Le Tavole pecuniarie sono state delle banche siciliane dell'età moderna.

Nel XV secolo sorsero i primi "banchi pubblici"[1] siciliani. Successivamente, nel 1552, venne invece fondato a Palermo un Banco pubblico comunale che, sotto la denominazione di Tavola Pecuniaria, svolse attività di tesoreria governativa e comunale.

Gradualmente sorsero in diverse città dell'isola le Tavole Pecuniarie. Fra le prime vi è quella della città di Messina, che fu fondata il 31 dicembre 1586 dal Senato con l'autorizzazione del Re Filippo II d'Asburgo, figlio di Carlo V e noto come Filippo I di Sicilia e Filippo II di Spagna, detto il Re prudente, di cui fu nominato governatore Paolo Natoli, che creò le riforme e il primo vero modello di sviluppo per la creazione della moderna finanza pubblica.

  1. ^ Fernand Braudel, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, Torino, Einaudi, 1976, pag. 569

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Collegamenti esterni

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  • sito Carmelo D'Ercole (PDF), su carmelodercole.it. URL consultato il 5 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2015).