Silvestro La Farina
Silvestro La Farina (Messina, 3 dicembre 1811 – Torino, 27 luglio 1877) è stato un patriota e politico italiano.
Biografia
modificaFiglio di Carmelo e Anna Muratori, seguì le orme del padre divenendo docente di aritmetica, geometria e geometria analitica all'Università di Messina. Fu attivo politicamente insieme al padre e al fratello Giuseppe: i tre furono arrestati nel 1836 per avere diffuso una pubblicazione clandestina contro la polizia, parteciparono ai moti rivoluzionari siciliani del 1848-1849 e, trovandosi dalla parte degli sconfitti al termine dei combattimenti, furono esiliati (Giuseppe) o gli fu negata la possibilità di riprendere le attività professionali e di insegnamento (Silvestro e Carmelo), con gravi ripercussioni sulla stabilità economica familiare. Fu successivamente nuovamente arrestato dal governo borbonico.[1]
Fu direttore del Museo Peloritano e membro dell'Accademia Peloritana dei Pericolanti.[2]
Fu tumulato nel famedio del cimitero monumentale di Messina.
Note
modifica- ^ LA FARINA, Giuseppe in "Dizionario Biografico", su www.treccani.it. URL consultato il 7 novembre 2022.
- ^ Patrizia De Salvo, Accademia Peloritana dei Pericolanti e Università degli Studi a Messina fra Otto e Novecento, su accademiapeloritana.it, Accademia Peloritana dei Pericolanti. URL consultato il 22 ottobre 2020.
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