Triangolo di Tartaglia
In matematica, il triangolo di Tartaglia (detto anche triangolo di Pascal o Khayyām o Yang Hui[1]) è una disposizione geometrica dei coefficienti binomiali, ossia dei coefficienti dello sviluppo del binomio elevato a una qualsiasi potenza , a forma di triangolo. Prende il nome dal matematico italiano del XVI secolo Niccolò Tartaglia.
Costruzione
modificaLe prime righe del triangolo di Tartaglia sono le seguenti:
1 n=0 1 1 n=1 1 2 1 n=2 1 3 3 1 n=3 1 4 6 4 1 n=4 1 5 10 10 5 1 n=5 1 6 15 20 15 6 1 n=6 1 7 21 35 35 21 7 1 n=7 1 8 28 56 70 56 28 8 1 n=8 1 9 36 84 126 126 84 36 9 1 n=9 1 10 45 120 210 252 210 120 45 10 1 n=10 1 11 55 165 330 462 462 330 165 55 11 1 n=11 1 12 66 220 495 792 924 792 495 220 66 12 1 n=12 1 13 78 286 715 1287 1716 1716 1287 715 286 78 13 1 n=13 1 14 91 364 1001 2002 3003 3432 3003 2002 1001 364 91 14 1 n=14 k=0 k=1 k=2 k=3 k=4 k=5 k=6 k=7 k=8 k=9 k=10 k=11 k=12 k=13 k=14
In ciascuna riga si può osservare che gli elementi di questa costruzione si ottengono come somma di due elementi adiacenti della riga precedente. Ossia, se e sono interi positivi, e è minore o uguale a :
La potenza del binomio
modificaL'applicazione principale del triangolo di Tartaglia è nello sviluppo delle potenze di un binomio. Se ad esempio si vuole scrivere lo sviluppo di , è sufficiente andare alla quinta riga del triangolo di Tartaglia per trovare i coefficienti del polinomio risultante (cioè: 1, 4, 6, 4, 1). E dunque possiamo scrivere:
Se usiamo quest'altra costruzione, possiamo dire che nella -esima riga si trovano i coefficienti della potenza -esima del binomio con :
1 N=1 n=0 1 1 N=2 n=1 1 2 1 N=3 n=2 1 3 3 1 N=4 n=3 1 4 6 4 1 N=5 n=4 1 5 10 10 5 1 N=6 n=5 1 6 15 20 15 6 1 N=7 n=6 1 7 21 35 35 21 7 1 N=8 n=7 1 8 28 56 70 56 28 8 1 N=9 n=8 1 9 36 84 126 126 84 36 9 1 N=10 n=9 1 10 45 120 210 252 210 120 45 10 1 N=11 n=10 1 11 55 165 330 462 462 330 165 55 11 1 N=12 n=11 1 12 66 220 495 792 924 792 495 220 66 12 1 N=13 n=12 1 13 78 286 715 1287 1716 1716 1287 715 286 78 13 1 N=14 n=13 1 14 91 364 1001 2002 3003 3432 3003 2002 1001 364 91 14 1 N=15 n=14 K=1 K=2 K=3 K=4 K=5 K=6 K=7 K=8 K=9 K=10 K=11 K=12 K=13 K=14 K=15 k=0 k=1 k=2 k=3 k=4 k=5 k=6 k=7 k=8 k=9 k=10 k=11 k=12 k=13 k=14
Per tale motivo, i numeri del triangolo di Tartaglia sono detti anche coefficienti binomiali, particolarmente studiati nell'ambito del calcolo combinatorio: si dimostra infatti che l'elemento di posizione sulla riga del triangolo di Tartaglia è il numero di combinazioni di elementi di classe :
Dunque, la potenza del binomio può essere scritta anche con la formula seguente, che dobbiamo a Newton ed è comunemente indicata come formula del binomio di Newton:
.
Formalismo matriciale
modificaCon i classici indici del formalismo matriciale, il triangolo può essere costruito nel seguente modo: introdotti due indici e rispettivamente di riga e colonna e indicando con il generico elemento con coordinate , possiamo scrivere:
riga 1: ; ;
riga 2: ; ; ;
riga 3: ; ; ; ;
riga 4: ; ; ; ; ;
In generale, è una funzione di Dirichlet, che vale con e , sempre (per ogni e ), tranne per oppure , ossia agli estremi (destro e sinistro) di ogni riga del triangolo, dove vale .
Infatti, vale che , ; , , e che .
Tale formulazione è del tutto equivalente a quella precedente e più "classica" del coefficiente binomiale. Vengono solamente cambiati gli indici, riconducendosi al formalismo matriciale.
Proprietà
modificaIl triangolo ha molte altre numerose proprietà, alcune dipendenti dal metodo di costruzione, altre dalle proprietà dei coefficienti binomiali (le due cose sono legate tra loro).
Condizione al contorno
modificaEssendo tutti i numeri lungo il contorno sono uguali a uno.
