Stazione di Alghero
La stazione di Alghero[1], in passato denominata stazione di Sant'Agostino e successivamente stazione di Alghero Sant'Agostino (e storicamente con i nomi popolari locali in catalano algherese di estació de l'Alguer o estació de l'Alguer-Sant Agustí)[2] è una stazione ferroviaria al servizio del comune di Alghero, l'unica attiva nel nucleo cittadino. Lo scalo è situato nel quartiere della Pietraia, e dal 1988 è il capolinea della ferrovia Sassari-Alghero.
Alghero stazione ferroviaria | |
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Sant'Agostino Alghero Sant'Agostino | |
La stazione di Alghero | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Alghero |
Coordinate | 40°34′30″N 8°19′19.99″E |
Altitudine | 9 m s.l.m. |
Linee | ferrovia Sassari-Alghero |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione terminale di superficie. |
Binari | 8 |
Gestori | ARST |
Operatori | ARST |
Interscambi | Autobus urbani da e per il centro della città e l'aeroporto, autobus interurbani |
Dintorni | Chiesa di Sant'Agostino |
Storia
modificaL'origine della stazione è legata alla necessità, palesatasi nel secondo dopoguerra, di arretrare il capolinea della Sassari-Alghero dall'ottocentesca stazione nel porto. Le motivazioni che portarono a questa scelta erano prettamente di carattere turistico e legate alla viabilità[3]: nel primo caso la zona del porto era interessata a una progressiva valorizzazione turistica, mentre nel secondo la presenza dei passaggi a livello in alcune fra le arterie stradali più trafficate del centro (via Garibaldi e via Don Minzoni) creava problemi al traffico dei veicoli.
Alla luce di questo il decreto ministeriale numero 48 del 12 gennaio 1970 diede il via libera all'arretramento del terminal ferroviario dal porto alla zona della Pietraia. Ad occuparsi della realizzazione del nuovo scalo fu la concessionaria ferroviaria di allora, la Strade Ferrate Sarde, ed il nome scelto per il nuovo scalo fu "Sant'Agostino", dal nome dell'omonima chiesetta presente nelle immediate adiacenze, meglio conosciuta come "Sant'Agostino vecchio" per distinguerla dalla più recente chiesa costruita nel quartiere di Sant'Agostino. La stazione fu quindi realizzata in quel decennio, venendo attivata tra il 1975 e il 1976[4] ma nei primi anni di attività fungerà da scalo intermedio.
Nel 1981 gli impianti del capolinea portuale furono pesantemente ridimensionati, con la demolizione degli edifici (fabbricato viaggiatori, depositi) e la trasformazione del capolinea a semplice fermata terminale. Ciò rese lo scalo di Sant'Agostino l'unico nel centro di Alghero dotato di uno scalo merci e delle infrastrutture per il ricovero dei rotabili. Nel 1988 infine la stazione divenne il nuovo capolinea algherese della linea per Sassari, con la chiusura dei binari che da Sant'Agostino portavano alla fermata di San Giovanni e al vecchio capolinea del porto. L'anno successivo la gestione dell'impianto passò alle Ferrovie della Sardegna, nate dalla fusione delle SFS con le Ferrovie Complementari della Sardegna. Le FdS diverranno poi l'ARST Gestione FdS nel 2008.
Nel corso degli anni la stazione cambiò denominazione, venendo identificata col nome di Alghero Sant'Agostino negli anni novanta e venendo denominata semplicemente Alghero negli anni dieci. Questi cambiamenti all'identificativo della stazione non hanno tuttavia preso in considerazione l'adozione di un nome ufficiale in catalano algherese, lingua locale tutelata a livello nazionale e regionale[5][6]. Nel 2010 le banchine della stazione vennero completamente rinnovate in contemporanea con i lavori di sostituzione dell'armamento sulla ferrovia. Sempre quell'anno, a seguito della fusione dell'ARST Gestione FdS con l'ARST, quest'ultima società diventava il gestore dell'impianto.
Strutture e impianti
modificaLa stazione costituisce il capolinea della ferrovia Sassari-Alghero, linea a binario unico a scartamento ridotto non elettrificata. Dal punto di vista infrastrutturale lo scalo comprende complessivamente otto binari: i principali sono il binario uno (di corsa) ed il due che da esso si dirama, utilizzati per il servizio passeggeri e dotati di banchine poste in posizione periferica rispetto alla linea, collegate tra loro oltre il fine corsa della ferrovia: entrambi i binari infatti terminano tronchi dinanzi alla ex casa cantoniera numero 22 della linea, presente in loco dall'inaugurazione della Sassari-Alghero.
