle Isole Fiji per due test con Fiji Emerging e la nazionale maggiore figiana, Due vittorie (41-3) e (15-10) il bilancio di quest tour di fine stagione per la squadra neozelandese.
Affidata alle cure di Bollesan e Franceschini, l'Italia disputa la prima edizione della Coppa FIRA in versione biennale, ospita il Queensland e una selezione inglese, riscattando le pesante sconfitte del 1980 e del 1985.
Dopo la sconfitta di misura con l'Unione Sovietica e la bellissima vittoria con la Romania, arriva la sconfitta indigesta con la Francia "A1" (0-7), oltre i successi con Tunisia (22-0) e Portogallo (26-24). Un'altra sconfitta con l'Unione Sovietica (14-16) chiude il 1986.
Nell'incontro con l'"Inghilterra XV", gli azzurri ottengono, davanti ad un pubblico di quasi 50.000 persone, un pareggio storico. Da segnalare che inizialmente la squadra designata ad incontrare gli azzurri era la Selezione B, ossia una squadra formata da giocatori che non avessero mai giocato con la prima nazionale inglese. Invece la RFU deciderà di inviare una selezione formata anche da giocatori nel giro della prima squadra e addirittura alcuni giocatori già membri dei British and Irish Lions. Di prestigio anche la vittoria contro il Queensland.
Gli azzurri in vista della Coppa del mondo del 1987, si recano per tour di grande prestigio in Australia. Risultati appena discreti, con lo storico test con l'Australia, dove gli azzurri tengono a lungo il campo (18-38), chiudendo dignitosamente una partita in cui molti si aspettavano un risultato pesantissimo.