Styriarte (anche scritto styriarte) è un festival estivo annuale di musica classica a Graz e in altri luoghi della Stiria, Austria, fondato nel 1985. È focalizzato sulla musica antica, la musica barocca e la musica del periodo classico. Destinato a mostrare il lavoro di Nikolaus Harnoncourt nella sua città natale, è cresciuto nei luoghi della regione ed è sopravvissuto alla sua morte.

Styriarte
Tribuna dell'organo della chiesa parrocchiale di Stainz, uno dei luoghi del festival
LuogoGraz, Stiria
Anni1985-oggi
Frequenzaannuale
Fondato da
Datedal 20 giugno al 21 luglio
GenereMusica classica
Organizzazione
  • Mathis Huber, direttore
  • Alexandra Pifrader, Responsabile finanziario, amministrazione, risorse umane
  • Katharina Schellnegger, Servizi e Drammaturgia
Sito ufficialewww.styriarte.com/

Kurt Jungwirth, come Kulturlandesrat (assessore alla cultura) responsabile per la politica culturale nello stato della Stiria, voleva collegare il direttore d'orchestra Nikolaus Harnoncourt più strettamente alla sua città natale, Graz.[1] Il fulcro del primo Styriarte fu Johann Sebastian Bach, con il Concentus Musicus Wien di Harnoncourt che recitò un ruolo da protagonista. Il festival fu diretto da Andrea Herberstein e Wolfgang Schuster, membro della Wiener Philharmoniker. Il primo festival fu messo in scena nell'estate del 1985.[2]

 
Interno della chiesa di Rein Abbey, Austria

Nel 1987 Harnoncourt diresse anche la Chamber Orchestra of Europe. L'evento Ein Fest für Haydn (Una festa per Haydn) a Schloß Eggenberg diventò un successo con il pubblico. Nel 1988 Christopher Widauer succedette ad Herberstein.[1] Un anno dopo la chiesa barocca di Stainz fu la prima sede del festival fuori Graz e qui Harnoncourt diresse concerti con il Concentus Musicus e l'Arnold Schoenberg Chor. Nel 1991 Mathis Huber succedette a Widauer.[1] Un'altra innovazione seguì nel 1992: da quell'anno, anziché dedicare il festival a un famoso compositore, una massima diventò il centro di ogni manifestazione. Jordi Savall diventò un altro direttore di fama internazionale esibendosi nel festival.[1]

I luoghi del festival furono in seguito anche il Römersteinbruch (cava romana) a Wagna, a Stift St. Lambrecht, a Stift Rein e in altre località della Stiria, tra cui la Helmut List Halle appena inaugurata dal 2003 e l'Österreichisches Freilichtmuseum Stübing del 2007. Nel 2005 una messa in scena della Carmen di Bizet con Harnoncourt ricevette attenzione internazionale. Dal 2007, quando la massima era Wanted: Europa, l'emittente ORF trasmise concerti dal vivo. Dal 2008 il festival ha seguito il modello del Festival di Bayreuth e del Metropolitan Opera di New York, offrendo una "visione pubblica"; la prima opera presentata fu la Messa dell'incoronazione di Mozart con Harnoncourt nella chiesa parrocchiale di Stainz.[3]

Esecutori

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Tra i principali artisti del festival figurano, oltre ad Harnoncourt e Jordi Savall, i Quatuor Mosaiques, Armonico Tributo Austria e Il Giardino Armonico.[2]

Dopo la morte di Harnoncourt nel 2016 i direttori Karina Canellakis,[4] Andrés Orozco-Estrada e Jeremie Rhorer sono apparsi nel 2016, condividendo il progetto previsto di presentare tutte le sinfonie di Beethoven.[5] Il numero di concerti sinfonici è stato ridotto da 11 a 7, mentre i biglietti venduti sono rimasti pressoché invariati, a 33.000 per 64 eventi, oltre il 90% dei posti disponibili.[6]

  1. ^ a b c d (DE) Styriarte (XML), su musiklexikon.ac.at, Österreichische Musiklexikon. URL consultato il 31 agosto 2017.
  2. ^ a b (DE) Styriarte, su austria.info, austria.info/de. URL consultato il 31 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2017).
  3. ^ (DE) Harnoncourt dirigiert Mozart, su stmv1.orf.at, Steiermark ORF, 31 marzo 2008. URL consultato il 7 settembre 2017.
  4. ^ Karina Canellakis on instantencore.com
  5. ^ (DE) Festival Styriarte / Große Fußstapfen / Aufzeichnung aus Graz, su deutschlandfunkkultur.de, Deutschlandfunk, 10 agosto 2016. URL consultato il 31 agosto 2017.
  6. ^ (DE) Styriarte mit erfreulicher Bilanz, su steiermark.orf.at, Steiermark ORF, 26 luglio 2016. URL consultato il 31 agosto 2017.

Collegamenti esterni

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