Secondo viaggio di Abel Tasman
Il secondo viaggio di Abel Tasman iniziò da Batavia nel 1644 allo scopo di trovare nuove terre in estremo oriente ma non ebbe successo. [1]
Secondo viaggio di Abel Tasman | |
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Mappa di Abel Tasman, circa 1644, conosciuta anche come mappa Bonaparte di Tasman. Essendo andati perduti i diari di bordo, essa rappresenta l'unica testimonianza del viaggio.[1] | |
Tipo | navale |
Cronologia | 8 |
Parte di | Esplorazione europea dell'Australia |
Obiettivo |
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Data di partenza | 1644 |
Luogo di partenza | Batavia |
Luogo di ritorno | Batavia |
Esito |
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Conseguenze | Missione fallita per l'impossibilità di aprire nuove rotte commerciali |
Fonti primarie | Mappa di Abel Tasman |
Equipaggiamento | |
Comandanti | Abel Tasman |
Finanziamento | Compagnia olandese delle Indie orientali |
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Descrizione
modificaTasman intraprese un secondo viaggio verso le nuove terre nel 1644, al comando di tre navi (la Limmen, la Zeemeeuw e la Braek). Seguì la costa sud della Nuova Guinea in direzione est. Non attraversò lo Stretto di Torres, tra l'Australia e la Nuova Guinea, ma preferì continuare il viaggio verso sud lungo la costa dell'Australia. Realizzò mappe geografiche di tutta la fascia costiera settentrionale dell'Australia, facendo osservazioni sul posto e sui suoi abitanti.[1]
Dal punto di vista della compagnia presso cui lavorava, i viaggi di Tasman furono un insuccesso. L'esploratore non trovò né una terra promettente per il commercio né delle utili nuove vie commerciali; e infatti, per oltre un secolo e fino all'era di James Cook, la Tasmania e la Nuova Zelanda non furono più visitate dagli europei.[1]