Toby Leonard Moore

attore e doppiatore australiano

Toby Leonard Moore (Sydney, 21 aprile 1981) è un attore e doppiatore australiano.

Biografia

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Figlio dell'attrice e doppiatrice Robyn Moore, Moore è nato nel 1981 a Sydney. All'età di 11 anni si è trasferito con la famiglia a Hobart, nella Tasmania, dove ha frequentato il St Virgil's College. Il suo desiderio di fare l'attore nasce in giovane età: Moore ha iniziato lavorando nella scena teatrale di Hobart e studiando recitazione presso il National Institute of Dramatic Art (NIDA) a Sydney.[1]

Moore ha avuto il suo primo contatto con il mondo del cinema occupandosi del doppiaggio inglese di film stranieri, tra cui i film in lingua cinese The Promise (2005) e Rob-B-Hood (2006).

Nel 2009 è stato scelto per un piccolo ruolo nella serie televisiva Dollhouse di Joss Whedon, mentre nel 2010 ha ottenuto un ruolo ricorrente della miniserie The Pacific, trasmessa da HBO.[1]

Nel 2014 ha ricoperto il ruolo minore di Victor nel film John Wick. Nel 2015 ha acquisito notorietà recitando nel cast principale della prima stagione di Daredevil, serie di Netflix, nella quale ha interpretato James Wesley.[2][3]
Dal 2016 la sua notorietà è aumentata per aver partecipato alla serie Billions, nel ruolo di Bryan Connerty, il più stretto collaboratore del Procuratore Federale.

Vita privata

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Moore ha sposato l'attrice australiana Michelle Vergara Moore e vive a New York (al 2012).[4]

Filmografia

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Televisione

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Doppiatore

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Toby Leonard Moore è stato doppiato da:

  1. ^ a b (EN) TasWeekend: Devil in disguise, The Mercury, 18 maggio 2015. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2015).
  2. ^ (EN) Ayelet Zurer, Bob Gunton, Toby Leonard Moore & Vondie Curtis Hall Joins Marvel's Daredevil For Netflix, su marvel.com. URL consultato il 5 luglio 2015.
  3. ^ (EN) Alan Scherstuhl, Marvel's Daredevil, on Netflix, Plods Promisingly Toward Comic-Book Glory, su houstonpress.com, Houston Press. URL consultato il 5 luglio 2015.
  4. ^ (EN) Next big things, The Sydney Morning Herald, 2 dicembre 2012. URL consultato il 29 settembre 2015.

Collegamenti esterni

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