Dal binario uno ha origine anche il fascio che serve l'area delle rimesse e dello scalo merci: oltre la banchina del binario di corsa si trovano due tronchini, che terminano dinanzi al lato nord del fabbricato viaggiatori, impiegati per il rimessaggio di materiale rotabile. Più ad est di essi si trovano altri due binari, che conducono all'interno della rimessa rotabili della stazione, mentre i due binari più orientali dell'impianto servono l'area dello scalo merci, in disuso dopo la cessazione del servizio durante la gestione FdS: ognuno dei due tronchini affianca uno dei due lati del magazzino merci di stazione e i piani di carico delle stesse; uno di essi attraversa inoltre la piattaforma girevole dello scalo. L'impianto è presenziato, e la direzione del movimento è gestita localmente.
Prima dei lavori di ristrutturazione degli anni dieci lo scalo comprendeva un ulteriore tronchino situato nell'area dell'asse estremo della stazione[7], che si diramava dal binario uno terminando di fronte all'area dell'ex passaggio a livello di via Don Minzoni. Sino al 1988 la ferrovia inoltre proseguiva verso l'originaria stazione di Alghero situata nel porto: sul binario uno confluiva all'epoca il secondo anche in direzione sud[7], con la linea che attraversava la via Don Minzoni per proseguire lungo quella che è via Castelsardo[7][8].
Tra gli edifici dell'impianto il principale è il fabbricato viaggiatori, realizzato su due piani di sviluppo (più terrazzino) a pianta rettangolare, con cinque luci sul lato rivolto ai binari.
Movimento
modificaPer quanto riguarda il servizio viaggiatori (l'unico espletato nell'impianto) la stazione è collegata dai treni dell'ARST principalmente con Sassari e Olmedo[1], oltre che con varie fermate intermedie presenti nelle campagne lungo il tracciato ferroviario.
Servizi
modificaL'impianto ospita nel fabbricato viaggiatori vari servizi all'utenza, tra cui una biglietteria (sia a sportello che automatizzata), una sala d'attesa ed un bar-tabacchi.
Interscambi
modificaL'area della stazione è sede anche di un deposito di autobus dell'ARST, e sono presenti fermate delle autolinee urbane e interurbane gestite da questa azienda di trasporto. Tra le relazioni espletate vi è anche quella verso il porto, che sostituisce il servizio ferroviario sul tratto urbano della linea dismesso nel 1988. Ulteriori collegamenti si hanno con l'aeroporto di Alghero-Fertilia e con altri centri del territorio circostante.
Note
modifica- ^ a b ARST-Servizio Ferroviario (orario dal 22 giugno 2015) (PDF), su arstspa.info, ARST. URL consultato il 15 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2015).
- ^ (CA, IT) Rafael Caria, Toponomastica algherese. Introduzione allo studio dei nomi di luogo della città, del territorio e delle coste di Alghero, Sassari, Editrice Democratica Sarda, 1993.
- ^ Risposte scritte ad Interrogazioni (PDF), su legislature.camera.it, Camera dei Deputati, 23 novembre 1970, pp. 5849 (25). URL consultato il 6 ottobre 2008.
- ^ cfr Orario dicembre 1975 e orario maggio 1976 in Archivio orari, su archiviofondazionefs.it. URL consultato il 23 agosto 2020.
- ^ (CA) Marc Leprêtre, L'Alguer. La situació sociolingüística als territoris de llengua catalana (I), in Llengua i ús: revista tècnica de política lingüística, n. 4, Direcció General de Política Lingüística de la Generalitat de Catalunya, 1995, pp. 60-64.
- ^ (CA) Rafael Caria, El català a l’Alguer: apunts per a un llibre blanc, in Revista de Llengua i Dret, n. 46, Institut d'Estudis Catalans, 2006.
- ^ a b c Altara, p.300.
- ^ Luigi Prato, Stazione di Alghero Sant'Agostino, su Lestradeferrate.it. URL consultato il 15 novembre 2015.
Bibliografia
modifica- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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