Saint-Imier
Saint-Imier (toponimo francese; in tedesco Sankt Immer, desueto[1]) è un comune svizzero di 5 156 abitanti del Canton Berna, nella regione del Giura Bernese (circondario del Giura Bernese).
Saint-Imier comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Berna |
Regione | Giura Bernese |
Circondario | Giura Bernese |
Amministrazione | |
Sindaco | Patrick Tanner (lista civica) dal 2015 |
Lingue ufficiali | Francese |
Territorio | |
Coordinate | 47°09′10″N 7°00′00″E |
Altitudine | 820 m s.l.m. |
Superficie | 20,89 km² |
Abitanti | 5 156 (2017) |
Densità | 246,82 ab./km² |
Comuni confinanti | Le Noirmont (JU), Les Bois (JU), Muriaux (JU), Sonvilier, Val-de-Ruz (NE), Villeret |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 2610 |
Prefisso | 032 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 0443 |
Targa | BE |
Nome abitanti | imériens |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaSaint-Imier si trova 15 km a nord-est da La Chaux-de-Fonds. Il punto più alto è a 1 490 m s.l.m., sul monte Chasseral. Un altro punto elevato degno di nota è il Mont Soleil con i suoi 1 289 m s.l.m. Sul versante meridionale del Mont-Soleil si trova il cratere Champ Meusel, considerato il risultato dell'impatto di un meteorite[senza fonte].
Storia
modificaLa prima menzione di Saint-Imier risale all'884, in un documento con il quale l'imperatore Carlo il Grosso confermava[senza fonte] all'abbazia di Moutier-Grandval alcune donazioni tra le quali quella della cella de sancti Himerii[1][2]. Il villaggio fu fondato dall'eremita Imerio, originario di Lugnez e morto tra la fine del VI e l'inizio del VII secolo, che fece costruire un oratorio dedicato a san Martino di Tours; l'oratorio lasciò il posto a una cappella, edificata nel 968, poi a una chiesa (1146[senza fonte])[1][2].
Nel 1228 in alcune carte geografiche[senza fonte] del vescovo di Losanna, dal quale dipendeva la parrocchia di Saint-Imier, vennero menzionate due chiese presenti a Saint-Imier: la chiesa parrocchiale di San Martino e la collegiata[1], imponente edificio e meta di pellegrinaggio fino alla Riforma[senza fonte]. La navata della chiesa di San Martino fu distrutta nel 1828, mentre l'antica torre campanaria non fu demolita[1]; gli ultimi lavori di restauro sono stati compiuti tra il 1969 e il 1971[senza fonte]. Il paese ha assunto l'aspetto attuale durante il XIX secolo, epoca alla quale risalgono numerosi edifici[1].
Nel settembre 1872 si riunì qui il congresso della corrente bakuninista che segnò la frattura definitiva all'interno della Prima internazionale e la nascita della Internazionale antiautoritaria, anche detta "Internazionale di Saint-Imier"[1][3].
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa riformata (già collegiata), eretta nell'XI secolo[1];
- Torre di San Martino, eretta nel XV-XVI secolo[1];
- Chiesa cattolica di San Martino nel 1866[1];
- Chiesa cattolico-cristiana, eretta nel 1912[1].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaL'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[4]
Economia
modificaA Saint-Imier ha sede la fabbrica di orologi Longines mentre la Breitling è stata fondata qui ma poi spostata a Grenchen. Vi si produce anche il formaggio Tête de Moine.
Nel territorio comunale si trova la stazione sciistica Les Bugnenets-Savagnières e le piste sorgono sul versante nord del Col du Chasseral, sul Mont Soleil e sul Mont Crosin.
Infrastrutture e trasporti
modificaSaint-Imier è servito dall'omonima stazione sulla ferrovia Bienne-La Chaux-de-Fonds ed è attrezzata anche con la funicolare Saint-Imier-Mont-Soleil.
Una strada diretta a sud-ovest conduce al Col del Pontins, dopo aver oltrepassato il fiume Suze; Saint-Imier è inoltre collegata a Nods attraverso il Col du Chasseral e a Tramelan attraverso il Col du Mont Crosin.
Amministrazione
modificaOgni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l Christine Gagnebin-Diacon, Saint-Imier, in Dizionario storico della Svizzera, 23 febbraio 2012. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ a b Romain Jurot, Imerio, in Dizionario storico della Svizzera, 12 agosto 2008. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ George Woodcock, L'Anarchia. Storia delle idee e dei movimenti libertari, Milano, Feltrinelli, 1973, pp. 212-223.
- ^ Dizionario storico della Svizzera
Bibliografia
modifica- George Woodcock, L'Anarchia. Storia delle idee e dei movimenti libertari, Milano, Feltrinelli, 1973.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Saint-Imier
Collegamenti esterni
modifica- Christine Gagnebin-Diacon, Saint-Imier, in Dizionario storico della Svizzera, 23 febbraio 2012. URL consultato il 3 novembre 2018.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 173813881 · LCCN (EN) n83215506 · GND (DE) 4434140-4 · BNF (FR) cb123314060 (data) · J9U (EN, HE) 987007564783005171 |
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