Stato Maggiore dell'Esercito delle Due Sicilie
Lo Stato Maggiore del Real Esercito delle Due Sicilie era l'organismo di vertice e di gestione dell'Esercito delle Due Sicilie.
Stato Maggiore Generale dell'Esercito delle Due Sicilie | |
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Descrizione generale | |
Abbreviazione | SMGE |
Attivo | 1815 - 1861 |
Nazione | Regno delle Due Sicilie |
Servizio | Esercito delle Due Sicilie |
Tipo | Stato Maggiore |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Dipendeva direttamente dal Re, attraverso il Ministero della Guerra e Marina, al cui comando era posto un tenente generale o ufficiale superiore, con l'incarico di Capo di Stato Maggiore o Capitano generale.
Storia
modificaLo Stato Maggiore fu più volte sciolto e ricostituito a partire dal 1816; talvolta le sue funzioni erano divise fra più comandanti, come nel regolamento del 1818, quando fu tripartito fra tre colonnelli.[1]
Fu solo con la riorganizzazione definitiva degli anni 1830-33, sotto Ferdinando II, che la pianta organica dello Stato Maggiore divenne stabile.
L'organizzazione era già stata definita nel 1819. Il re, o un suo delegato, deteneva il titolo di Capitano generale dell'esercito. Lo Stato Maggiore era costituito da due Comandi Generali, quello principale con sede a Napoli, e quello secondario con sede a Palermo, rispettivamente guidati da due tenenti generali: un Capo di Stato Maggiore ed un Sotto-Capo di Stato Maggiore. Essi dipendevano dal Ministero della Guerra.
Talvolta il Re esercitava direttamente il controllo dell'esercito, scavalcando il ministero, e ordinando direttamente al Comando generale di Napoli, data la sede.
Gerarchia
modificaNote
modifica- ^ Esercito Borbonico, 1995, pp. 39-41.
Bibliografia
modifica- Piero Crociani, L'Esercito delle Due Sicilie (1856-1859), in Rivista Militare, Quaderno 5/87, Roma, 1987.
- Giancarlo Boeri, Pietro Crociani e Andrea Viotti (a cura di), L'Esercito Borbonico dal 1815 al 1830, Tomo I, Roma, Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, 1995.
- Giancarlo Boeri, Pietro Crociani e Massimo Fiorentino (a cura di), L'Esercito Borbonico dal 1830 al 1861, Tomo II, Roma, Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, 1998.