Silvio Gava
Silvio Gava (Vittorio Veneto, 25 aprile 1901 – Roma, 23 dicembre 1999) è stato un sindacalista, politico e Ministro della Repubblica italiano.
Silvio Gava | |
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Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato | |
Durata mandato | 27 marzo 1970 – 26 giugno 1972 |
Predecessore | Domenico Magrì |
Successore | Mauro Ferri |
Ministro del tesoro | |
Durata mandato | 17 agosto 1953 – 31 gennaio 1956 |
Predecessore | Giuseppe Pella |
Successore | Giuseppe Medici |
Ministro di grazia e giustizia | |
Durata mandato | 12 dicembre 1968 – 27 marzo 1970 |
Predecessore | Guido Gonella |
Successore | Oronzo Reale |
Ministro per la riforma della pubblica amministrazione (Ministro per l'organizzazione della pubblica amministrazione dal 6 luglio 1973) | |
Durata mandato | 26 giugno 1972 – 13 marzo 1974 |
Predecessore | Remo Gaspari |
Successore | Luigi Gui |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislatura | I, II, III, IV, V, VI |
Gruppo parlamentare | Democratico Cristiano |
Circoscrizione | Campania |
Collegio | Castellammare di Stabia |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Professione | Avvocato |
Biografia
modificaNacque in una famiglia contadina originaria di San Vendemiano, da Giambattista, tecnico minerario, e da Domenica Carlet. A quattro anni rimase orfano del padre.
Frequentò il ginnasio presso il Seminario vescovile di Vittorio Veneto e il liceo classico a Treviso. Sin dalla giovane età, inoltre, aderì all'Azione Cattolica. Durante la Grande Guerra riparò con la famiglia a Castellammare di Stabia dove trovò il sostegno dell'avvocato Adolfo Limarzi; questi procurò ai Gava una casa e trovò lavoro a Silvio e alle due sorelle.
Quando, all'inizio del 1919, Luigi Sturzo fondò il Partito Popolare Italiano, Gava si iscrisse alla sezione di Castellammare, divenendone poco dopo segretario. Nel novembre dell'anno successivo, accettò la proposta dello stesso Sturzo di assumere la carica di segretario dell'Unione provinciale del lavoro della provincia di Salerno.
Si trattava di un impegno non indifferente. Il territorio era infatti diviso in due aree molto diverse: l'una, comprendente il capoluogo, gravitava verso Napoli e poteva contare su un'economia dinamica, basata su una ricca agricoltura e sostenuta da attività industriali e artigianali; l'altra, rivolta alla Calabria, si fondava su un'economia essenzialmente agricola, ancora caratterizzata dalle grandi proprietà terriere. Inizialmente, Gava si occupò della prima zona, in particolare nella difesa dei lavoratori del tessile; successivamente passò alla questione sociale della seconda.
I problemi erano molteplici e assai spinosi: emersero, in particolare, il recupero delle terre incolte nella piana del Sele e la revisione dei contratti agrari della zona di Eboli. Nell'ottobre del 1921 i contadini arrivarono a scontrarsi con i grandi latifondisti e ne occuparono le terre; al contempo, iniziarono le proteste riguardo alla ripartizione delle terre incolte nella piana del Sele. Gava, dal canto suo, tenne un comizio a Bellizzi il 24 ottobre e uno alla tenuta "Fabbrica Nuova" dei fratelli Rago il 26 ottobre. La situazione si fece però sempre più difficile: il prefetto di Salerno, dopo aver ricevuto l'onorevole Mattia Farina (uno dei grandi proprietari, nonché deputato popolare), si schierò dalla parte dei latifondisti, mentre ulteriori scontri si ebbero con Luigi Rago e alcuni suoi dipendenti armati; nuove difficoltà emersero quando Farina si candidò nel "listone" del Partito Nazionale Fascista.
Nonostante questo impegno, nel 1923 Gava si laureò in giurisprudenza e nel 1925 sposò Irma Limarzi (figlia di Adolfo), da cui ebbe otto figli. Durante l'epoca fascista si ritirò dalla politica, limitandosi ad esercitare la professione di avvocato.
È stato Ministro dell'Industria, del Tesoro e di Grazia e Giustizia, nonché senatore dal 1948 al 1972[1].
Fu il padre di Antonio Gava, già ministro nei vari governi.
Note
modifica- ^ Morto Silvio Gava, 'cavallo di razza' Dc, su quotidianonet.ilsole24ore.com, Quotidiano.net. URL consultato il 1º settembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Silvio Gava
Collegamenti esterni
modifica- Luigi Musella, GAVA, Silvio e Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017.
- Silvio Gava (I legislatura della Repubblica Italiana) / II legislatura / III legislatura / IV legislatura / V legislatura / VI legislatura, su Senato.it, Parlamento italiano.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 18090459 · ISNI (EN) 0000 0000 3762 0351 · SBN SBLV185253 · LCCN (EN) n2001040912 · GND (DE) 121865088 |
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