Thomas Johannessen Heftye

Thomas Johannessen Heftye (Christiania, 29 ottobre 1822 – Christiania, 4 ottobre 1886) è stato un imprenditore, politico e filantropo norvegese.

Biografia

Era il figlio di Johannes Thomassen Heftye (1792-1856), e di sua moglie, Tina Haslef (1798-1862)^[1]. Era un nipote di Henrik Heftye^[1].

Nel mese di ottobre 1846 sposò Marie Jacobine Meyer (1826-1895), figlia di Jacob Peter Meyer e sorella di Thorvald Meyer. Il loro figlio, Thomas Heftye, divenne un politico notevole^[1]. Attraverso la figlia, Ingeborg Marie, era il suocero di Frits Hansen^[2] e il nonno di Eilif Fougner^[1].

Carriera

Suo nonno emigrò dalla Svizzera, alla fine del XVIII secolo, e fondò l'azienda di famiglia Thos. Joh. Heftye & Søn^[3], dove Thomas iniziò a lavorare nel 1848^[1].

Era un noto mecenate delle arti e finanziò la pubblicazione dei diari di Claus Pavels. Ha inoltre finanziato scrittori e artisti come Aasmund Olavson Vinje, Bjørnstjerne Bjørnson, Hans Gude e Peter Andreas Munch^[1].

Fu un membro del consiglio comunale di Christiania (1855-1856 e 1879-1886) e di Aker (1869-1877), ricoprì la carica di vice rappresentante al Parlamento norvegese (1880-1882). La sua villa è oggi utilizzata come ambasciata del Regno Unito.

Onorificenze

Onorificenze norvegesi

Cavaliere dell'Ordine reale norvegese di Sant'Olav

Onorificenze straniere

Cavaliere dell'Ordine della Stella Polare

Cavaliere dell'Ordine del Dannebrog

Cavaliere della Legion d'Onore

Commendatore dell'Ordine imperiale di Francesco Giuseppe

Commendatore dell'Ordine di Vasa

Note

^ ^a ^b ^c ^d ^e ^f (NO) Christine C. Heftye, Tho Joh Heftye, in Helle, Knut (a cura di), Norsk biografisk leksikon, vol. 4, Oslo, Kunnskapsforlaget, 2001. URL consultato il 9 aprile 2009.
^ (NO) Arnfinn Engen, Frits Hansen, in Helle, Knut (a cura di), Norsk biografisk leksikon, vol. 4, Oslo, Kunnskapsforlaget, 2001. URL consultato il 9 aprile 2009.
^ (NO) Terje Bratberg, Heftye, in Henriksen, Petter (a cura di), Store norske leksikon, Oslo, Kunnskapsforlaget, 2007. URL consultato il 9 aprile 2009.