Tempio Dorico (Pompei)
Il Tempio Dorico è un tempio di epoca romana, sepolto dall'eruzione del Vesuvio del 79 e ritrovato a seguito degli scavi archeologici dell'antica Pompei. Si tratta di uno degli edifici con le maggiori influenze greche della città[1].
Tempio Dorico | |
---|---|
Resti del tempio | |
Civiltà | Osci, sanniti e romani |
Utilizzo | Tempio |
Epoca | dal VI secolo a.C. al 79 |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Pompei |
Scavi | |
Date scavi | dal 1797 al 1996 |
Amministrazione | |
Patrimonio | Scavi archeologici di Pompei |
Ente | Parco Archeologico di Pompei |
Visitabile | Sì |
Sito web | www.pompeiisites.org/ |
Mappa di localizzazione | |
Storia
modificaIl Tempio Dorico, situato nel lato ovest del Foro Triangolare, fu costruito nel VI secolo a.C.[2] e subì nel corso degli anni importanti lavori di restauro, come quelli del IV secolo a.C. e quelli del II secolo a.C.: quest'ultima ristrutturazione, effettuata soprattutto nella zona della cella, si rese necessaria a seguito di un lungo periodo di abbandono[3]. Il terremoto di Pompei del 62 provocò notevoli danni alla struttura e al momento dell'eruzione del Vesuvio, nel 79, quando fu seppellita sotto una colte di ceneri e lapilli, questa era già stata già dismessa[3].
I primi scavi archeologici del tempio si ebbero nel periodo compreso tra il 1767 ed il 1782, ad opera di Francisco la Vega, che scoprì per caso il podio[4]: nel corso nel XIX secolo le indagini si susseguirono in modo sporadico e frammentario, per riprendere poi sistematicamente solo a partire dal 1931 per volere di Amedeo Maiuri; tuttavia la seconda guerra mondiale, oltre ad imporre un blocco forzato allo scavo, provocò notevoli danni al tempio a seguito del bombardamento degli alleati, soprattutto nella parte nord. Le esplorazioni ripresero al termine del conflitto e si protrassero per diversi anni fino al 1996[4].
Descrizione
modificaIl Tempio Dorico ha una dimensione di ventinove metri di lunghezza per venti di larghezza[5]: dell'aspetto originario rimane ben poco, in quanto risulta essere notevolmente danneggiato ed era probabilmente dedicato ad Ercole[6] o Minerva[2], come riscontrato su di un'epigrafe osca, scoperta nelle vicinanze, che così riportava:
«Per questo bivio quelli che vanno intorno all'edificio pubblico che è vicino al Tempio di Minerva[3].»
In ordine dorico[2], l'area sacra era delimitata da un basso muretto dalla zona circostante, utilizzata probabilmente o dagli spettatori dei vicini teatri come luogo di ristoro o per le corse dei cavalli: in quest'ultimo caso il muro veniva rivestito con delle spine.
L'accesso al tempio, che era poggiato direttamente sulla roccia, avviene tramite dei gradini, realizzati in tufo o calcare, in numero non uguali sui vari lati, questo per permettere di modificare il dislivello del terreno: si ritiene inoltre che la gradinata sul lato est sia stata rifatta durante il periodo dell'esplorazione da la Vega[7]. Lo stilobate, certamente non risalente al periodo di costruzione, ma rifatto in uno dei restauri successivi, era circondato da undici colonne sul lato lungo e sette su quello corto[2]: sia dei fusti, realizzati in calcare di Sarno, che dei capitelli, in tufo, rimangono solo alcune tracce; i capitelli inoltre, di epoca sannitica, sono molto simili a quelli delle Tavole Palatine, un tempio nei pressi di Metaponto. La cella, posta al centro del podio, era poggiata direttamente sulla roccia e probabilmente dotata di un pronao, davanti al quale erano una o due basi, dove poggiavano le statue di culto[3].
Tra i principali reperti ritrovati nella zona del tempio una serie di terrecotte e una metopa, facente parte della struttura prima del restauro del II secolo a.C., raffigurante il mito di Issone, tra Efesto ed Atena, mentre è legato alla ruota degli Inferi[3].
Note
modifica- ^ Regio VIII - Tempio Dorico, su pompeisepolta.com. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2009).
- ^ a b c d Il Tempio Dorico, su pompeiisites.org. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2014).
- ^ a b c d e Storia e descrizione del Tempio Dorico [collegamento interrotto], su archeoguida.it. URL consultato il 28 aprile 2012.
- ^ a b de Waele, p. 12.
- ^ de Waele, p. 88.
- ^ Cenni storici, su spazioinwind.libero.it. URL consultato il 28 aprile 2012.
- ^ de Waele, p. 87.
Bibliografia
modifica- Jos de Waele, Il Tempio Dorico del foro triangolare di Pompei, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2001, ISBN 88-8265-149-5.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Tempio Dorico
Collegamenti esterni
modifica- (IT, EN) Soprintendenza archeologica di Pompei - Sito ufficiale, su pompeiisites.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316596424 |
---|