Tom Metzger
Thomas Linton Metzger (Indiana, 9 aprile 1938 – Hemet, 4 novembre 2020) è stato un attivista statunitense.[1] Fondatore dell'organizzazione White Arian Resistance, è stato incarcerato per crimini razziali e coinvolto in diversi processi e indagini a suo carico.
Biografia
modificaNasce nello Stato dell'Indiana, dove vive e cresce fino alla maggiore età. Nel 1961 viene chiamato a fare servizio di leva per l'esercito degli Stati Uniti che finisce nel 1964.
Terminato il periodo militare, si trasferisce nella California del Sud dove trova lavoro nel settore elettronico. Diventa membro della John Birch Society e partecipa ad alcuni incontri di anticomunisti promossi dalla Douglas Aircraft Company.
Sostiene Barry Goldwater per le senatorie della California e lavora alla sua campagna elettorale come volontario.
Nel 1968 si trasferisce a Fallbrook (California) e per alcuni anni muove una protesta sulla guerra del Vietnam per la quale smette di pagare le tasse sino al 1972. Negli anni che seguono entra a far parte del Ku Klux Klan allora capitanato da David Duke, e proprio grazie a lui riesce a ottenere il titolo "Grand Wizard" della California meridionale.
Nell'estate 1979 organizza una manifestazione contro l'immigrazione clandestina messicana a Fallbrook. Proprio durante queste occasioni finisce protagonista di scontri violenti contro manifestanti antirazzisti ed estremisti di sinistra.
White Aryan Resistance
modificaIn un periodo turbolento che segue l'abbandono del KKK, Metzger istituisce il White American Political Association, un gruppo politico di estrema destra nato per candidare senatori bianchi al governo.
Il 1982 è l'anno della svolta, decide di concorrere per il Senato degli Stati Uniti e a sorpresa di tutti ottiene circa 76.000 voti, il 2.8% del totale, alle primarie del Partito Democratico.
L'anno seguente il WAPA si trasforma nel più tradizionalista e ultraconservatore White Aryan Resistance, un movimento per il potere bianco che recluta inizialmente ex galeotti bianchi e cristiani e promuove l'identità cristiana ripudiando che il Cristianesimo sia legato fondamentalmente all'ebraismo.
L'organizzazione parafascista si evolve e cresce di anno in anno, tanto che Metzger decide di partecipare a programmi televisivi al fine di aumentare la conoscenza del gruppo. Nel 1988, suo figlio John partecipa a un format del conduttore Geraldo Rivera durante il quale prende vita una rissa.[2]
Sempre nel 1988 la WAR entra in bancarotta per sostenere le spese di un processo ai danni di alcuni suoi affiliati coinvolti nell'omicidio di Mulugeta Seraw, uno studente etiope ucciso a Portland (Oregon). Le dichiarazioni apertamente razziste di Metzger riguardo alla giustezza dell'omicidio di Seraw poiché era un dovere da buoni cittadini bianchi[3] e l'uso mediatico del colore della pelle per avere risonanza sociale contribuirono a intentare ulteriori cause contro di lui e la sua associazione[4], come Morris Dees e Southern Poverty Law Center.[5][6]
Durante il verdetto finale, decisiva fu la presenza di Dave Mazzella, vicepresidente e segretario della White Aryan Resistance, che testimoniò contro Metzger confermando il suo atteggiamento verso i membri inneggiante la violenza e l'intolleranza razziale. Al termine del processo quindi, Tom e suo figlio John furono condannati a pagare 12.500.000$ perché riconosciuti colpevoli e mandanti dei crimini commessi dai loro seguaci e furono loro prelevati beni immobili per centinaia di migliaia di dollari.[7][8]
Note
modifica- ^ (EN) Concepción de León, Tom Metzger, Notorious White Supremacist, Dies at 82, in The New York Times, 13 novembre 2020. URL consultato il 20 novembre 2020.
- ^ (EN) Racist Violence, su geraldo.com (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2007).
- ^ (EN) Making War on WAR, in Time, 22 ottobre 1990 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2008).
- ^ (EN) Guilt Admitted in Racial Killing, in New York Times, 3 maggio 1989.
- ^ (EN) Sending a $12.5 Million Message to a Hate Group, New York Times, 26 ottobre 1990.
- ^ (EN) Lawyer makes racists pay, in USA Today, 24 ottobre 1990 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2012).
- ^ (EN) Behind the Hate, With Bill Moyers, in The New York Times, 13 maggio 1991.
- ^ (EN) The High Price of Hate, in The New York Times, 21 marzo 1993.
Bibliografia
modifica- Morris Dee. Hate on Trial: The Case Against America's Most Dangerous Neo-Nazi. Villard, 23 febbraio 1993, pag. 280. ISBN 067940614-X
- Elinor Langer. A Hundred Little Hitlers: The Death of a Black Man, the Trial of a White Racist, and the Rise of the Neo-Nazi Movement in America. Henry Holt, New York (2003). ISBN 0-8050-5098-1
Voci correlate
modificaControllo di autorità | VIAF (EN) 312620353 · GND (DE) 1061717208 |
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