Stazione di Piazza Euclide
La stazione di Euclide è una fermata ferroviaria di Roma posta sulla linea Roma–Civita Castellana–Viterbo. Dal 1º luglio 2022 è gestita da ASTRAL[1]. È l’unica fermata sotterranea dell'intera linea, poiché il vicino capolinea di Flaminio è una stazione di superficie coperta.
Euclide stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Roma |
Coordinate | 41°55′39.36″N 12°28′50.88″E |
Linee | ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Attivazione | 1958 |
Caratteristiche | |
Tipo | Fermata sotterranea |
Gestori | ASTRAL (1º luglio 2022) |
Operatori | Cotral (1º luglio 2022) |
La denominazione è "Stazione Euclide", come riportato sulle insegne visibili dalla piazza; tuttavia l'impianto in passato è stato indicato sugli orari ferroviari come "Roma P. Euclide"[2] o, in altra fonte, "p.za Euclide". La stazione serve il quartiere Parioli.
Ubicazione
modificaLa fermata si trova nel tratto urbano di Roma, in piazza Euclide, nel quartiere Pinciano, al confine con il quartiere Parioli; vi si accede da uno dei palazzi situati sulla piazza, all'angolo con via Civinini, di fronte alla basilica del Sacro Cuore Immacolato di Maria. L'accesso alle banchine avviene tramite una prima rampa di scale che conduce al mezzanino, seguita da ulteriori due rampe che conducono alle due banchine laterali[3]. Si tratta di una delle fermate della linea che registrano maggiore traffico, sorgendo in una zona abitata e con un'elevata presenza di uffici.
Storia
modificaNel 1947 l'amministrazione comunale di Roma richiese la costruzione di una fermata sulla tratta sotterranea della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, allora in corso di raddoppio. L'ubicazione prescelta fu quella di Piazza Euclide, che rappresentava un significativo nodo di traffico per i quartieri Flaminio e Parioli.
Il progetto fu approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel 1948, ma si dovette attendere fino al marzo 1952 per ottenere il decreto ministeriale di approvazione dello stesso. I lavori iniziarono dunque nel 1953 e la fermata fu attivata il 15 gennaio 1958[4]. Il costo dell'opera risultò di circa 500 milioni di Lire[2].
Durante l'estate del 2009 rimase chiusa per i lavori di ristrutturazione e potenziamento che interessarono l'intera tratta urbana; durante i circa 70 giorni di interruzione furono rialzate le banchine per ottenere l'incarrozzamento a raso ed eliminate le barriere architettoniche con l'installazione di montascale e la creazione di percorsi guidati riservati a persone con ridotta capacità visiva. Si procedette inoltre al rinnovo del sistema antincendio e alla posa in opera di un nuovo impianto di illuminazione.
Movimento
modificaLa stazione è servita dai collegamenti ferroviari svolti da Cotral nell'ambito del contratto di servizio con la regione Lazio.[5]
Dintorni
modificaServizi
modificaLa stazione dispone di:
Interscambi
modifica- Fermata autobus ATAC
Galleria d'immagini
modifica-
Facciata esterna della stazione
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Scale di accesso alla banchina direzione Viterbo
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Scale di accesso alla banchina direzione Piazzale Flaminio
Note
modifica- ^ CeSMoT, Bentornata Cotral al comando delle ferrovie regionali laziali, su ferrovie.it, 1º luglio 2022. URL consultato il 4 luglio 2022.
- ^ a b La metropolitana a Roma, op. citata, p. 229-231.
- ^ Stazioni dal Mondo Archiviato il 15 ottobre 2009 in Internet Archive. URL visitata nel marzo 2013
- ^ Tramroma - La ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo 1932-1976
- ^ ORARI: Metromare (Roma-Lido) / Roma-Viterbo, su www.cotral.it.
Bibliografia
modifica- M. Canevelli, La fermata sotterranea di Piazza Euclide della ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo, in "Trasporti Pubblici", Roma 1958.
- Vittorio Formigari, Piero Muscolino, La metropolitana a Roma, Calosci, Cortona, 1983, pp. 210–245.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Piazza Euclide
Collegamenti esterni
modifica- La stazione sul sito dell'ATAC.
- Descrizione della stazione, da stazionidelmondo.it, su stazionidelmondo.it. URL consultato il 6 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2009).