Girio
Girio, o Gerio oppure Rogerio (... – Potenza Picena, 1270 circa), è stato un religioso francese. Secondo la tradizione, era di nobile famiglia, visse da eremita e morì durante un pellegrinaggio. Il suo culto fu approvato da papa Benedetto XIV nel 1742.
San Girio | |
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Religioso | |
Morte | 1270 circa |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1742 da papa Benedetto XIV |
Santuario principale | Santuario di San Girio, Potenza Picena[1] |
Ricorrenza | 25 maggio |
Biografia
modificaLe uniche informazioni sulla sua vita sono desumibili da agiografie leggendarie e fantastiche. Secondo tali fonti, era figlio del conte di Lunel e rinunciò agli agi della sua nobile condizione per ritirarsi a condurre vita ascetica in un eremo nei pressi di un ponte sul Gard, con il fratello Effrénaud[2][3].
Rimasto isolato dopo un'alluvione, riuscì a non morire di fame grazie al pane portatogli da un serpente: dopo tale prodigio, la popolazione accorreva sempre più numerosa a visitare la sua spelonca e Girio, aspirando a una vita di solitudine, decise di lasciare il luogo e imbarcarsi per la Palestina; la sua nave fece naufragio e Girio sbarcò a Corneto da dove, guidato da un'orsa, raggiunse Roma.[2]
Avendo sentito dire che ad Ancona viveva un sant'uomo di nome Liberio, decise di recarsi a da lui ma cadde malato nei pressi di Tolentino e morì poco dopo.[2]
Il culto
modificaEssendosi accesa una disputa tra le popolazioni dei paesi vicini su dove inumarlo, il suo corpo fu posto su un carro trainato da giovenche, che trasportarono il corpo fino a Montesanto.[2]
Il culto ab antiquo tributato al santo nell'oratorio eretto in quella località, non distante da Loreto, fu confermato da papa Benedetto XIV il 1º agosto 1742.[4]
L'elogio di san Girio si legge nel Martirologio romano al 25 maggio.[5]. In Francia è venerato come san Gérard De Lunel solo dall'8 giugno 1837[3].
Note
modifica- ^ Santuario di san Girio [collegamento interrotto], su provincia.mc.it, Portale territoriale della provincia di Macerata. URL consultato l'11 maggio 2018.
- ^ a b c d Pietro Burchi, BSS, vol. VI (1965), col. 222.
- ^ a b Incisione raffigurante Gérard e il fratello Effrénaud nei pressi di Pont du Gard Cenni e digressioni bibliografiche attorno san Girio e alcune sue “vite”, su isantesi.wordpress.com, I Santesi Weblog. URL consultato l'11 maggio 2018.
- ^ Index ac status causarum (1999), p. 428.
- ^ Martirologio romano, 2004, p. 423.«Presso Montesanto nelle Marche, transito di san Gerio,
che, un tempo conte di Lunel, visse da eremita e morì
durante un santo pellegrinaggio»
Bibliografia
modifica- Luca Carestia, Sul culto di san Girio nelle diocesi di Fermo e Montpellier. Cenni e digressioni; in Storia & storie nelle Marche, 9/2021, Recanati, pp. 51-69.
- Alessandro Marinucci, Della vita, culto, e miracoli di S. Girio confessore Specialissimo Protettore di Monte Santo nel piceno, Roma, Gioacchino, e Gio. Giuseppe Salvioni stampatori vaticani, 1766, SBN IT\ICCU\RMLE\022224.
- Eugenio Bompadre, Vita di San Girio comprotettore di Potenza Picena, Paoline, 1978, SBN IT\ICCU\CUB\0259064.
- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II (PDF), Città del Vaticano, LIBRERIA EDITRICE VATICANA, 2004, ISBN 978-88-209-7925-6.
- Chiesa cattolica : Congregazione delle cause dei santi, Index ac status causarum / Congregatio de causis sanctorum, Città del Vaticano, 1999, SBN IT\ICCU\UMC\0583144.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
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