Formula ricorsiva
modificaÈ nota (qui la dimostrazione) la proprietà dei binomiali per cui
Questo porta a una formula ricorsiva per calcolare un numero del triangolo: se voglio conoscere il numero alla riga al posto , basta sommare i due numeri della fila precedente allo stesso posto e al posto precedente, cioè otteniamo proprio la formula di costruzione.
Simmetria del triangolo
modificaIl triangolo è simmetrico rispetto all'altezza, cioè , questo poiché .
Somma delle righe
modificaSi può notare che:
1 = 1 1 + 1 = 2 1 + 2 + 1 = 4 1 + 3 + 3 + 1 = 8 1 + 4 + 6 + 4 + 1 = 16
cioè che la somma della -esima riga è . Ciò si può dimostrare molto facilmente osservando che la somma della prima riga è ovviamente 1 e che, data una riga, ogni numero della riga successiva si ottiene sommando i due numeri superiori e che ogni numero superiore viene utilizzato due volte per cui, indicando con la somma della riga , risulta .
Altra dimostrazione ancora più semplice consiste nel ricordare che ogni riga contiene i coefficienti dello sviluppo delle potenze di un binomio, volendo prendere il binomio , il suo sviluppo consiste nei semplici coefficienti, quindi, per esempio , e in generale .
Differenza nelle righe
modificaSi può notare che:
1 - 1 = 0 1 - 2 + 1 = 0 1 - 3 + 3 - 1 = 0 1 - 4 + 6 - 4 + 1 = 0
La somma dei numeri nei posti dispari (1º, 3º, 5º,...) meno la somma dei numeri nei posti pari (2º, 4º, 6º,...) dà zero. Per le righe con un numero pari di elementi, questo è ovvio in quanto il triangolo è simmetrico (vedi sopra).
Per una dimostrazione generale ci affidiamo alla tecnica precedente prendendo come binomio (1-1), in questo modo otteniamo proprio la somma che cerchiamo, che non può che fare 0. Un esempio: .
Potenze di undici e di altri numeri
modificaLe "prime" potenze di 11, quelle di 101, e in generale quelle della somma di due distinte potenze di 10, si possono "leggere" sulle prime righe del triangolo di Tartaglia:
1 1 1 1 1 1 11 1.001 10,1 1 2 1 121 1.002.001 102,01 1 3 3 1 1.331 1.003.003.001 1.030,301 1 4 6 4 1 14.641 1.004.006.004.001 10.406,0401 1 5 10 10 5 1 161.051 1.005.010.010.005.001 105.101,00501
Sviluppando infatti il binomio , negli esempi (10+1), (100+1) e (10+0,1), si ottiene
e finché la potenza è "piccola", cioè i coefficienti binomiali sono inferiori al rapporto tra le due potenze, è possibile "leggere" le righe del triangolo di Tartaglia nelle loro potenze.
Similmente, scrivendo i numeri in una diversa base di numerazione , il triangolo di Tartaglia può essere "letto" nelle "prime" potenze di e in generale della somma di due potenze di .
Somma delle diagonali
modificaPrendiamo una porzione del triangolo:
1 1 1 1 2 1 1 3 3 1 1 4 6 4 1 1 5 10 10 5 1 1 6 15 20 15 6 1
Sommando i numeri su una diagonale (1+3+6+10) otteniamo il numero adiacente al prossimo sulla diagonale (20). Questa è un'identità molto utile nel campo della combinatoria, chiamata comunemente con il nome di "Identità della mazza da hockey"[2], per analogia con la forma assunta evidenziando gli addendi e il risultato in diagonale.
Multipli di numero fissato
modificaDato un numero fissato, i numeri del triangolo che siano suoi multipli interi formano dei nuovi triangoli con il vertice in basso, oppure dei punti isolati, che sono ovviamente anch'essi dei triangoli di lato unitario. Tali triangoli non si intersecano, né sono adiacenti.
Pari: 1 1 1 1 \2/ 1 1 3 3 1 1 \4 6 4/ 1 1 5 \10 10/ 5 1 1 \6/ 15 \20/ 15 \6/ 1 1 7 21 35 35 21 7 1 1 \8 28 56 70 56 28 8/ 1 1 9 \36 84 126 126 84 36/ 9 1 1 \10/ 45 \120 210 252 210 120/ 45 \10/ 1 1 11 55 165 \330 462 462 330/ 165 55 11 1 1 \12 66 220/ 495 \792 924 792/ 495 \220 66 12/ 1 1 13 \78 286/ 715 1287 \1716 1716/ 1287 715 \286 78/ 13 1
Altre successioni di interi
modificaNel triangolo di Tartaglia, oltre ai coefficienti binomiali, si individuano anche altre successioni di interi positivi:
Numero di Catalan
modificaI numeri di Catalan si possono trovare in verticale partendo dal vertice, scendendo e dividendo per 1, 2, 3, 4 ... quindi sono 1/1, 2/2, 6/3, 20/4, 70/5 ... ovvero 1, 1, 2, 5, 14 ...
