Salvatore Pelosi (S 522)
Il Salvatore Pelosi (S 522)[1] è un sommergibile[2] della Marina Militare Italiana appartenente alla 3ª serie della Classe Sauro.
Salvatore Pelosi (S 522) | |
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Descrizione generale | |
Tipo | sottomarino |
Classe | Classe Sauro - 3ª serie |
In servizio con | Marina Militare |
Identificazione | S 522 Indicativo di chiamata radio ITU: |
Costruttori | Fincantieri |
Cantiere | Monfalcone, Italia |
Impostazione | 23 luglio 1986 |
Varo | 29 novembre 1986 |
Entrata in servizio | 14 luglio 1987 |
Intitolazione | Salvatore Pelosi, militare italiano |
Stato | in servizio |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento |
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Lunghezza | 66 m |
Larghezza | diametro: 6,8 m |
Propulsione | Tre motori diesel Grandi Motori Trieste 210.16-NM da 3.650 hp totali,
uno elettrico Magneti Marelli da 2,72 MW, un’elica a 7 pale |
Velocità | |
Equipaggio | 7 ufficiali 44 sottufficiali |
Armamento | |
Armamento | artiglieria alla costruzione:
siluri:6 tubi lanciasiluri con 12 siluri A184 o 24 mine |
Note | |
Motto | In silentio et spe |
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Storia
modificaIl battello, costruito nei cantieri di Monfalcone è stato impostato il 23 luglio 1986, varato il 29 novembre 1986 e consegnato alla Marina Militare Italiana il 14 luglio 1987.
L'unità, in servizio di base a Taranto, tra il 1999 e il 2002 è stata sottoposto a radicali lavori che hanno interessato la piattaforma e il sistema di combattimento.
Nome
modificaIl battello prende il nome dal capitano di corvetta Salvatore Pelosi, decorato durante la seconda guerra mondiale di medaglia d'oro al valor militare. Salvatore Pelosi, comandante del sommergibile Torricelli nel Mar Rosso il 23 giugno 1940, costretto ad emergere per i danni subiti da precedenti azioni nemiche, al largo di Aden affrontò in un combattimento di superficie tre cacciatorpediniere e due cannoniere della Royal Navy, colpendo il cacciatorpediniere HMS Khartoum che sarebbe affondato più tardi e danneggiando la cannoniera HMS Shoreham. Accerchiato e senza scampo, per evitare la cattura il comandante fu costretto all'autoaffondamento dell'unità, e ferito e privo di sensi, venne trascinato a mare dai suoi uomini.
Note
modifica- ^ Marina Militare - Pelosi (S522), su marina.difesa.it.
- ^ Sebbene il Pelosi sia a tutti gli effetti un sottomarino (destinato ad operare prevalentemente in immersione, con velocità in immersione superiore a quella in superficie etc.), per i suoi battelli la Marina Militare Italiana predilige l'utilizzo del termine sommergibile
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Notizie dal sito sommergibili.com, su sommergibili.com.