1 1 1 1 2 1 1 3 3 1 1 4 6 4 1 1 5 10 10 5 1 1 6 15 20 15 6 1 1 7 21 35 35 21 7 1 1 8 28 56 70 56 28 8 1 1 9 36 84 126 126 84 36 9 1 1 10 45 120 210 252 210 120 45 10 1 1 11 55 165 330 462 462 330 165 55 11 1 1 12 66 220 495 792 924 792 495 220 66 12 1
Numeri di Fibonacci
modificaI numeri di Fibonacci possono essere trovati sommando le diagonali "storte", ottenute spostandosi ogni volta di una riga sotto e due numeri a sinistra. Esempio: oppure . Esiste anche un algoritmo per la determinazione dei coefficienti dei polinomi di Fibonacci.
1 1 1 1 2 1 1 3 3 1 1 4 6 4 1 1 5 10 10 5 1 1 6 15 20 15 6 1 1 7 21 35 35 21 7 1 1 8 28 56 70 56 28 8 1 1 9 36 84 126 126 84 36 9 1 1 10 45 120 210 252 210 120 45 10 1
Serie dei numeri politopici
modificaOgni diversa linea diagonale del triangolo rappresenta una successione di numeri n-topici (una estensione alle n-dimensioni dei numeri poligonali, per esempio la 3ª linea diagonale è composta dai numeri triangolari: 1, 3, 6, 10, 15, 21, 28, 36, 45, 55, 66, 78...) con due dimensioni.
1 1 1 1 2 1 1 3 3 1 1 4 6 4 1 1 5 10 10 5 1 1 6 15 20 15 6 1 1 7 21 35 35 21 7 1 1 8 28 56 70 56 28 8 1 1 9 36 84 126 126 84 36 9 1 1 10 45 120 210 252 210 120 45 10 1 1 11 55 165 330 462 462 330 165 55 11 1 1 12 66 220 495 792 924 792 495 220 66 12 1 1 13 78 286 715 1287 1716 1716 1287 715 286 78 13 1
La 4ª linea diagonale dai numeri tetraedrici (3 dimensioni), la 5ª dai numeri pentatopici (4 dimensioni), la 6ª dai numeri 5-topici (5 dimensioni), e così via.[3]
Ogni numero nel triangolo di Tartaglia è dunque identificato dalle coordinate n e m. Vi è una semplice relazione tra tutte le coppie di numeri adiacenti aventi posizione (n,m) e (n+1,m–1)
per esempio l'ottavo (8º) numero tetraedrico (3-topico) moltiplicato 3 è uguale al prodotto di 8 per il nono (9º) numero triangolare (2-topico) (3*120 = 8*45)
Il risultato che risale a Fermat e che il matematico considerava una "proposizione molto bella"[4] non è che l'espressione della seguente
Estendibilità del coefficiente binomiale
modificaUna generalizzazione del coefficiente binomiale è data dallo sviluppo in serie di Taylor delle funzioni
- , per e .
Un'altra generalizzazione del coefficiente binomiale è data dal prolungamento analitico della funzione fattoriale tramite la funzione Gamma, :
Anche se sono definite su insiemi diversi, queste funzioni coincidono sulle intersezioni.
Nota storica
modificaLa costruzione del triangolo di Tartaglia era nota a matematici cinesi nel XIV secolo[5][6] e forse anche in epoca anteriore. In Italia prese il nome da Niccolò Tartaglia, che lo descrisse nel suo General trattato di numeri et misure del 1556, ma in Francia e successivamente anche nel mondo anglosassone prende il nome da Blaise Pascal, che un secolo dopo, nel 1654, ne fece grande uso nei suoi studi sulla probabilità. In Germania invece è comunemente attribuito a Michael Stifel che ne scrisse nel 1544.
Note
modifica- ^ MathWorld.
- ^ Videos, su artofproblemsolving.com. URL consultato il 2 febbraio 2022.
- ^ John H. Conway, Richard K. Guy, Il libro dei numeri. Hoepli 1999 ISBN 88-203-2519-5.
- ^ André Weil, Teoria dei numeri. Einaudi 1993 ISBN 88-06-12745-4
- ^ a b Katz, V.J. (1992) A History Of Mathematics : An Introduction d'après Copia archiviata, su roma.unisa.edu.au. URL consultato il 13 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2008).
- ^ Giovanni Giuseppe Nicosia, Cinesi, scuola e matematica, 2010, pagina 60
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «triangolo di Tartaglia»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul triangolo di Tartaglia
Collegamenti esterni
modifica- Tartaglia, triangolo di, in Enciclopedia della Matematica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.
- Tartaglia, triangolo di, in Dizionario di Economia e Finanza, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
- (EN) William L. Hosch, Pascal’s triangle, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere riguardanti Pascal's triangle, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Eric W. Weisstein, Pascal's Triangle, su MathWorld, Wolfram Research.
- (EN) Pascal triangle, su Encyclopaedia of Mathematics, Springer e European Mathematical Society.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 40274 · J9U (EN, HE) 987007529588005171 |
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